Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] possibile definire il predicato come un elemento complesso, al cui interno sono rintracciabili due componenti quell’avvocato è un farabutto
(60) mio padre è ingegnere
Le frasi in cui il verbo essere è seguito da un sintagma nominale definito ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] fatto vivo.
In latino, la ➔ concordanza dei tempi tra la frase principale (➔ principali, frasi) e le subordinate (➔ subordinate, frasi) era regolata dal complesso meccanismo della consecutio temporum; in italiano ne sono rimaste alcune tracce ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] duraturi riflessi anche nella pratica scolastica) la combinazione di frasi nucleari dà luogo a una struttura più complessa denominata periodo. L’idea sottostante è che la grammatica della frase nucleare sia diversa da quella del periodo, sicché, per ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] Esse possono però modificare anche un pronome (3) o un’intera frase (4), che trattano come un nome:
(3)
a. ho parlato ammettono che il pronome relativo che le introduce sia un sintagma complesso (42), mentre con le appositive ciò è possibile (43):
...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] superiori, per i quali si danno in genere indicazioni relative ad altri livelli di analisi, della frase semplice e complessa, probabilmente considerati più impegnativi. Questo significa che le distinzioni più fini, o più problematiche, o vengono ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] alla variazione delle caratteristiche della curva melodica nel suo complesso, è quello di indicare la ➔ modalità della frase. Nelle varietà di italiano analizzate, le frasi assertive risultano caratterizzate da accenti tonali discendenti seguiti da ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] linguistico; è così in (25), in cui la predicazione complessa diversì sì, ma nella rispettiva altezza complementari si applica, fattori. Anzitutto, essi non hanno la forma canonica di una frase in cui si distinguono la predicazione e il suo soggetto, ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] secondo termine di paragone nominale può anche avere una struttura interna complessa (17), ed essere sia un soggetto, come in (16) presente preceduto dalla preposizione a (o per) (➔ infinitive, frasi), ed in questo caso emerge un senso finale (31):
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] Bianchi, a lei la parola
(c) nei casi più complessi si possono trovare sequenze di aggettivi possessivi di prima persona seguiti pronomi seguiti da apposizioni nominali (come in 7 e 8) oppure da frasi relative (come in 4, 12 e 19):
(19) Il vostro ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] e due atone); in italiano ne sono esempi, rispettivamente, le frasi óra védo Màra bére e Bàrbara e Stéfano préndono càlici brónzei, con a quella di lingue con struttura sillabica più ricca e complessa (cfr. Ramus, Nespor & Mehler 1999). Di ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...