Per lingua franca (o lingua franca mediterranea) s’intende una lingua veicolare a base italiana, documentata a partire dal tardo Cinquecento lungo le coste del Mediterraneo, in particolare nelle capitali [...] romanzo, non sussistendo che tracce marginali – tanto a livello grammaticale quanto lessicale – di influsso arabo o turco. La cosa tali varietà siano esistite: piuttosto, come accade in genere in situazioni di contatto linguistico più o meno ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] età medievale, era ricco di volgarismi e di infrazioni alla norma grammaticale (➔ latino e italiano).
Il notaio era abituato alla mediazione linguistica del volgare, per diverse situazioni d’uso, in genere a opera di notai, su ordine dei loro signori ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] appunto come segnale di citazione. Un’evoluzione del genere è presente anche nell’italiano parlato, specialmente popolare pieno (m’ha detto, fa), e la perdita dei tratti grammaticali di accordo: in (25) il soggetto plurale molte donne non ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] i ➔ grecismi in -ma (teorema → teoremi).
Oltre al legame storico, i gruppi (A) e (α), si intrecciano a causa dei nomi di genere comune in -a o terminanti con i suffissi -iatra, -ista, -cida, che al plurale distinguono il maschile, uscente in -i, dal ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] tempi composti attivi con ausiliare essere richiede l’accordo di genere e numero con il soggetto (per es., la signora lessicali (ieri, oggi, domani) e che come categoria grammaticale tende a essere appresa più tardi nei processi di acquisizione ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] riferimento a fonti esterne.
I glossari sono un genere indipendente da modelli greco-latini, perché il mondo classico due modalità) l’organizzazione del materiale in base a criteri grammaticali, per es. la ripartizione tra parole neutre, maschili e ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] come una fonte di omogeneità. Trovato (1991: 111) indica alcune correzioni del genere, precocemente regolatrici, ancor prima che si imponesse la norma dell’italiano grammaticale su base toscana, introdotte nel 1477 in un volgarizzamento in prosa dal ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] otto. Tra questi, -ino può combinarsi con tutte le classi grammaticali, a parte i verbi (nomi: tavolino; madonnina; aggettivi: i suffissi, la creazione di sequenze omofone, essa non è in genere prevedibile, per cui ad es. abbiamo da un lato alterati ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] , eventualmente perduranti nel momento assunto a riferimento. In altri termini, si può asserire che l’aspetto aoristico connota in genere un’azione assoluta, priva di durata, colta in un suo singolo manifestarsi:
(21) a Londra Giovanni incontrò Maria ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] ; se si omette la testa in lingue con marca di genere e numero (come l’italiano) possono andar perdute alcune caratteristiche dell’Orso.
Jakobson, Roman (1959), Boas’ view of grammatical meaning, in The anthropology of Franz Boas. Essays on the ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...