theta
thèta (o tèta) [LSF] Grafia lat., prevalente nel-l'uso scient., del nome dell'8a lettera dell'alfab. gr. thèta che, nella forma min. ϑ e in quella maiusc. Θ, è largamente usata come simb. di grandezze [...] es., nel problema della propagazione di correnti elettriche in un cavo; tipi più generali difunzioni t. sono stati considerati difunzioni abeliane di p≥1 variabili (la cui matrice dei periodi sia in forma normale), determinate serie di p variabili ...
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irrazionale
irrazionale [agg. Der. del lat. irrationalis "non razionale", comp. di in- neg. e rationalis "razionale"] [FAF] Non conforme a ragione; di tutto ciò che non possa essere penetrato, dimostrato, [...] funzioni irrazionali. ◆ [ANM] Funzione i.: una funzione tale da non poter essere messa sotto forma del rapporto tra due polinomi, in una o piùvariabili. ◆ [ALG] Numero i.: un numero che non possa essere messo sotto forma di rapporto (lat. ratio) di ...
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Bernoulli Jacques I
Bernoulli (o Bernouilli) ⟨bernuglì⟩ Jacques I (in Italia più noto come Giacomo I) [STF] (Basilea 1655 - ivi 1705) Prof. di matematica nel-l'univ. di Basilea (1687). ◆ [PRB] Distribuzione [...] differenziali ordinarie nel campo reale: II 450 b. ◆ [ANM] Numeri di B.: v. funzionidivariabile complessa: II 781 c. ◆ [PRB] Schema di B.: v. processi stocastici: IV 606 a. ◆ [PRB] Teorema di B.: è la celebre proposizione secondo la quale se p è la ...
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scaloide
scalòide [Der. di scala con il suff. -oide] [ALG] La figura formata da più prismi (o cilindri) sovrapposti, che s'introduce per approssimare solidi come la piramide (fig. 1) o il cono. ◆ [ANM] [...] o una faccia sovrapposti, che ha rilevanza nella teoria dell'integrazione difunzioni, rispettiv., di una variabile oppure di due variabili; per es., si ricorda che l'integrale di una funzione y=f(x), integrabile secondo Riemann in un dato intervallo ...
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intero
intèro [agg. e s.m. Der. del lat. integer -egri] [LSF] Che ha tutte le sue parti e, come s.m., l'insieme delle parti, il tutto. ◆ [ALG] I. algebrico: numero che sia radice di un'equazione irriducibile [...] ordinari numeri interi. ◆ [ANM] Funzione i.: v. funzionidivariabile complessa: II 778 f. ◆ [ANM] Funzione razionale i.: lo stesso che polinomio. ◆ [ANM] Funzione trascendente i.: funzione analitica di una o piùvariabili complesse che non possieda ...
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metarmonico
metarmònico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di meta- e armonico] [ANM] Funzione m.: ogni funzione f, di una o piùvariabili, che sia soluzione dell'equazione differenziale ∇2f+af=0, con ∇2 operatore [...] laplaciano e a costante reale; a seconda che a sia positiva oppure negativa si hanno, in partic., funzioni epiarmoniche oppure funzioni ipoarmoniche, mentre se a è nulla, si hanno le ordinarie funzioni armoniche. ...
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Nel linguaggio scientifico, si dice di ente o grandezza, e anche di espressione matematica o di espressione indicante un legame tra certe grandezze, che non muti operando particolari cambiamenti divariabili [...] del tutto analoga si definisce una funzione i. rispetto a certe sostituzioni sulle sue variabili. Analogamente una legge fisica che si utilizza l’idea di i., la cui relativa teoria astratta è risultata uno dei settori di ricerca più fecondi. Lo studio ...
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In matematica, si dice di struttura nella quale sia definita un’operazione che non è commutativa (➔ commutativa, proprietà). Tali strutture hanno assunto un ruolo importante nella caratterizzazione della [...] algebra si realizza dimostrando che le proprietà di un insieme di punti di uno spazio possono essere descritte mediante le proprietà di anelli commutativi difunzioni (anelli difunzioni C∞), definite sull’insieme di punti. In questo modo il concetto ...
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Matematico (Maligny, Yonne, 1878 - Parigi 1973), prof. prima all'univ. di Rennes e di Poitiers (1909) quindi (1919) a quella di Strasburgo, infine (1929-49) alla Faculté des sciences e all'École normale [...] quale le variabili indipendenti non sono più numeri, come nell'analisi ordinaria, ma enti variabilidi natura assolutamente generica (numeri, funzioni, enti geometrici, ecc.), generalizzando la nozione di limite, di punto limite, di differenziale ...
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Matematico francese (Dieuze, Lorena, 1822 - Parigi 1901), uno dei più grandi analisti della seconda metà del sec. 19º. Ancora studente (1843-44), comunicò a C. G. J. Jacobi i risultati delle sue ricerche [...] per primo nelle ricerche sui numeri interi la considerazione divariabili continue; generalizzò al campo delle funzioni l'algoritmo aritmetico delle frazioni continue; nel corso di queste indagini, stabilì (1873) la trascendenza del numero e ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...