Ramo della matematica che si occupa delle tematiche legate al calcolo delle variazioni, affrontando problemi nei quali non sono direttamente applicabili i metodi classici dell'analisi lineare.
Abstract [...] un’equazione differenziale, per l’esistenza di minimi (o massimi). Si ottiene così una procedura canonica per minimo cercato. In seguito furono formulate, per esempio da Carl G.J. Jacobi, anche delle condizioni sufficienti per la risoluzione del ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] ingiusto, il bene e il male, alla quale si attribuisce il governo o il controllo dell’istinto, delle passioni, degli impulsi.
Ragione è termine facoltà. Nell’idealismo postkantiano e in particolare in G.W.F. Hegel la superiorità della ragione è ...
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Tredicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma maiuscola (N) è simile a quella già posseduta dall’alfabeto fenicio. La forma minuscola deriva da quella della minuscola antica romana e [...] .; una n velare, come in italiano davanti a c e g duri, suono rappresentato in inglese, in tedesco, in altre lingue cornu). Ma il gruppo ni si può trovare quasi soltanto in latinismi o grecismi, perché l’esito popolare sarebbe gn: cfr. campagna, lat ...
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Matematica
Nella logica, ciascuno dei modi con cui può configurarsi il nesso fra soggetto e predicato.
Nella sillogistica aristotelica, i giudizi erano distinti a seconda che il nesso che univa il soggetto [...] logica deontica, al cui sviluppo ha contribuito notevolmente G.H. von Wright), ‘p è dimostrabile nell formula. La formula ¬L¬H («non è necessario che non H») viene abbreviata con MH o con ◊H (si legge «è possibile che H»); cioè la m. di possibilità è ...
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In aritmetica, numero che indica il posto che un ente ha in una successione, il cosiddetto numero d’ordine (primo, secondo ecc., oppure 1°, 2° ecc., o I, II ecc.). Teoria dei numeri ordinali Teoria matematica [...] a G. Cantor (1897), parallelamente a quella dei numeri cardinali, come parte integrante della sua teoria degli insiemi; si ricollega a quella dell’ordinamento. Siano S, T due insiemi totalmente (o parzialmente) ordinati: essi si dicono simili o ...
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Filosofia
G.W. Leibniz chiamò arte c. quella che R. Lullo aveva battezzato ars magna, e cioè il simboleggiamento dei vari concetti in segni geometrici o algebrici, tale che permettesse di combinarli reciprocamente [...] dell’analisi c. ricordiamo B. Pascal, G.W. Leibniz, I. Wallis, Giacomo Bernoulli G. Rota), e dalla geometria c. (con lo studio dei grafi e delle matroidi: ➔ matroide). La matematica c. è ora costituita da tre settori: a) la teoria del conteggio, o ...
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Complesso di 8 elementi o unità.
chimica Regola dell’o. Regola introdotta nella chimica da I. Langmuir e basata sulla teoria del legame di G.N. Lewis, secondo la quale quando due atomi si combinano per [...] +x4k, e X′=x5+x6i+x7j+x8k (e analogamente per y): indicando allora con una barra il quaternione coniugato, si ha che l’o. xy è rappresentato dalla coppia di quaternioni XY−Y̅′X′, Y′X+X′Y̅. Sebbene l’algebra A non goda della proprietà associativa, per ...
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Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta [...] nell’uso filosofico verso la seconda metà del 17° sec. e utilizzato, inizialmente, soprattutto da G. Leibniz, per indicare il carattere della ‘monade’ come e. o manifestazione di Dio e per designare in generale quel tipo di rapporto che lega insieme ...
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Corrispondenza tra due insiemi dotati di struttura algebrica, che sia comparabile con le operazioni definite negli insiemi.
Dati due insiemi A e A′ provvisti di una struttura algebrica dello stesso tipo [...] Si chiama infine automorfismo di A un endomorfismo di A che sia al tempo stesso un isomorfismo. Teorema fondamentale sugli o. tra gruppi Se f: G → G′ è un o. tra i gruppi G e G′ e si considera il nucleo Kerf (che è sempre un sottogruppo invariante di ...
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reale, numero Ogni numero relativo razionale o irrazionale. I numeri r. sono dati, perciò, da tutti i possibili sviluppi decimali sia limitati sia illimitati, e questi ultimi sia periodici sia sprovvisti [...] intero non quadrato perfetto.
Costruzione dei numeri r. secondo G. Cantor Si considera una successione a1, a2, …, an biunivoco, su una retta orientata r. Scelti sopra r un punto origine O e un segmento u come unità di misura, a ogni punto P della ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...