Membrana nervosa che costituisce la tunica interna dell’occhio e si estende dal nervo ottico all’orifizio pupillare.
Anatomia
Anatomia umana. Nella r. si distinguono tre porzioni: una posteriore (porzione [...] , RB1, mappato sul braccio lungo del cromosoma 13 (13q14.2), è stato il primo geneoncosoppressore a essere clonato, nel 1986. Nelle forme ereditarie e sporadiche, i tumori retinici sono generalmente le uniche neoplasie, anche se gli individui ...
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Tumori e cancro
Ada Sacchi
Giulia Piaggio
Basi molecolari dell'oncologia
L'era postgenomica: dalla ricerca di base, alla diagnosi, alla cura
A partire dalla metà degli anni Ottanta del 20° sec., gli [...] a dire che è necessario che tutte e due le copie di quel gene siano mutate. Fin dalla nascita alcuni individui possono avere una copia 'sbagliata' di un geneoncosoppressore: questi soggetti hanno quindi una probabilità più alta - ma non in verità la ...
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Oncogeni
Vittorio Colantuoni
(App. V, iii, p. 763)
La ricerca oncologica negli anni Novanta si è focalizzata sull'identificazione e l'isolamento dei geni responsabili delle sindromi cancerose ereditarie. [...] Studi più recenti hanno però dimostrato che il 'modello di Knudson' dei due eventi mutageni a carico dello stesso geneoncosoppressore non è sufficiente a spiegare l'eziologia della malattia. Attualmente si ritiene che alla base della gran parte dei ...
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Medicina
In patologia, neoformazione di piccole dimensioni, sessile o peduncolata, sporgente su una superficie mucosa (del naso, dello stomaco ecc.) e costituita da connettivo ricoperto da tessuto epiteliale [...] nel cariotipo di un paziente con FAP, successivamente identificata come la zona contenente il gene APC (adenomatous polyposis coli), identificato come geneoncosoppressore. La progressione di un adenoma verso il carcinoma è il risultato di ulteriori ...
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Tumore del sistema nervoso periferico, relativamente raro, a carattere benigno. I n. sono a lenta evoluzione, ma in una certa percentuale di casi degenerano in trasformazione maligna. Neurofibromatosi [...] comporta alti livelli di RAS-GTP con conseguente attivazione della via di trasduzione del segnale per la proliferazione cellulare. NF1 è un geneoncosoppressore. La NF2 ha frequenza minore rispetto alla NF1 (1/40.000) ed è causata da mutazioni di un ...
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In genetica molecolare, gene che regola la proliferazione delle cellule, anche noto come antioncogene. Gli eventi che portano le cellule normali alla trasformazione neoplastica sono determinati da mutazioni [...] è avvenuta la seconda mutazione casuale sarà presente una cellula con due copie inattive del geneoncosoppressore. Accumulando alterazioni genetiche addizionali la cellula progredirà verso la neoplasia, ossia verso una proliferazione incontrollata ...
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La grande scienza. Oncologia
Umberto Veronesi
Francesco Bertolini
Giuseppe Curigliano
Oncologia
Il termine 'cancro' trova origine nella parola greca karkínos, granchio, e con esso si identificano [...] ed effettori, è l'elemento distintivo di molte - e verosimilmente di tutte - le patologie cancerogene. La perdita del geneoncosoppressore p53 o la scomparsa dei segnali di Fas sono oggi considerate tra le più comuni mutazioni antiapoptotiche. L ...
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Terapia genica
Arturo Falaschi
Mauro Giacca
La terapia genica si è sviluppata, a partire dalla fine degli anni Ottanta del XX sec., grazie ai progressi compiuti nella comprensione delle basi molecolari [...] casualmente, possa portare all'inattivazione di un geneoncosoppressore o all'attivazione di un oncogene e possa di cecità congenita (l'amaurosi congenita di Leber), in cui il gene per la proteina RPE65 viene veicolato da AAV nella retina dei bambini ...
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Costruzione di tessuti e organi: adesione e riconoscimento tra cellule
Guido Tarone
(Dipartimento di Genetica, Biologia e Chimica Medica Università di Torino, Torino, Italia)
Nei vertebrati sono presenti [...] , mediante transfezione, porta a una riduzione delle capacità metastatiche. La caderina funziona quindi come un geneoncosoppressore in quanto, impedendone il distacco dal tumore originario, previene la migrazione delle cellule tumorali nei tessuti ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] a ipotizzare che p53 sia un oncogene, ma successive ricerche dimostreranno che p53 è in realtà un geneoncosoppressore; nella forma selvatica protegge dalla formazione di tumori, mentre quando è mutato le cellule trasformate possono sopravvivere ...
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oncosoppressore
oncosoppressóre s. m. [comp. di onco- e soppressore]. – In genetica molecolare, gene che inibisce la proliferazione cellulare; la sua mutazione o inattivazione determina una proliferazione sregolata di cellule che può portare...