Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] delle parlate arbëreshe.
Il paradigma nominale include il caso nominativo (1) a., l’accusativo (1) b., l’obliquo (funzione di dativo / genitivo) (1) c., e l’ablativo, limitato ad alcuni contesti sintattici. I suffissi flessivi marcano insieme al caso ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] vederlo), ma non può stare dopo il participio passato (* ho vistolo); l’italiano non usa la soluzione intermedia, in cui il clitico è tra i delle cosiddette subordinate libere, che hanno funzione diversa dalle frasi dipendenti corrispondenti. Si ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] di FAI e ISE. Queste varietà condividono con le varietà iniziali di apprendimento dell’italiano in Italia l’uso di c’è (in realtà [ʧɛ] inanalizzato) con funzione di predicato di possesso:
(2) a. italiano L2 in Italia: [non hai fratelli e sorelle?] sì ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] Strauss 1949), del legame tra il nome stesso e la funzione che il membro denominato ha nella società, i nomi di di parentela hanno usi estesi. Ad es., è diffusa in tutta Italia l’usanza, da parte di bambini e adolescenti, di chiamare zio e zia uomini ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] ~ ne[β]o[ð]e «nipote». Altri tratti peculiari del nuorese sono l’esito in fricativa dentale sorda di cj e tj, di contro all’esito delle rime, la seconda (torrada o cobertanza) ha la funzione di chiuderle. Le due parti divergono anche per contenuto, ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] . Ciò si manifesta attraverso la preferenza per una sintassi additiva, l’uso di connettivi caratterizzati dalla possibilità di svolgere funzioni sintattiche e discorsive diverse e l’uso di strutture segmentate (Sornicola 1981; Berruto 1987; Voghera ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] descrittivi (pensiamo a tutti i casi in cui un nome proprio è ripreso da un sintagma nominale che definisce l’identità, la funzione, la collocazione, ecc. del referente in tutti gli ambiti pertinenti) o valutativi (come quando don Abbondio è definito ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] «va bene», pare brutto «non è opportuno», fa bello «migliora l’aspetto»), anche in coppia con un altro aggettivo (bello caldo, bello papale papale «ben chiaro»); ha funzione avverbiale anche qualche sequenza di articolo + nome come lo tratta una ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] chiome»).
2. 5 Nominativi assoluti
Con quest’espressione le grammatiche indicano l’unione di un nome e di un aggettivo o di un avverbio un sintagma nominale che nella reggente assume una diversa funzione sintattica (33) o è addirittura assente (34) ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] esteso. Tra le forme più tipiche sono:
(a) le strutture costituite da una coppia di sintagmi: l’uno assume la funzione di soggetto, l’altro di predicato espresso da un sintagma nominale, aggettivale, o da una forma verbale non finita:
(22 ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
agenzia per l'impresa
agenzia per l’impresa (agenzia per le imprese), loc. s.le f. Istituzione che ha il compito di fornire assistenza e consulenza alle imprese di produzione e scambio di beni e servizi. ◆ [tit.] Consulenza per tutti / Via...