Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] : lo zelo grafico non è separabile da un certo tipo distile e, per citare non scrittori del canone più largo, ma studio dei foglidi stampa. Né c'è bisogno di scendere tanto nel tempo: la pagina della Vita nuova si appaga di un primo ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] stilidi comportamento. Nessuna di queste idee era originale. Precisa era invece la percezione di chi ne fossero i destinatari.
In un'intervista ad Ugo Ojetti del gennaio 1895 parlava di "migliaia e migliaia di volumi che si propagano come fogliedi ...
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FEDERICO II, Imperatore
M. Di Berardo
F., della casata degli Hohenstaufen duchi di Svevia, nacque il 26 dicembre 1194 a Jesi e morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino, nel territorio dell'od. comune di [...] corrisponde l'ottagono nei plinti e negli abachi di capitelli e peducci, adorni di ordini difoglie e crochets nelle varianti che rimandano alla temperie condivisa tra gli studiosi, di singolari scarti distile delle sculture capuane, nelle quali ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] e di s. Giovanni Evangelista raffigurati come 'dolenti', in un contesto iconografico incongruo. Questo foglio è anche una certa diversità distile; ambedue comunque mostrano un modellato plastico e una monumentalità di impianto che rimandano con ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Il ripiegamento dell'avanguardia
James Evans
Jessica Riskin
Il ripiegamento dell'avanguardia
Nel periodo compreso tra il 1770 e il 1830 [...] XIX sec. lo stiledi Laplace sembrò sempre più inadeguato ad affrontare il gran numero di nuovi fenomeni che si violetta dello spettro. Scheele aveva già notato che un fogliodi carta imbevuto di cloruro d'argento annerisce quando è esposto alla luce ...
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Progettazione
Renato De Fusco
di Renato De Fusco
Progettazione
sommario 1. Introduzione. 2. Definizione. 3. Aspetti linguistici della progettazione. 4. Progettazione e architettura moderna. 5. La progettazione [...] di rappresentazione di un oggetto tridimensionale sulle due dimensioni del fogliodi carta; i progettisti sono così in possesso di fare architettonico per consentirgli dei bruschi cambiamenti distile. Del resto questa maggiore persistenza delle forme ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Ottica
Alan E. Shapiro
Ottica
Nei cento anni intercorsi tra la pubblicazione della principale opera ottica di Johannes Kepler, i Paralipomena (1604), [...] di questo cristallo, attraverso il quale si formano due immagini invece di una sola. Collocando tale cristallo sopra un fogliodi risultati sperimentali, egli decise di presentare soltanto tre esperimenti; lo stile dell'esposizione era provocatorio, ...
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L'Ottocento: chimica. Analisi chimica
William A. Campbell
Peter Morris
Analisi chimica
Il laboratorio chimico, così come lo si conosce oggi, è nato nel XIX sec., quando furono costruite le strutture [...] platino in forma malleabile, il fogliodi platino divenne un tipo di sostegno molto diffuso, sebbene potesse e la ricerca: questi nuovi palazzi dedicati alla chimica stabilirono lo stile e offrirono il modello per gli altri istituti chimici, non ...
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] si distacca anche dalla scuola bolognese di composizione, zeppa di teoria, ma povera di genialità e distile ("nul pays ne fit tant olografo, conservato all'Archivio di Stato di Roma, occupa la prima pagina d'un foglio ed è di scrittura incerta: "Al ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] Naz. dell'Umbria), dove appaiono evidenti i rapporti distile con i prodotti dell'Oriente crociato. Ancora un maestro 2791, 2796), più alcuni fogli staccati. Essi sono l'opera di due ateliers di miniatori che operarono contemporaneamente, giungendo ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
sindrome di Peter Pan
loc. s.le f. Condizione di immaturità che comporta la fuga dalle responsabilità dell’età adulta e il desiderio di regressione all’età infantile; talvolta usata con tono ironico o scherzoso. ◆ Qualcuno ha detto che l’avanguardia...