Chačaturjan, Aram Il´ič
Marta Tedeschini Lalli
Compositore georgiano di origine armena, nato a Tiflis (od. Tbilisi, Georgia) il 6 giugno 1903 e morto a Mosca il 1° maggio 1978. Nell'arco della sua lunga [...] carriera ha scritto a più riprese per il cinema sovietico, mettendo a frutto nella musica per film le originali combinazioni di melodie, ritmi, giri armonici e atmosfere modali tipici del Caucaso con forme compositive occidentali che aveva ...
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Curie, nata Sklodowska, Marie
Curie 〈kürì〉, nata Sklodowska, Marie [STF] (Varsavia 1867 - Sancellemoz 1934) Sposò nel 1897 Pierre C.; al loro comune lavoro, furono dovuti, sino alla tragica e prematura [...] di Pierre (1906), i grandi risultati presto ottenuti nel campo della radioattività naturale (la scoperta del radio, principalmente), che fruttò loro, insieme a H. Becquerel, il premio Nobel per la fisica nel 1903; ebbe un secondo premio Nobel, per ...
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profittabile
Lucia Onder
L'aggettivo compare tre volte, nel Convivio, sempre in contesto figurato: è detto del sapere, " che dà profitto, utile, vantaggio " spirituale, in II I 1 però che più profittabile [...] sia questo mio cibo, prima che vegna la prima vivanda voglio mostrare come mangiare si dee; della dolcezza del frutto della maturità (IV XXVII 3); del sermone... nel quale si commendava la persona amata (III I 4). ...
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Kiefer ⟨kìifër⟩, Anselm. - Pittore tedesco (n. Donaueschingen, Baden - Württemberg, 1945). Attraverso la sua ricerca artistica, molto elaborata e spesso tormentata, ha indagato nella storia e nel mito. [...] Le sue opere pittoriche, frutto di una lunga e lenta elaborazione, appaiono spesse e aspre, fatte di tinte cupe e terrose, crettature, sfogliamenti e stratificazioni, e l'inserimento di materiali eterogenei ne accentua l'idea di tridimensionalità.
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Piccolo albero (Prunus armeniaca) della famiglia Rosacee Prunoidee, alto 6-7 m, con foglie ovate o rotondeggianti, dentate, coriacee, fiori precoci, solitari o appaiati, con petali obovati, bianchi o rosei, [...] drupa globosa od oblunga, vellutata, giallo-aranciata, rossigna o biancastra, a nocciolo globoso schiacciato, con due prominenze longitudinali. Il frutto è molto pregiato per il sapore e il profumo. Il seme è dolce o amaro; l’olio, che vi è contenuto ...
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Filologa italiana (Firenze 1938 - ivi 2012). Prof. di filologia italiana presso l'univ. di Firenze, dove si era laureata con G. Contini. Accademica della Crusca (1978), ha svolto significativi studi su [...] Jacopone da Todi, Dante da Maiano e G. Vasari, curando inoltre una nuova edizione del Canzoniere di F. Petrarca (2005), frutto di un lungo e puntuale lavoro di ricerca e interpretazione. Con il suo maestro ha pubblicato nel 1980 l'edizione critica ...
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Ibrido di mandarino e, forse, di arancio amaro (melangolo granito). Individuato da un padre Clemente nei primi anni di questo secolo nella missione di Misserghin presso Orano in Algeria, si è diffuso [...] e Paternò). L’albero, che generalmente è innestato sul melangolo, è molto simile a quello del mandarino, e il frutto, di colore rosso-aranciato scuro (per cui è chiamato mandarino sanguigno e anche mandarancio), ha le dimensioni del mandarino comune ...
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Famiglia di Monocotiledoni erbacee, ordine Liliali, ampiamente distribuita soprattutto nelle regioni temperate dell’emisfero settentrionale. Le U. hanno foglie alternate lungo lo stelo o in rosette basali, [...] radiale, solitamente poco cospicui, con 6 tepali a volte maculati. I carpelli sono 3 e connati, gli stami 6. Il frutto può essere una capsula o una bacca. Comprendono 9 generi (12 secondo alcuni autori), tra cui Clintonia, Disporum, Tricyrtis ...
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Famiglia di piante, ordine Commelinali, con il solo genere Mayaca, delle regioni tropicali e temperate americane e dell’Africa occidentale tropicale. Le M. sono erbe acquatiche, galleggianti o sommerse [...] e radicate al substrato; hanno foglie distribuite a spirale lungo il fusto, fiori bisessuali, solitari e ascellari, con 3 sepali e 3 petali; il frutto è una capsula. ...
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Egittologo, nato a Berlino il 18 febbraio 1827, morto a Charlottenburg il 9 settembre 1894. A sedici anni tentò la decifrazione della scrittura demotica: Scriptura Aegyptiorum demotica ex papyris ei inscriptionibus [...] explanata (pubblicata solo nel 1848), e di successivi lavori in questo campo era frutto la Grammaire démotique (Berlino 1855), per la parte paleografica ancora non sostituita. I viaggi in Egitto (1853, 1857-1858) lo attrassero allo studio della ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...