semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] . Dalla critica sempre più serrata a tale concetto, portata avanti da linguisti come G. Lakoff, J.R. Ross, C.J. Fillmore, J.D. McCawley, (∀xFx, cioè ‘per ogni x, x ha la proprietà F’) o esistenzialmente (∃xFx, cioè ‘esiste almeno un x tale che x ha ...
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Conformità o equivalenza tra più parti, termini, elementi.
Biologia
Concetto che esprime il rapporto fra organi o strutture morfologiche propri di categorie tassonomiche diverse (fig. 1), ma aventi la [...] deve essere tangente alla retta limite j (nel punto L).
Le equazioni di un’o. sono del tipo x′−x0=(x−x0)/(ax+by+c), y′−y0=(y−y0 ampiamente sviluppato con H. Cartan, S. Eilenberg, J. Léray, G. Hochschild, J.-L. Koszul e altri, anche come disciplina ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] . del continuo Si dà questo nome all’i., avanzata da G. Cantor, che consiste nel supporre che non esista una potenza intermedia di un’i. alla luce dei risultati di un esperimento o di una serie di osservazioni. Le i. considerate possono essere ...
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Ecologia
Ambiti di tolleranza o limiti di tolleranza,, l’ampiezza o i limiti, inferiore e superiore, di una particolare variabile ambientale entro cui un organismo può sopravvivere. Organismi con ampi [...] come N. Cusano, M. Ficino, P. Pomponazzi, L. Valla, G. Bruno e T. Campanella, le problematiche dibattute in Francia da quello . 1; a in fig. 3); si ha un accoppiamento stabile (o con interferenza) quando, prima dell’accoppiamento, le zone di t. sono ...
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Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l’effetto della terza dimensione su una superficie [...] quadratura, otterrà effetti fantasiosamente scenografici (G. Lanfranco, Pietro da Cortona, G.B. Gaulli, A. Pozzo).
Ancora al finito o all’infinito, si avranno rispettivamente la p. centrale (o conica) o la p. parallela (o rapida, o assonometrica). È ...
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In senso relativo, il numero di volte che un fatto si ripete in un dato tempo. Anche, la presenza più o meno numerosa e regolare di cose (meno di persone o animali) in un determinato luogo.
Biologia
Frequenze [...] si deve agli studiosi della scuola di Praga, mentre G.K. Zipf avvertì, sin dal 1929, l’esistenza di costante e x lo scarto.
Matematica
In statistica, f. assoluta di un fenomeno o di una sua modalità è il numero delle volte che esso si presenta in ...
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In elettronica, dispositivi che attuano operazioni di algebra logica binaria.
Operazioni logiche binarie
Per la schematizzazione di circuiti l. elettronici, detti circuiti di commutazione, e per la determinazione [...] formulazione dell’algebra logica e le notazioni proposte da G. Boole (algebra booleana; ➔ Boole, George), non e solo se tutte le xi hanno il valore 1; infine, inversione o negazione (operazione NOT) della variabile x è l’operazione il cui risultato ...
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ricorsività La proprietà di essere ricorsivo, cioè ricorrente. Teoria della r., o della ricorsione, o computabilità, la disciplina che si occupa di fornire una caratterizzazione matematica del concetto [...] sostituzione: date due funzioni f(x) e g(x), si può costruire la nuova funzione F(x) = f[g(x)]; b) regola di induzione: data m.c.m. (x1,x2) può ottenersi per minimalizzazione normale o limitata dal predicato triadico Px1x2y: x1 e x2 sono divisori di ...
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Anatomia
Raggruppamento di fibre muscolari o nervose che hanno origine, percorso e destinazione comuni. I f. vengono identificati con eponimi o in base alla sede anatomica (fascio di Goll e di Burdach, [...] rette di un piano passanti per un punto P (fascio proprio; fig. 5A) o parallele a una retta data (fascio improprio, B). Fascio di piani, l’ educazione nazionale
Associazione fondata nel 1919 per iniziativa di G. Gentile e di E. Codignola e formato da ...
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servosistema Sistema di comando o di controllo mediante il quale si ottiene che alcune grandezze (grandezze d’uscita, o grandezze asservite o controllate) seguano, secondo una certa legge, le variazioni [...]
Il termine s., che in passato veniva utilizzato in luogo di o in alternativa ad asservimento, è sempre più spesso sostituito da sistema loro. Nel caso di s. con controreazione, indicando con G(s) la funzione di trasferimento della catena d’azione e ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...