Linguisitca
In fonetica, di consonante articolata facendo aderire la parte anteriore della lingua nella zona anteriore del palato e convogliando l’aria verso le aperture rimaste tra i bordi laterali della [...] o di una funzione appaiati del corpo. Lateroclino si dice generalmente di apparecchi ortopedici che, bloccando la motilità flesso-estensoria di un’articolazione, ne consentono la motilità laterale. Lateropulsione è la tendenza a cadere su un fianco ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] es., il verbo è distinto dal nome sintatticamente, perché serve da predicato anziché da argomento; morfologicamente, perché il verbo è flesso per tempo, modo e persona e il nome no; semanticamente, perché il verbo significa di solito uno stato o un ...
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Fisica
C. ottico Si ha c. tra due superfici rifrangenti aventi uguale indice di rifrazione quando, per l’accurata lavorazione e pulizia delle superfici medesime, siano praticamente eliminate le riflessioni [...] c. sia più intimo, cioè che nel punto di c. siano assorbite tre o più intersezioni delle due curve: per es., una curva C con un flesso in P ha un c. del 2° ordine (o tripunto) con la propria tangente t in P (fig. B). In generale, da un punto di vista ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] ) b., l’obliquo (funzione di dativo / genitivo) (1) c., e l’ablativo, limitato ad alcuni contesti sintattici. I suffissi flessivi marcano insieme al caso il numero e la definitezza (articolo posposto). Nell’esempio (1) sono illustrate le flessioni di ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] con accordo di genere e numero (il ragazzo al quale ho dato il libro), con pronome relativo obliquo non flesso (il ragazzo [a] cui ho dato il libro), con che generico polivalente e pronome clitico (il ragazzo che gli ho dato il libro, il ragazzo ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] quando mostra la stessa configurazione, la mano, come segno, può ancora presentare parecchie diversità, perché il polso può essere dritto, flesso e retroflesso, l'avambraccio può essere in posizione prona, supina o non girato, il braccio può essere ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] o di movimento + infinito) come struttura monofrasale (ausiliare + infinito), anziché come struttura (➔ frasi nucleari), uno con il verbo flesso e l’altro con il verbo all’infinito. In presenza di ➔ clitici, può allora aver luogo la cosiddetta ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] l’operare del processo di conversione anche all’interno della stessa parte del discorso, laddove vi sia un cambio di classe flessiva (per es., la mela / il melo, la banana / il banano: ➔ genere) o laddove la relazione fra le due parole possa essere ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] , per quanto riguarda l’italiano, molti avverbi sono derivati da forme cristallizzate di originari sintagmi preposizionali (oppure di gruppi nominali flessi per lo più all’ablativo) del latino o dell’italiano antico, come avviene, ad es., nel caso di ...
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flesso1
flèsso1 agg. [dal lat. flexus, part. pass. di flectĕre «piegare»], letter. – Piegato: braccio f., ginocchia flesse. Con valore di vero e proprio participio: surgendo ebbe i ginocchi Per riverenzia, e così il capo f. (Ariosto); e nell’accezione...
flesso2
flèsso2 s. m. [dal lat. flexus -us, der. di flectĕre «piegare»]. – Punto di flessione, piegatura. In partic.: 1. In matematica, punto di f. (o d’inflessione), il punto P di una curva piana nel quale la curva attraversa la propria tangente...