Augusto Cerri
Abstract
La voce accenna alle origini e alle ragioni della rigidità costituzionale e poi della garanzia di questa attraverso la giurisdizione, nelle varie forme che ha assunto. Nel nostro [...] di poter ricondurre lo scontro tra parlamento e sovrano da poco iniziato ai principi del legalitarismo medievale. ), che è al di sopra della stessa norma positiva da cui traeva fondamento la sua competenza: cfr. Corwin, E.S., The «higher law» ...
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Maurizia De Bellis
Abstract
Viene esaminata l’evoluzione storica della regolazione dei mercati finanziari, dalla legge bancaria del 1936, fino alle riforme realizzate in risposta alla crisi finanziaria [...] al debito sovrano, e al fine di spezzare il circolo vizioso tra banche e debito sovrano stesso, il ovvero il divieto per le banche commerciali di gestire hedge funds e fondi di private equity, nonché di svolgere l’attività di trading in proprio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Mercatura
Giacomo Todeschini
La trasformazione di una parola
Mercatura, con il variabile significato di ‘commercio’, ‘merce trafficata’, ‘professione mercantile’, è termine già proprio del diritto romano, [...] definizione di un sistema di relazioni legalizzato dal potere di un sovrano o di un signore territoriale, ma al tempo stesso essa appariva contabili e giurisprudenziali, di una cultura essenzialmente fondata su una nozione di patto e di giuramento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I grandi tribunali
Mario Ascheri
Una categoria antica, un interesse recente
Con il termine grandi tribunali gli storici chiamano oggi una categoria con un suo connotato specifico, che non è di creazione [...] interessato.
Come si vede, in questo caso non c’era un sovrano o un territorio da rappresentare, ma solo da garantire un servizio che stile deve la sua peculiarità a un carattere di fondo del diritto canonico e della sua procedura. Trattandosi di ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] editto di Parczów. Contemporaneamente il nunzio si impegnò a fondo per l'introduzione del gesuiti. "Io non nego", di Enrico II la Curia sventò il pericolo di un sovrano protestante; ma questo successo fu bilanciato dal riconoscimento della libertà ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’amministrazione degli antichi Stati
Luca Mannori
‘Cultura giuridica’, ‘amministrazione’, ‘antichi Stati’. Nulla di più naturale, per il lettore che si veda proposta una triangolazione del genere, [...] 15° sec., non solo non scalzò in alcun modo i fondamenti di questa rappresentazione del territorio, ma semmai ne rafforzò l’effettività regalie', cioè ai beni e diritti pertinenti ex iure communi al sovrano; o a quella in tema di acque, e dunque di ...
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Riccardo Ursi
Abstract
Un comune denominatore assiologico della dimensione giuridica dell’efficienza va rintracciato nella necessaria funzionalità dell’organizzazione pubblica: funzionalità in astratto, [...]
Come è noto, la concezione dello stato liberale si fonda sull’idea che ci sono dei limiti necessari ed utili tutto il processo nazionale (Chiti, M.P., La crisi del debito sovrano e le sue influenze per la governance europea, i rapporti tra stati ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Giovanni Cazzetta
Libertà di lavorare e progresso
L’età contemporanea si apre all’insegna di grandi speranze, di un «radioso ottimismo» che spinge a credere a un miglioramento della vita materiale [...] di lavorare divenne presto un simbolo ambiguo che fondeva ‘nel progresso’ vecchie e nuove forme di «un piccolo regno dispotico, dove il padrone esercita il suo potere sovrano sugli operai», si chiedono «norme assolute, obbligatorie da cui le parti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Partito politico e governo
Massimiliano Gregorio
Tra partito e governo si è sviluppato, nell’arco di tempo compreso tra le due guerre, un dialogo vivace e fecondo, che ha alimentato l’intero iter evolutivo [...] le mosse dalla negazione radicale di ogni ipotesi contrattualistica. Sovrano era solo lo Stato, che non aveva bisogno di dell’aula parlamentare, perché, come faceva notare Livio Minguzzi, in fondo, «il primo dovere di un’assemblea politica è quello di ...
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Giuseppe Ugo Rescigno
Abstract
Muovendo dalla radice della parola sovranità (che deriva chiaramente da super) e dunque dalla generica idea che qualcosa sta sopra qualcos’altro, viene indagato brevemente [...] in qualcuno che la possa esercitare. E’ vero però che le costituzioni rigide e garantite dai giudici vincolano anche il sovrano (sono considerate il fondamento e contemporaneamente il limite del potere politico). Si apre una strana ed in ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
corte
córte s. f. [lat. cōrs cōrtis (cohors -tis) «cortile, terreno adiacente alla villa», affine a hortus «orto»]. – 1. a. Spazio scoperto entro il perimetro di un fabbricato, per dar luce e aria alle stanze che vi si affacciano (se di un...