I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] ). La predilezione per -ino si estende anche all’uso letterario.
Inoltre, -ino è il suffisso meno condizionato da restrizioni i suffissi, la creazione di sequenze omofone, essa non è in genere prevedibile, per cui ad es. abbiamo da un lato alterati ...
Leggi Tutto
Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] leprone, donnone (come si vede, nell’➔alterazione può verificarsi un mutamento di genere del nome: lepre f. → leprone m., donna f. → donnone sono mica, mai, affatto, punto (quest’ultima di uso letterario): «non era mica così» (Vasco Pratolini); «lui, ...
Leggi Tutto
Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] ferro del mestiere per poeti e versificatori in genere: semplificano il compito di contrappuntare le rime, magari L’opera di maggiore successo editoriale è l’agile Rimario letterario della lingua italiana, a cura di Giovanni Mongelli (Mongelli 1952 ...
Leggi Tutto
Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] si abbia una sequenza di clitici, si ricorre, senza distinzione di genere alla forma glie- (glielo dico, vale tanto per «lo dico suo perduto amor).
Infine, sempre guardando all’ambito letterario, si conferma lo statuto particolare della terza persona ...
Leggi Tutto
I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] selezionare preferibilmente antroponimi nell’ambito artistico-letterario, peraltro piuttosto datati (dantesco, (1927), da cui molta ricerca successiva ha tratto esempio. In genere, lo slittamento semantico è basato sul nome dello scopritore o dell’ ...
Leggi Tutto
Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] Ø, benché un simile uso sia marcato come letterario o burocratico:
(21) Ø stelle splendono nel canzone di Mina (Belletti 1979):
(32) di baci ne voglio un milione
In genere il ne può comparire da solo o con un quantificatore:
(33) che belle pesche ...
Leggi Tutto
In italiano i ➔ nomi (e tutti gli elementi sostantivati: infiniti, aggettivi e participi) possono essere preceduti da articoli (➔ articolo), anche con l’interposizione di altre parole (aggettivi o avverbi): [...] ‘noti’: «l’uomo poi […], e anche il cane […]».
L’articolo determinativo compare spesso nei ► titoli di opere letterarie e d’arte in genere: I promessi sposi, Il sorpasso, ecc. (è tipico anche delle testate giornalistiche: «Il Messaggero», «La Stampa ...
Leggi Tutto
DETERMINATIVI, ARTICOLI
Gli articoli determinativi si usano in riferimento a una categoria generale di persone, animali, oggetti, concetti
L’uomo comparve sulla Terra migliaia di anni fa
La matematica [...] dell’articolo sono quelle usate davanti a vocale, richieste dal genere e dal numero della sigla, sia che venga pronunciata come (www.lastampa.it).
Storia
Nell’italiano antico e letterario, il singolare maschile lo veniva usato anche in condizioni ...
Leggi Tutto
La barzelletta è un breve racconto umoristico, circoscritto da un annuncio preliminare e da una battuta risolutiva. Viene in genere recitato oralmente da un partecipante alla conversazione, per muovere [...] Cinquecento il significato attuale s’era affiancato a quello letterario d’origine. Suo sinonimo è l’antonomastico storiella.
La da una cornice pragmatica che prevede: un annuncio (del genere: «La sai l’ultima?»); una quota d’interazione partecipativa ...
Leggi Tutto
Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] i casi particolari di continuità all’interno di un genere, solitamente l’arcaismo è percepito come corpo estraneo stava trasformandosi da medium elitario di tipo quasi solo letterario in strumento comunicativo, cioè di tipo sociale, riguardante una ...
Leggi Tutto
letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...