Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] consonantica, alternante con pel, pei), mantenuti in ogni genere di scrittura, con qualche infrazione più frequente negli usi epistolari moderno, è alla base delle poesie e delle prose letterarie maggiori: i Canti, pubblicati a Firenze nel 1831 e ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] Bembo e le prime sistemazioni grammaticali; un passaggio in cui le componenti colte e popolari proprie del genere si assestano in una medietas letteraria variata nei toni, dal tragico al comico, dal sublime al quotidiano, per la nuova complessità di ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] senza impero, questo metro non vale, e la lingua letteraria ha avuto fortuna perché è stata e continua a essere ampiamente utilizzato sia nel teatro popolare sia nei testi del genere musicale più rappresentativo dell’Argentina, il tango (cfr. Marcato ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] es. nei testi pubblicitari.
Indipendentemente dalla funzione cui viene adibita la descrizione, e dalla natura letteraria o meno del genere testuale, l’introduzione di referenti e la predicazione di proprietà restano comunque il nucleo generativo di ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] di cui il D. discute l'autenticità, e molti altri, del genere di questioni che Croce chiamò "d'ovidiane" e non "dantesche" 15-20; M. Porena, L'interprete di Dante e Manzoni, in La Fiera letteraria, 28 genn. 1950, pp. 1 s.; E. Ciafardini, F, D., Napoli ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] francese e quella, «cristallina», della Toscana e in genere dell’Italia centrale ha permesso a Castellani (1991, rist 187.
Pfister, Max (2002), L’area galloromanza, in Lo spazio letterario del Medioevo. 2. Il Medioevo volgare, diretto da P. Boitani, ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] del Due-Trecento si costituisce come base dell’uso letterario, e poi anche amministrativo e infine generalizzato, di ], scritto spesso illor nei manoscritti (gli editori moderni danno in genere i· llor). Così nel sonetto citato di Dante in «no ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] può precedere o seguire la reggente; nel primo caso, in genere, il nesso causale è più forte: la causa è messa autori ricercati, nei secoli passati trovava applicazione anche in contesti non letterari:
(55) Essendo che tu, Galileo fig.lo del q.m ...
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Con lingua dello sport o linguaggio sportivo (locuzione, quest’ultima diffusa dall’ultimo decennio del XIX secolo e poi utilizzata da Bertolini 1923), si indicano sia le ➔ terminologie tecniche e specifiche [...] tecnicismi collaterali, largamente impiegati sia come segnali distintivi del genere della cronaca sportiva, sia per la loro valenza , fluidificare, intercettare) e dal linguaggio letterario o aulico, di norma con enfatizzazioni epicizzanti ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] verbo (moi vivant «vivendo io»).
Limitatamente a un registro letterario, si dà anche il caso in cui il soggetto precede chiamato codice Imei, che si trova al loro interno, in genere nella batteria. Appare nel display digitando *#06# («La Repubblica» ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...