FRANCOBolognese
Claudia Terribile
Poche, le notizie certe relative a questo miniatore, attivo tra il XIII e il XIV secolo, ricordato da Dante Alighieri in due terzine della Divina Commedia (Purg., [...] pp. 68-76; R. Longhi, Postilla all'apertura sugli umbri, in Paragone, XVII (1966), 195, pp. 3-8; A. Conti, La miniatura bolognese, Bologna 1981, ad Indicem; D. Gioseffi, Una traccia per Oderisi e un'ipotesi per F., in Miniatura in Friuli crocevia di ...
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FALLANI, Giovanni
Gemma Bracco Baratta
Nacque a Roma il 15 nov. 1910 da Achille ed Elvira Mazza; ordinato sacerdote nel 1933, si laureò in teologia all'università lateranense e in lettere nel 1937 presso [...] , gli angeli e le figurazioni del paradiso che richiamano, invece, l'esperienza ravennate. Il capitolo-saggio Oderisi da Gubbio e Francobolognese (pp. 137-151) porta i risultati di una ricerca sull'arte del minio e, infine, nel parallelo fra Dante e ...
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JACOPINO da Reggio (Jacopino di Gerardo da Reggio)
Massimo Medica
L'origine reggiana di questo copista, attivo forse anche come miniatore nella seconda metà del Duecento, ci è tramandata da alcuni documenti [...] in Dante e Bologna nei tempi di Dante, Bologna 1967, pp. 53-59; C.L. Ragghianti, Il problema Oderisi da Gubbio-Francobolognese, in L'arte in Italia, III, Dal secolo XII al secolo XIII, Roma 1969, coll. 1060-1070; T. Velmans, Deux manuscritsenluminés ...
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FRANCO, Giacomo
Chiara Stefani
Figlio naturale del pittore e incisore Battista Franco e da tale Francesca da Urbino, nacque a Venezia, o più probabilmente a Urbino, nel 1550.
Esercitò, operando sempre [...] le "nuove figure intagliate in rame, da messer Iacopo Franco huomo d'aprovato valore in quest'arte", presentate nella Fu probabilmente in questa occasione che il F. conobbe l'artista bolognese, delle cui stampe di traduzione si servì poi più volte.
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FRANCO (Franchi), Giuseppe (conosciuto anche come Giuseppe Monti, o de' Monti, o dalle Lodole)
Olga Melasecchi
Figlio di Domenico, nacque a Roma nel 1565. Nulla si conosce della sua formazione iniziale, [...] sinistra, eretta dai Del Bufalo. La tela, firmata "Ioseph Franchi Roman. fecit anno 16..", è databile entro il 1610, posteriore, rivela l'adeguamento alle novità della corrente classicista bolognese a Roma, in particolare dell'Albani e del Domenichino ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] di anticlassicismo peninsulare, prima toscano, poi bolognese, gli apporti di artisti italiani d' pp. 293-304; TheMarble Portrait of Cosimo I de' Medici by C. in San Francisco, San Francisco s. d. [1968]; A. Parronchi, Une tête de satyre de C., in ...
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LONGHI, Roberto
Simone Facchinetti
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 28 dic. 1890, da Giovanni e da Linda Battaglia, originari della provincia modenese: di Concordia sulla Secchia il primo, di Carpi [...] "Maestri del colore", la collana popolare diretta da Franco Russoli e da Alberto Martini, e progettata con l pp. 18-23; G. Agosti, Una postilla su R. L. al concorso bolognese del 1934, in L'Accademia di Bologna. Figure del Novecento (catal.), a cura ...
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GUERRIERI, Giovanni Francesco
Roberto Cannatà
Nacque a Fossombrone nel 1589 da Ludovico e Vittoria Draghi (Vernarecci, p. 4). Il padre, dottore in legge, notaio dal 1587 al 1617, godette di ottima stima [...] 91 s.), denota una certa attrazione per la colta accademia dei bolognesi, che induce a tornire le figure, pur rimanendo l'artista nell , p. 222) per gli insistiti rimandi al franco naturalismo degli anni immediatamente successivi al soggiorno romano. ...
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CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] dipinti accoppiati, il Gioco d'azzardo, già, in collezione privata bolognese e il Bacco tabacco e Venere del Museo civico di Vicenza fuga dal palazzo di Pireneo (già a Venezia, coll. Franco), dove parrebbe ragionevole pensare le figure del C. entro ...
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CRIVELLI, Taddeo (Taddeo da Ferrara)
Lijuba Eleen
Figlio di Niccolò di Bongrazia; sia il padre sia il nonno erano notai e cittadini naturalizzati di Ferrara, molto probabilmente originari della Lombardia. [...] cameriengo di Borso, e i miniatori C. e Franco Russi prevedeva la decorazione in miniatura di una Bibbia secondo XLVI-XLIX; L. Sighinolfi, Imappamondi di T. C. e la stampa bolognese della Cosmografia di Tolomeo, in La Bibliofilia, X (1908), pp. 20 ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. – 1. a. Prodotto industriale fabbricato...
uomo-cerniera
(uomo cerniera), loc. s.le m. Chi assume il ruolo di mediatore tra due o più parti o situazioni, divise o contrapposte, intrattenendo con entrambe relazioni diplomatiche o amichevoli. ◆ In realtà, la lotta fra le correnti è stata...