CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] architettura del '500. I lavori - che comprendono anche la ristrutturazione del cortile del Maresciallo, con funzione di gusto personale si esplica in un maturo e vigoroso linguaggio "paraclassico" (Bonelli, 1960). Attraverso l'austera semplificazione ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] che un contadino di Puglia e un operaio del biellese parlassero" lo stesso linguaggio politico. Il socialismo, dunque, ha svolto anche il problema di elaborare una teoria generale della funzione e del ruolo degli intellettuali (a essa sono dedicate le ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] fosse il senhal di lei, non diversamente da Temira del Sesto tomo dell'io; e, ancora, che non tessitura dei Sepolcri, di un doppio linguaggio - l'uno della fantasia l' per Milano. Destinato a riprendere le funzioni di capitano aggiunto presso lo stato ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] aprile rivolto ai triunviri. Ben diverso era stato il linguaggio usato a suo tempo coi Piemontesi. L'organizzazione della resistenza al G. delle funzioni e del grado di generale sardo (per disposizione ministeriale del 17 marzo e r.d. del 3 apr. 1859 ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] una prospettiva geometrica che comprende e definisce la sua stessa funzione storica. Firenze è il "cuore" di un'intera regione linguaggio poetico e linguaggio oratorio; intanto si dedicava tra il dicembre del '23 e il maggio del '24, alla versione del ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] rommedia e consentono all'autore di tradurre m linguaggio scenico una piccola folla di personaggi boriosamente e Le sue donne avevan funzioni di govemanti, serventi e concubine, senza colore alcuno di schiavitù, del resto, ché era generalmente ...
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DELLA ROBBIA, Andrea
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 20 ott. 1435, quartogenito di Marco di Simone lanaiolo, e di una monna Antonia (1413-14 maggio 1444).
Da tempo i Della Robbia avevano rag [...] Tra i numerosi tabernacoli, per lo più con funzione di ciborio, della bottega del D. si segnalano, oltre ai due autografi del D., e la caratterizzazione fisionomica delle figure, più insistita del solito, conferiscono a queste immagini un linguaggio ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] degli scrittori deve necessariamente insistere sulla funzione moralizzatrice della poesia: il magistero nella villa dei Cavalcanti in Val di Pesa, e il linguaggio allusivo del capitolo (vertente nientemeno che sul motivo dell'"impalazione"), cui ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] meno immaginifiche, tarda la traduzione in rigoroso linguaggio hegeliano. L'anno dopo, nel già ricordato saggio del '69 su Lo Stato, il D. , che ne sostiene l'attività e che ne unifica le funzioni in uno scopo comune. Noi gli diamo il nome di ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] di quanto avvenne ad altri suoi coetanei - quel linguaggio così tipico di quell'epoca e impastato di quelle categorie ad accettare l'egemonia e la tutela del partito, disposti a riconoscere la funzione maieutica a quei capi capaci di trasformarli ...
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elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...