. È costituita da un complesso di facce fisicamente equivalenti e necessariamente coesistenti. Ciò vale a dire che il complesso risponde ad uno dei 32 gradi di simmetria. V. cristalli: Morfologia. ...
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forma indeterminata
forma indeterminata espressione ottenuta come risultato di una operazione tra due funzioni o della loro composizione, il cui limite non può essere stabilito a priori dalla conoscenza [...] −β tende rispettivamente a 0, λ o ∞ a seconda che sia α > β, α = β, α < β. Per x → +∞ lo stesso rapporto ha la forma ∞/∞, e tende rispettivamente, nei tre casi, a ∞, λ, 0. Sempre per x → ∞, il rapporto tra gli infiniti ƒ(x) = x(2 + cosx) e g(x ...
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forma bilineare
forma bilineare in algebra lineare, applicazione ƒ che a ogni coppia di vettori v e w, rispettivamente appartenenti agli spazi vettoriali reali V e W, associa un numero reale, dotata [...] vettore w; in caso contrario ƒ è detta non degenere: ƒ è non degenere se e solo se la matrice associata è invertibile.
Una forma bilineare ƒ si dice simmetrica se
per ogni coppia di vettori v, w; antisimmetrica se ƒ(v, w) = −ƒ(w, v) per ogni coppia ...
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forma algebrica
forma algebrica polinomio omogeneo nelle indeterminate, ossia polinomio in cui tutti i monomi hanno lo stesso grado. Il grado della forma è il grado stesso del polinomio; pertanto si [...] minori di nord-ovest (detti anche principali di guida), essendo un minore principale di nord-ovest di ordine k il minore formato dalle prime k righe e dalle prime k colonne della matrice [Aij] (→ matrice, minore di una). Se essi sono tutti positivi ...
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forma hermitiana
forma hermitiana applicazione a partire dalla quale è possibile introdurre concetti di natura metrica in uno spazio vettoriale complesso, analogamente a come, a partire dalle forme bilineari [...] en} di V e indicati con x e y le coordinate di due vettori v e w rispetto alla data base, allora una forma hermitiana φ è rappresentabile sotto forma di matrice: se A è la matrice complessa definita da A = (φ(ei, ej))ij, allora
dove xT è il vettore ...
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forma modulare
forma modulare in analisi complessa, particolare funzione olomorfa che così si definisce. Sia M2(Z) il gruppo delle matrici quadrate di ordine 2 a coefficienti interi aventi determinante [...] n. Una matrice di M2(Z) appartiene a Γ0(n) se n divide c. Dato un intero n, si fissi il gruppo Γ = Γ0(n). Una forma modulare di peso k ≥ 2 rispetto a Γ è una funzione ƒ: H → C a valori nel campo complesso, dove H è il semipiano superiore del piano ...
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forma enunciativa
forma enunciativa in logica, formula ben formata del linguaggio degli enunciati. Per costruire una forma enunciativa si parte dalle formule atomiche, rappresentate da lettere dell’alfabeto [...] ¬a;
• la disgiunzione, rappresentata dal simbolo ∨ (si legge «o») che, applicata a due formule atomiche a e b, dà la forma enunciativa a ∨ b;
• la congiunzione, rappresentata dal simbolo ∧ (si legge «e») che, applicata a due formule a e b atomiche ...
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materia/forma
Distinzione utilizzata in un preciso senso gnoseologico (a parte l’uso che ne ha sempre fatto la speculazione metafisica: ➔ materia) da J.H. Lambert e Tetens, e sviluppata da Kant, nel [...] (a livello astratto, categoriale) – secondo la quale «la materia, il determinato come indifferente, è il passivo, a fronte della forma quale attivo», «ciascuna di esse si riferisce all’altro, ossia solo la loro unità è la verità loro» – ha poi ...
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forma canonica
forma canonica locuzione con cui si indica l’equazione di una curva o di una superficie oppure un sistema di equazioni quando essi sono scritti nella forma più semplice e codificata in [...] ƒ(x1, x2, ...) = 0. O, ancora, l’equazione di una retta in un sistema di riferimento cartesiano del piano Oxy, è, in forma canonica, ax + by + c = 0 (con a, b non entrambi nulli). Va tuttavia osservato che non esiste una regola generale per stabilire ...
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forma normale
forma normale particolare forma che può assumere una equazione differenziale qualora sia possibile scriverla esplicitando a primo membro la derivata di ordine massimo, per esempio y(n) [...] unicità locale della soluzione per un problema di Cauchy associato. Analogamente, una equazione differenziale alle derivate parziali si dice in forma normale se è risolta rispetto a una delle derivate pure di ordine massimo: per esempio, uyy = ƒ(x, y ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...
formare
v. tr. [lat. fōrmare] (io fórmo, ecc.). – 1. a. Dare forma a un oggetto; lavorare, modellare la materia per ridurla alla forma voluta: f. un busto d’argilla; Dio formò il corpo d’Adamo col fango della terra; per estens., riferito all’opera...