La burocrazia
Guido Melis
1. È stato il sociologo K.A. Wittfogel a suggerire (1957) l’ipotesi che l’origine remota delle burocrazie vada collocata nel mondo antico, quando si pose, in particolare nelle [...] belliche. In Gran Bretagna, dopo l’incremento delle funzionidi governo tra fine Ottocento e primi del Novecento ( dipenderanno dunque da molte variabili. Tra le quali, non ultima, l’avvento di forme più intense di integrazione sovranazionale tra gli ...
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Attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi.
Economia
Tipi di impresa
Dal punto di vista economico le i. si distinguono in imperfette e perfette, a seconda [...] ’i., nonché la determinazione e coordinazione delle loro funzioni. L’organizzazione si fonda essenzialmente sull’uomo. In quanto significa scelta di uomini e impiego di essi nel modo più economico compatibile con i diritti naturali della persona, l ...
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Il modo in cui un sistema (anche vivente) è strutturato al fine del corretto espletamento delle sue funzioni o associazione di persone e istituzioni volte a un fine comune.
Diritto
Organizzazioni internazionali
Enti [...] un organo a composizione ristretta, con funzioni esecutive; un organo complesso, il hanno permesso lo sviluppo di supporti informatici più adeguati. È nato allora variabili).
Medicina
In patologia, organizzazione di trombo, il processo di ...
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La somma di denaro che si cede in cambio di un bene o un servizio, o per altro fine.
Diritto
Se si considerano, da un punto di vista privatistico, le s. come diminuzioni patrimoniali subìte per tenere [...] principio generale, che le s. necessarie sono sempre rimborsate; le s. utili lo sono entro determinati limiti, variabili secondo la buona o la mala fede di colui a cui deve essere effettuato il rimborso; le s. voluttuarie non lo sono mai, salva la ...
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tassa Tributo di vario tipo, a carattere di t. vera e propria, di imposta ecc. Il termine è stato anche usato nel senso di multa, prezzo fissato dall’autorità, retribuzione di ufficiale pubblico.
Definizione [...] di tassa
Le t. possono essere fisse o variabili e queste ultime proporzionali, progressive o scalari a seconda che il loro ammontare complessivo cresca proporzionalmente, più ad alterare il meccanismo difunzionamento automatico del mercato). J ...
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In economia, sia il metodo di analisi basato sul principio marginalistico e, in particolare, sull’individuazione delle scelte ottime degli agenti economici attraverso il confronto tra beneficio e costo [...] di dette funzioni in corrispondenza di variazioni pure infinitesime delle rispettive variabili indipendenti, e quindi sono i differenziali totali delle funzioni stesse. Le posizioni di oggi si avvale di una lingua molto più sofisticata rispetto a ...
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ORGANIZZATIVE, TECNOLOGIE
Mario Lucertini-Daniela Telmon
Scienza della gestione e tecnologie organizzative. − La scienza della gestione è la disciplina che studia il comportamento di sistemi organizzativi, [...] più seguito in ambiente di produzione, richiede un forte sforzo di progettazione del sistema organizzato e delle relative procedure difunzionamento e una notevole capacità di coordinamento di capacità di un sistema di adattarsi a input variabili, ...
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Informazione, economia della
Claudio Sardoni
Una definizione ampiamente condivisa in e. della i. è la seguente: l'informazione di un soggetto è costituita dallo stock di dati posseduti sullo 'stato [...] distribuzioni di probabilità oggettive delle variabilidifunzionamentodi un'economia di mercato. D'altra parte, maggiore i. disponibile non può eliminare l'incertezza sul futuro e, quindi, i mercati (in particolare quelli finanziari) funzionanopiù ...
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Stratificazione sociale
Luciano Gallino
Sommario: 1. Metastoricità e complementarità del concetto di stratificazione sociale. 2. Dimensioni della stratificazione e usi della ricerca. 3. Teorie della [...] una domanda di competenze che è variabile in funzione delle istituzioni nazionali, dei rapporti internazionali, del livello di sviluppo economico, del momento storico che la stessa società attraversa. Quindi gli individui più abili e tempestivi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] di pensare al di fuori degli schemi, gli consente di articolare la sua visione del funzionamento della società nelle categorie analitiche proprie della teoria economica. Più periodo l’alzamento ha effetti sulle variabili reali, a causa della «lentezza ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...