(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] : e con ciò la sua grande autorità diresse il pensiero francese per una via opposta a quella che fu battuta da Galileo e dallo stesso Newton. È singolare il fatto che il cartesianismo, dopo avere per quasi mezzo secolo trattenuto la scuola matematica ...
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FISICA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio GARBASSO
Il termine greco di ϕυσικός (cioè "concernente la ϕύσις, la "natura") entrò nell'uso propriamente con Arisiotele, che con l'espressione τὸ [...] che fu composto, secondo la testimonianza di Vincenzo Viviani, nei primi anni del periodo padovano (cioè subito dopo il 1592), Galileo dimostra nel caso della leva il principio dei lavori virtuali e lo verifica nei casi della puleggia mobile e della ...
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Matematico, nato a Milano nel 1598 (?), morto a Bologna il 30 novembre 1647. Entrato giovanissimo nell'ordine dei gesuati di S. Gerolamo in Milano, si trasferì intorno al 1616 a Pisa, dove poté essere [...] idee fondamentali cui si impronta la sua geometria. Nel novembre 1627 l'opera era compiuta, ed egli ne dava notizia al Galilei dicendo: "Ho perfettionato un'opera di geometria... et è cosa nova, non solo quanto alle cose trovate, ma anco al modo ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] quella che va da Ruggero Bacone a Giovanni Buridano, Albertutius e Nicole Oresme, i precursori di Leonardo da Vinci e di Galileo; ma il concetto dell'esperienza che si va formando in contrasto con quello del ragionamento astratto o per lo meno da ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] fisiche e naturali di Firenze, in Archeion, 9 (1929), pp. 88-95, 290-324, 483-96; A. Banfi, Vita di GalileoGalilei, Milano 1930; L. Geymonat, Il problema della conoscenza nel positivismo, Torino 1931; G. Abetti, Le origini e lo sviluppo del Museo ...
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È uno strumento ottico da usarsi per l'osservazione di oggetti a grande distanza, i quali, in conseguenza della loro lontananza, all'osservazione a occhio nudo apparirebbero sotto un angolo troppo piccolo, [...] uno italiano sul quale era scritto 1590".
Un cannocchiale fabbricato in Olanda venne portato in Italia nel 1609; e ne giunse notizia a GalileoGalilei, allora a Padova, il quale riuscì a costruire dei modelli migliori di quelli stranieri. Comunque al ...
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Cardinale, arcivescovo di (Capua, uno dei più cospicui teologi della Controriforma.
Roberto Francesco Romolo B. nacque il 4 ottobre 1542 in Montepulciano da Vincenzo Bellarmino e da Cinzia Cervini, sorella [...] id., B. et la Bible Sixto-Clémentine, Parigi 1911; C. Bricarelli, GalileoGalilei e il card. R. B., in Civiltà Cattolica, p. 481; IV 415 (oltre gli studî più noti sull'argomento: v. Galilei). Notevole la polemica sulla santità del B. fra il Baumgarten ...
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Storico delle dottrine politiche, nato a Torino il 4 gennaio 1915, morto ivi il 2 marzo 1989. Fu allievo di G. Solari, con il quale si laureò con una tesi su Campanella (1937), autore restato poi sempre [...] , subito seguito da Francesco Guicciardini (1952), Ludovico Agostini (1954), Kaspar Stüblin (1959), Niccolò Machiavelli (1960), GalileoGalilei (1962), Leonardo da Vinci (1962), Girolamo Savonarola (1963) ed Erasmo da Rotterdam (1966). Ma i suoi ...
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SANTORIO, Santorio (Sanctorius)
Arturo Castiglioni
Medico, nato a Capodistria il 29 marzo 1561, morto a Venezia il 22 febbraio 1636. Iniziò i suoi studî nella città natale, poi li continuò a Venezia [...] di fra Paolo Sarpi. Nel 1611 fu nominato professore di medicina teorica nello Studio di Padova, ebbe frequenti contatti con GalileoGalilei e fu amicissimo di Paolo e di Andrea Morosini.
Con i suoi esperimenti in ogni campo della medicina iniziò un ...
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Letterato, filosofo e scienziato, nato a Firenze nel 1619 e ivi morto nel 1676. Ebbe a maestri Pier Vettori il Giovane, G.B. Doni, GalileoGalilei, ed Evangelista Torricelli; per volere del padre imparò [...] anche l'arte del battiloro. Attendeva anche agli studî e frequentava le conversazioni dei dotti, specialmente quella in casa di Agostino Coltellini, dove nel 1638 lesse una lezione sul battiloro, che poi ...
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galileo
galilèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Galilaeus, gr. Γαλιλαῖος]. – Della Galilea, regione della Palestina; abitante o nativo della Galilea: un galileo Di rosse chiome (Carducci, con allusione a Gesù Cristo).
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...