Matematico (Campobasso 1811 - Caserta 1884); prof. di calcolo infinitesimale all'univ. di Napoli. Le sue ricerche riguardano soprattutto le funzioniellittiche. Fu anche autore di uno dei primi trattati [...] sui determinanti; i determinanti di T. costituiscono una generalizzazione dei determinanti di A. Vandermonde ...
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Matematico tedesco (Mosina, Posnania, 1833 - Berlino 1902). Allievo di K. Weierstrass, fu prof. nelle univ. di Heidelberg e Berlino. Socio straniero dei Lincei (1883). Studiò le equazioni differenziali [...] ordinarie lineari (teorema di F.) e certe funzioni (dette fuchsiane) che generalizzano le funzioniellittiche. ...
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Matematico (Rouen 1844 - Versailles 1889); ufficiale di artiglieria, insegnò all'École polytechnique (1873-86). Si occupò di geometria algebrica, geometria della retta, teoria dei numeri, ma anche di questioni [...] sulle serie, funzioniellittiche, equazioni differenziali. Socio straniero dei Lincei (1887). ...
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Geometria
Edoardo Vesentini
Nel tracciare i lineamenti essenziali di una storia della matematica, Federigo Enriques osservava nel 1938: "A chi raffronti gli sviluppi che i diversi rami delle matematiche [...] complesso a una dimensione, la descrizione delle strutture complesse non equivalenti su X è legata alla teoria delle funzioniellittiche modulari e lo spazio delle strutture complesse su X è il triangolo fondamentale del gruppo modulare SL(2,ℤ). In ...
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Numeri, teoria dei
LLarry Joel Goldstein
di Larry Joel Goldstein
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) argomenti fondamentali; b) la teoria dei numeri nel XVII e XVIII secolo; c) Gauss. □ 2. Teoria algebrica [...] . Siano w1, w2 numeri complessi tali che w1/w2 appartiene ad ???OUT-H???. Allora un esempio di funzioneellittica con periodi primitivi w1, w2 è la p-funzione di Weierstrass, definita da:
Sia p(z) la derivata di p(z). Allora p(z) soddisfa l ...
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L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] o non averne affatto (esempi di tali frontiere sono facili da trovare). Un caso celebre è dato dalle funzioniellittiche, in particolare dalla funzione
con ∣q∣⟨1, introdotta da Carl Gustav Jacob Jacobi (1804-1851), che ha come frontiera naturale il ...
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L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] della matematica più difficile, ma più importante, della teoria delle costruzioni con riga e compasso: la teoria delle funzioniellittiche. In quest'ambito Carl Gustav Jacob Jacobi ha individuato una classe di equazioni (le 'equazioni modulari') che ...
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L'Ottocento: matematica. Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
Jeremy Gray
Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
La geometria proiettiva
La carriera del matematico francese [...] dare credito alla nuova geometria. Ora, come la geometria euclidea era messa in relazione con la teoria delle funzioniellittiche, la geometria non euclidea svolgeva un ruolo analogo rispetto al territorio, peraltro ancora largamente inesplorato, che ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] leggi di reciprocità, sia che si tratti di analogie (per es., con la teoria delle funzioni algebriche).
Funzioniellittiche e modulari
Le funzioni circolari seno, coseno ed esponenziale complesso sono già comparse più volte in questo capitolo, sia ...
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L'Ottocento: matematica. Il rigore in analisi
Umberto Botta
Il rigore in analisi
L'eredità di Lagrange
All'epoca della Rivoluzione francese, l'esigenza di formare una classe di ingegneri civili e militari [...] 1841 Weierstrass utilizzava
in un contesto e con motivazioni del tutto diverse. Dalle lezioni sulla teoria delle funzioniellittiche che Christoph Gudermann (1798-1852) teneva a Münster, Weierstrass aveva appreso dell'esistenza di sviluppi in serie ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....