Insieme dei fenomeni che insorgono nelle piante in relazione al fotoperiodo, cioè alla lunghezza del periodo diurno di luce (non all’intensità della luce); dal fotoperiodo sono regolate molte funzioni, [...] , in primavera, si riduce con opportuni schermi a 8 ore la durata del giorno. L’organo percettore dello stimolo fotoperiodico è la foglia dalla quale questo stimolo è trasmesso agli apici vegetativi, che vengono indotti a formare i primordi fiorali ...
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Termine riferito a piante a fioritura autunno-invernale, quando le giornate sono corte (per es., miglio, riso, cotone; ➔ fotoperiodismo). ...
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Botanico statunitense (n. Timmonsville, Carolina del Sud, 1875 - m. 1956); si è occupato particolarmente di fisiologia (nutrizione minerale e altri campi di biochimica, fotoperiodismo). Insieme a H. A. [...] Allard ha pubblicato nel 1920 un lavoro che ha segnato l'inizio degli studî sul fotoperiodismo, continuati poi attivamente per più anni dai due autori, e che costituisce la base delle ricerche su questo fenomeno. ...
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Si dice di processo biologico controllato dalla quantità di ore di luce diurna come, per es., nelle piante la germinazione dei semi, l’induzione della fioritura ecc. (➔ fotoperiodismo). ...
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Botanico argentino (n. Bolívar, Argentina, 1914 - m. 2003); prof. univ. dal 1951, ha insegnato botanica a Parma; socio nazionale dei Lincei (1969). Ha svolto importanti ricerche sui fenomeni di fotoperiodismo [...] e sull'induzione della fioritura. Successivamente si è occupato dell'analisi ormonale dell'accrescimento, ponendo in evidenza per primo gli effetti sull'accrescimento dell'acido gibberellico. Ha coltivato ...
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Cromoproteina vegetale il cui gruppo prostetico è una ficobilina. Ha colore blu e azione fitormonica. Esiste in due forme (P660 e P730) reversibilmente convertibili l’una nell’altra in risposta alla luce [...] regola la germinazione, la sintesi di alcuni carotenoidi, la sintesi di antocianine, l’allungamento del fusto, l’espansione fogliare, il fotoperiodismo. Le formule di struttura proposte da H.W. Siegelman, D. Chapman e C.V. Cole per le due forme sono ...
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RIPRODUZIONE
Giovanni Chieffi
(XXIX, p. 398; App. III, II, p. 614; IV, III, p. 223)
Negli anni Settanta le conquiste della genetica avevano polarizzato l'attenzione soprattutto sugli aspetti molecolari [...] e per un breve tempo, è possibile indurre l'effetto di giorno lungo o breve. È dunque dimostrato che l'effetto del fotoperiodo sulla fioritura non è dovuto alla quantità di luce o di buio in senso assoluto. Infatti lo stesso numero di ore di luce ...
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FISIOLOGIA
Gaspare Mazzolani
(XV, p. 482; App. II, I, p. 952; III, I, p. 623; fisiologia umana, App. IV, I, p. 821)
Fisiologia vegetale. - Negli ultimi anni la f. vegetale è venuta a collocarsi al centro [...] , per attivare geni specifici. Gli effetti sull'induzione della fioritura e su altri processi dovuti sia al fotoperiodismo che alla temperatura sono forse determinati dall'intervento di diversi fitormoni. Il controllo della morfogenesi da parte della ...
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Botanica
Apertura delle gemme fiorali con cui vengono allo scoperto gli stami e i carpelli (nelle Gimnosperme gli ovuli) o loro parti (per es., lo stigma in certi fiori con ovario infero). In seguito a [...] ’essa brevidiurna, ne occorrono almeno 17. L’induzione della formazione dei primordi fiorali è, per quanto riguarda il fotoperiodismo, un fenomeno a ‘soglia’, perciò, una volta ricevuto il numero sufficiente di cicli fotoinduttivi, la pianta fiorirà ...
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fotoperiodismo
s. m. [der. di fotoperiodo]. – In fisiologia vegetale, l’insieme dei processi fisiologici che avvengono nelle piante in relazione al fotoperiodo, cioè alla lunghezza del periodo luminoso diurno (non all’intensità della luce);...