Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] sarebbe passata dall’Impero alla Chiesa, da Cesare al successore di Pietro, ma per effetto di una tendenza generale Infatti, secondo Batiffol, il vescovo di Roma esercitava già una funzione primaziale «nei confronti di tutti i vescovi degli Stati al ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] a Siracusa (7 giugno 555). Giustiniano impone il suo successore, l’inatteso Pelagio, al quale ha restituito la » di cui seppe donare un’immagine luminosa senza sconfinare nella funzione ministeriale del clero. Tra le altre cose egli accoglie come ...
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L’arco di Costantino
Un monumento dell’arte romana di rappresentanza
Alessandra Bravi
Per celebrare la battaglia vittoriosa di Costantino contro Massenzio a ponte Milvio, il 28 ottobre 312 d.C., venne [...] archi e ai monumenti di vittoria del passato. La funzione di questo immaginario non è però secondaria. In esso Rufino, sotto Massenzio proconsole della provincia Acaia, è suo successore nella prefettura urbana, che esercita tra il 20 agosto 315 ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] Elena è stata eletta per salvare Costantino e i suoi successori – «visitata est Helena, ut redimerentur imperatores»82 –, della piena autonomia della Chiesa, quindi privo di qualsiasi funzione di governo ecclesiastico, cfr. Ambr., epist. 10, ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] in un’adesione incondizionata alla figura di chi era ritenuto successore di Pietro. Pur lontano per la maggioranza dei cattolici, che reagì deprecando i disordini e sottolineando la funzione antisocialista del movimento40. Si avvertì allora più ...
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Monarchia, diarchia, tetrarchia
La dialettica delle forme di governo imperiale fra Diocleziano e Costantino
Valerio Neri
A partire dall’inizio del regno di Diocleziano fino alla definitiva vittoria [...] la Historia Augusta3.
L’associazione al potere del proprio successore designato con il titolo di Cesare era un fenomeno comune che esaltano il ruolo di Massimiano e la sua funzione ‘erculea’. La rappresentazione dunque della sostanza e delle ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] trasformarono anche nei mediatori tra la Chiesa e lo Stato: una funzione che non hanno cessato di esercitare fino al giorno d’oggi concessi da Costantino furono in seguito limitati dai suoi successori. In special modo, dopo l’annullamento di tutti i ...
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HOHENSTAUFEN, FAMIGLIA
HHansmartin Schwarzmaier
Lo 'Staufen', un monte di forma conica (685 m) di origine vulcanica, sovrasta una dorsale situata tra i fiumi Fils e Rems (odierno distretto di Göppingen, [...] ' fu mantenuto di conseguenza come titolo, mentre la funzione amministrativa del duca di Svevia gradualmente si dissolse e ad presso Stoccarda), che in Svevia erano annoverati fra i successori degli Staufen, sul piano dei diritti e dei possedimenti, ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] di Polonia Ladislao IV, e, rimasta vedova, al fratello e successore di quello, Casimiro, sostenne praticamente l'onere del regno polacco dal "grand dessein" di confederazione europea in funzione antiturca, che peraltro Sully s'ingegnava a tradurre ...
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GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] famiglia: il G., infatti, vi celebrava il padre e ammoniva il successore, "per mantenersi nello stato nel quale io lo lascio, senza dell'arte della scultura.
Il G. esalta poi la funzione del mecenate, in grado di mettere lo scultore nelle condizioni ...
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successore
successóre s. m. [dal lat. successor -oris, der. di succedĕre «venire dopo, sottentrare» (supino successum)]. – 1. (f. succeditrice, ma la forma è per lo più evitata) Chi succede, cioè subentra a un altro in una carica, in un ufficio,...
zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...