Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] ebbe la sua affermazione nella competizione internazionale dell’America’s cup: per tale anno si registra un picco di frequenza del nome). Anche Debora, nome di tradizione biblica, ha avuto una fortuna dipendente da modelli dello spettacolo come la ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] sue parole-chiave, nonché il carattere ossessivo della psicologia del soggetto e del suo desiderio amoroso, determinano l’alta frequenza di parole singole (core, amore, occhio, viso, dolce, vago, bello, ecc.), a loro volta incardinate in iuncturae ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] tipo a me mi piace (caratterizzanti, come si è detto, solo in rapporto allo scritto standard), va segnalata la frequenza delle frasi con tema sospeso e anche con l’➔accusativo preposizionale.
Nel lessico e nella formazione delle parole i fenomeni ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] .
Vico, Giambattista (1979-1981), Principj di una scienza nuova intorno alla natura delle nazioni, seguita da concordanze e indici di frequenza, rist. anast. dell’ed. di Napoli 1725, a cura di T. Gregory & A. Duro, Roma, Edizioni dell’Ateneo, 2 ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] caratteri spiccati di specificità locale. I costrutti segmentati, come la frase scissa (➔ scisse, frasi; ➔ focalizzazioni), ricorrono con frequenza, che in alcuni casi può essere imputata al sostrato dialettale (il tipo [che], cos’è che: che cos’è ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] assoluti (Škerlj 1926; Ageno 1978b, 1978a), spesso usati per mimare l’ablativo assoluto del latino. La più alta frequenza di tali costrutti rispetto alla fase attuale non dipende soltanto dall’influsso esercitato dal latino sulla prosa antica, ma ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] proprietà sistemica rappresenta in realtà un luogo comune errato (Rovere 1998). Ma già consultando dizionari si constata la frequenza di tecnicismi con significati diversi a seconda del linguaggio settoriale in cui ricorrono: inclusione, per es., è ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] scendere, scala, ecc.), nate plausibilmente dallo spostamento sull’asse spaziale di un fenomeno acustico e articolatorio (la frequenza delle vibrazioni delle corde vocali), forse per osservazione del movimento della testa dei cantanti verso l’alto o ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] funzione restrittiva, identificando il nome che precede.
Il ricorso ad aggettivi di relazione anteposti al nome raggiunge la massima frequenza in presenza di parole dotte e ➔ cultismi, il che farebbe supporre che il fenomeno sia dovuto all’influsso ...
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Come si producono i suoni
Nella produzione del parlato si distinguono due azioni parallele e distinte, quella della fonazione e quella dell’articolazione. Per fonazione si intende la produzione della [...] , edited by E.E. David jr. & P.B. Denes, New York, McGraw-Hill, pp. 51-66.
Zmarich, Claudio et al. (2005), La frequenza di occorrenza e di consonanti e vocali e delle loro combinazioni nella sillabe del babbling e delle prime parole dai 10 ai 27 ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
stroboscopico
stroboscòpico agg. [der. di stroboscopia e stroboscopio] (pl. m. -ci). – Attinente alla stroboscopìa o allo stroboscopio: osservazione s., dispositivo stroboscopico. In partic., disco s., disco rotante dotato di una serie regolare...