filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] conduce a scoprire le forme a priori dell’intelletto: le categorie, funzioni dei giudizi, e le idee pure della ragione. La metafisica fu i momenti della propria educazione filosofica, e ha segnato ciascun nuovo stadio con un nuovo trattato». La ...
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Stefano Civitarese Matteucci
Abstract
Si prende in esame il problema della ragionevolezza delle decisioni pubbliche e in particolare dell’amministrazione pubblica, tanto nell'ambito del processo decisionale [...] delle decisioni discrezionali (Benvenuti, F., Eccesso di potere per vizio della funzione, in Rass. dir. pubb., 1950, 1 ss.), che in quanto “calcolistica” può anche giustificare raccomandazioni di segno contrastante. Nei paragrafi terzo e quarto ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] Nell'itinerario formativo del D. quel grand tour segnò una prima svolta: liberatosi parzialmente da fisime e attestata nell'affermare la necessità di un contemperamento tra la funzione del principe e quella delle magistrature. È in questo orizzonte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] , che porta nel suo rifacimento, immediatamente successivo, i segni dell’amicizia interrotta e mai più sanata. Strinse amicizia con fondamento della buona lingua.
Una scelta oratoria, in funzione del compito persuasivo e polemico che l’autore si ...
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Rapporto di impiego pubblico e privatizzato. Autonomia della dirigenza pubblica
Gianluca Gardini
Rapporto di impiego pubblico e privatizzatoAutonomia della dirigenza pubblica
Le misure in materia di [...] . 165/2001, nella parte in cui dispone che gli incarichi di funzione dirigenziale generale di cui al co. 5 bis, limitatamente al personale della dirigenza pubblica che, sin qui, ha segnato la giurisprudenza costituzionale in materia.
Note
1 Il ...
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CARRARA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Lucca il 18 sett. 1805 da Giambattista, ingegnere, e da Chiara Chelli. Figlio unico di una famiglia borghese piuttosto agiata, compì gli studi con maestri [...] dopo l'Unità, influenzando anche un organo come La Nazione, segnò nettamente la sua attività nelle commissioni per il nuovo codice penale un codice penale del Regno d'Italia e vi svolse funzioni di rilievo. Non fu soddisfatto però dal suo procedere: ...
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Onorio IV
Marco Vendittelli
Giacomo Savelli, nato a Roma intorno al 1210, appartenne ad una delle più importanti famiglie romane del sec. XIII, la cui piena affermazione nell'ambito dell'aristocrazia [...] è detto, beneficò i suoi congiunti operando soprattutto in funzione del consolidamento di quanto aveva per essi già accumulato agenti della Sede apostolica e nel ruolo di inquisitori, segno evidente della fiducia che veniva loro accordata anche da ...
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Cittadinanza
John Bendix
Introduzione e definizione
Quello di cittadinanza è un concetto squisitamente occidentale, che deve la sua forma attuale alla Rivoluzione francese e alla tradizione repubblicana, [...] cittadinanza diventò così "più un simbolo onorifico che una funzione civile" (v. MacIver, 1947, p. 180).
La nei due secoli che ci separano dalla Rivoluzione.
La Rivoluzione francese segnò solo l'inizio dell'epoca dell'idea di nazione in Europa. L ...
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GANDINO, Alberto
Diego Quaglioni
Nato a Crema (e non a Cremona, come ancora si legge in qualche moderna scheda biografica), presumibilmente tra il 1240 e il 1250, fu il maggiore dei "pratici" della [...] di vista si può ben dire che abbia colto nel segno il Kantorowicz nell'additare l'esemplarità della vita e dell' Sbriccoli, L'interpretazione dello statuto. Contributo allo studio della funzione dei giuristi nell'età comunale, Milano 1969, passim; ...
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BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] , anzi non c'è mai in lui il minimo segno di comprensione verso le posizioni avversarie; particolarmente egli si i suggerimenti del ministro di Filippo V.
Ancora un'importante funzione il B svolse nel conclave del 1730, contribuendo notevolmente ad ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...