Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] un complemento oggetto. In questo caso il pronome oggetto si accorda in genere e numero con il nome dislocato:
(19) questo favore, non te produce «un conflitto sistematico tra il soggetto grammaticale inanimato e il soggetto logico rappresentato dall’ ...
Leggi Tutto
L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] attestazioni provengono da volgarizzamenti, vale a dire il genere più tendente all’uso latineggiante. Solo in un un nome si suddividono in due categorie principali, per ragioni grammaticali e semantiche. In particolare, la frase infinitiva o funge ...
Leggi Tutto
In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] alcune delle quali erano già state identificate dall’analisi grammaticale tradizionale.
I nomi di agente hanno per referente nome generale + che (o di con completive implicite). Di tale genere sono fatto (che dà luogo a il fatto che/di) e circostanza ...
Leggi Tutto
Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] la nozione di accento è generalmente intuitiva, tanto che, in genere, non si ha difficoltà a indicare su quale vocale della portatrice di un tono discreto che è assegnato a livello grammaticale o lessicale ed è pertanto un tratto segmentale. Quindi, ...
Leggi Tutto
Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] nell’insegnamento dell’italiano, appreso e praticato in genere dagli alunni come lingua della socializzazione primaria e spontanea Erasmo, vol. 3º (Frammenti vari da una Miscellanea grammaticale di Biella).
Gensini, Stefano (2005), Breve storia dell’ ...
Leggi Tutto
Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] dalla forma equivalente in spagnolo in cui è grammaticale la costruzione estuve estudiando (lett. «stetti studiando , chiamato codice Imei, che si trova al loro interno, in genere nella batteria. Appare nel display digitando *#06# («La Repubblica» 15 ...
Leggi Tutto
L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] soggetto. Ovviamente l’attributo, essendo aggettivo, deve concordare in genere e numero (e, in latino, nel caso) col nome il panino ha mangiato Maria ed altre ancora. La moderna ricerca grammaticale (valga per tutti Salvi & Vanelli 2004: 297-313 ...
Leggi Tutto
In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] rappresenta il tema, mentre l’altro funge da rema. In genere è il secondo membro ad assumere il ruolo di rema,
Choi-Jonin, Injoo (2009), Présentation générale: propriétés de la corrélation grammaticale, «Langages» 174, pp. 3-12.
Haudry, Jean (1973), ...
Leggi Tutto
Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] il punto di osservazione alla lingua e alla tradizione grammaticale e scolastica italiana, quest’inventario ha retto per almeno .). Esistono tratti comuni a più categorie (ad es., il genere e il numero caratterizzano sia il nome che il verbo) ...
Leggi Tutto
Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] passato è l’unica forma verbale che distingua anche il genere).
I tempi, la cui principale funzione è indicare il . Nella maggioranza dei casi un unico morfema esprime tutte le categorie grammaticali: per es., il morfema -o in amo indica insieme il ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...