Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misura e di descrizione quantitativa: basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e [...] a Venezia. Di grandissima importanza fu anche il contributo della Chiesa che, dopo il Concilio di Trento, introdusse l’obbligo canonico di registrare i matrimoni, le nascite e le morti.
La s. cominciò ad avere carattere autonomo rispetto alle altre ...
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Impiego della misura quantitativa nell’indagine economica. Il termine è stato introdotto nel 1926 da R. Frisch.
Cenni storici
Tentativi sistematici di esprimere i fenomeni economici in forma quantitativa [...] statistica economica. L’impiego delle misurazioni quantitative fu altresì largamente utilizzato nello studio dei cicli economici prevalentemente di carattere applicativo, entrambi concorrendo ad affinare i metodi per la determinazione di concrete ...
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Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] p/3u, detta ϕ una radice cubica complessa di 1, per es., ϕ=−1/2+i√‾‾‾‾‾3/2, le soluzioni dell’e. in y sono: y1=u+v; y2=ϕu+ del tipo ax4+bx3+cx2+dx+e=0. L. Ferrari fu il primo a sviluppare una tecnica algebrica per la sua soluzione Si devono ad A.-L. ...
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giòchi, teorìa dei Modello matematico per lo studio delle 'situazioni competitive', in cui cioè sono presenti più persone (o gruppi di persone, o organizzazioni) dette appunto 'giocatori', con autonoma [...] . Nei secondi invece, vi sono situazioni, rispetto ad altre, in cui i giocatori possono stare entrambi meglio. Il caso a Il programma vincitore della prima sfida, semplice in modo sbalorditivo, fu il celebre Tit for Tat di Anatol Rapoport, che al ...
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L’insieme di individui o oggetti in un determinato ambito, considerati nel loro complesso e nell’estensione numerica.
Astronomia
P. stellare
L’insieme di stelle caratterizzate dalla loro composizione [...] (➔) di Hardy-Weinberg. L’importanza di questa legge fu riconosciuta solo dopo il 1920, e d’allora in poi ’aspettativa di vita alla nascita o ad altra data mostra tuttavia ancora l’esistenza di forti scarti, i cui estremi vanno dalla maggior parte ...
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Studio dei fenomeni che si riferiscono alla popolazione e in particolare alla sua determinazione statica e all’analisi della sua evoluzione (v. fig.).
Cenni storici
Il termine d. fu introdotto nell’uso [...] sviluppata secondo un processo di integrazione e di specializzazione, in cui sono state coinvolte più discipline quando i problemi demografici si trovavano ad oltrepassare l’ambito specifico; e d’altra parte la d. stessa ha arricchito il contenuto di ...
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Medico, matematico, filosofo (Pavia 1501 - Roma 1576). Figlio illegittimo del giurista Fazio (Milano 1445 - ivi 1524), ebbe una fanciullezza travagliata; iniziati gli studî a Pavia e a Milano, li compì [...] sistema di conoscenze attraverso la riduzione ad unità del molteplice: la nostra conoscenza vastissima mole dei suoi scritti e per i più disparati interessi che lo mossero, è alla loro diversa rifrangenza, ecc. Triste fu l'ultima parte della sua vita, ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] qualunque sia il dato iniziale N0≠0. La popolazione, quindi, tende ad attestarsi sul valore della capacità portante. Nel caso di N0<K/ e matematici
Inizialmente, il termine m. fu usato per indicare unicamente i m. simili, legati al sistema da ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] e il Bambino), ma più spesso dava "opra forte ad la geometria, impacientissimo al pennello". Allora aveva già ricevuto dalle grandi opere del tempo: i progetti per S. Pietro e la decorazione del Vaticano; gli fu portato via il trattato De vocie ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] né B sono vuote; 2) ogni n. razionale appartiene ad A o a B, ma A e B non hanno due membri della [1] fu poi considerata da B. 1 = 1+1+1+1+1. È stato tra l’altro dimostrato che i numeri p(n) sono uguali ai coefficienti dello sviluppo in serie
di Mac ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...