CARBONE, Ludovico
Lao Paoletti
Nacque il 1º maggio 1430 da Antonio, forse a Cremona.
La famiglia, di modeste condizioni mercantili, era originaria di Cremona: il padre si trasferì dalla città natale [...] Francesco Ariosti, zio del poeta) e nel 1466 il secondo, Pro impetranda domo, con cui, di ritorno da Bologna 1903, pp. 107, 113, 118; Id., Nuovi studi su M. M. Boiardo, Bologna 1904, pp. 19-21; R. Sabbadini, Briciole umanist., in Giorn. storico d. ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] suo matrimonio erano nati Giovanni Domenico, Rodolfo, Giovan Francesco e Giovanni Battista, oltre a tre femmine. Ma componimenti, Venezia 1640, p. 15; Id., Ragguagli di Cipro, Bologna 1642, passim;P. G. Giustiniani, Odi encomiastiche e morali, Genova ...
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ECK (Echio, Ecchio, Eckius, ab Heck, ab Heeck, Heckius, van Heck, van Heeck), Joannes (Johannes)
Maria Muccillo
Nacque a Deventer (Paesi Bassi) il 2 febbr. 1579, come si rileva dai registri dell'archivio [...] Svizzera. Dopo essere passato per Milano, Parma, Ferrara, Venezia, Bologna e Roma, si fermò a Spoleto ospite della nobile famiglia l'E. utilizza il De phisionomia planetarum di Francesco Gelosi, autore che definisce "omnium phisionomiae doctorum ...
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BARBIERI, Giovanni Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Modena nel 1519 da famiglia di piccola borghesia notarile: il padre ser Bartolommeo Barbieri di Castelnuovo era amministratore di alcuni feudi del [...] un ricordo del '65 la dice composta "in lengua francesca antica". La traduzione fu assai ammirata dal Galvani (lo . De Bartholomaeis, Le carte di G. M. B. nell'Archiginnasio di Bologna, Bologna 1927 (cfr. G. Bertoni, in Giorn. stor. lett. ital., XCIV ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] Spaventa e di Augusto Vera, nonché, o soprattutto, di Francesco De Sanctis, nel mentre non andava in essi smarrita la più filologici, I, Napoli 1902, pp. 307 ss.).
A Bologna, tuttavia, più del ciceronianismo antistorico del Gandino l'attrassero il ...
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GUIDI, Alessandro
Luigi Matt
Nacque a Pavia il 14 giugno 1650 da Bernardo e Maddalena Figarolla. Fu battezzato il giorno stesso della nascita, con i nomi di Carlo Alessandro, ma per sua stessa volontà [...] lasciatagli da alcuni parenti. Nel corso del viaggio, fece tappa a Bologna, a rivedere l'amico G.G.F. Orsi, e a Parma, dove si fermò a corte, ben accolto dal duca Francesco.
Giunto nella città natale, fu incaricato dal Comune di scrivere a nome ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] ’amicizia, oltre che con Serra, con Roberto Roversi e Francesco Leonetti, insieme ai quali immaginò una rivista (Eredi) che 1-4, pp. 16-22; E. Golino, P., il sogno di una cosa, Bologna 1985; G. Santato, P.P. P.: l’opera, Vicenza 1987; P. Bellocchio, ...
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BORSIERI, Pietro
Mario Scotti
Nato a Milano il 16 apr. 1788 da Vincenzo e Isabella Fontana (la famiglia era originaria del Trentino; il nonno paterno fu il celebre medico Giambattista), compì gli studi [...] qualche bene. Nel 1815, rappresentata trionfalmente la Francesca da Rimini di Silvio Pellico, il B. . 331-33; per il processo si vedano tutti e quattro i volumi di quest'opera (I-III, a cura di F. Salata, Bologna 1940-41), ad Indicem, vol. IV. ...
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PETRUCCELLI della GATTINA, Ferdinando. – Nacque a Moliterno, in Lucania, il 28 agosto 1815 da Luigi e da Maria Antonia Piccininni.
La famiglia d’origine apparteneva alla borghesia locale di cultura liberale [...] il titolo Il re dei re. Convoglio diretto nell’XI secolo. Francesco Torraca lo definì «uno dei più strani [romanzi] che abbia F. P. della G., in Id., Gli uomini del mio tempo. Profili, Bologna 1879, ad vocem; M. Salvia, P. della G., Napoli 1912; G. ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] non fenno
o ricordare dall’Ernani di Giuseppe Verdi (libretto di Francesco Maria Piave) l’«aragonese vergine» o «l’odio inulto che .
Coletti, Vittorio (1978), Il linguaggio letterario, Bologna, Zanichelli.
Coletti, Vittorio (1998), L’italiano ...
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transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire dalle esperienze e dalle posizioni politiche...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...