Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] in modo assai ristretto. Si veda il caso di jihad < ar. jihād «guerra santa», propriamente «sforzo» (per il generegrammaticale, maschile in arabo, femminile in italiano per accostamento a guerra, cfr. Sgroi 1995: 59), registrata nei lessici a ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] ad sensum ed è divenuto soprană, femminile.
Invece, l’inglese non conosce più la categoria del generegrammaticale; questa è, secondo Pinnavaia (2001: 99 segg.), la ragione per cui, per es., intarsio e romanzo sono passati in inglese come intarsia ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] proprio, e specialmente con referenti umani, l’➔accordo può avvenire sulla base non del generegrammaticale del nome (in 40, la guardia) ma del genere reale del referente (in 40, l’uomo in carne e ossa che è di guardia: cfr. Chini 1993):
(40) all ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] l’aspetto funzionale (con l’inserimento del prestito nelle categorie della lingua ricevente: i sostantivi assumono il generegrammaticale, gli aggettivi sono inquadrati negli usuali schemi di comparazione, ecc.) che quello formale sul piano grafico ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] (2008), Lexical plurals. A morphosemantic approach, Oxford - New York, Oxford University Press.
Chini, Marina (1995), Generegrammaticale e acquisizione. Aspetti della morfologia nominale in italiano L2, Milano, Franco Angeli.
LIP 1993 = Lessico di ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] in ogni caso definibile, di segni. L’indagine sugli aspetti grammaticali della LIS, come di altre lingue dei segni, ha riguardato 1992 n. 104, art. 13, 1° co., lett. d).
In genere un solo alunno sordo è inserito in una classe di udenti e in questi ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] almeno in un primo momento, a una definizione grammaticale, basata sulla presenza o sull’assenza del complemento degli elementi lessicali che riempiono le posizioni argomentali, ma è in genere assegnato dal verbo: per es., il bambino è agente in il ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] critica») aveva prodotto una generale perdita d’importanza di questo genere di produzioni e anche della sua presenza nella scuola. Se
Catricalà, Maria (1995), L’italiano tra grammaticalità e testualizzazione. Il dibattito linguistico e pedagogico ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] comune accoglie termini dello sport, e così via). Genere trasversale in netta espansione è l’intervista.
Se uso medio o neostandard i giornali mostrano adesione all’innovazione grammaticale e distacco dalla norma tradizionale, in altri si evidenzia ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...