GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] e nel Liechtenstein, a cura di G. Freuler, cat. (Lugano-Castagnola 1991), Einsiedeln 1991, pp. 198-200; A. De Marchi, GentiledaFabriano. Un viaggio nella pittura italiana alla fine del gotico, Milano 1992; D. Pescarmona, Como e Canton Ticino, in La ...
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GIOVANNI d'Alemagna
Maria Elena Massimi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo nella prima metà del Quattrocento, cognato e collaboratore del muranese Antonio Vivarini.
Problematica [...] l'incontro con Vivarini, individuava nell'Adorazione dei magi degli Staatliche Museen di Berlino, in forte debito con GentiledaFabriano, una delle più consistenti prove autonome del pittore, al pari della Crocifissione con i profeti, gli apostoli e ...
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TRAINI, Francesco
S. Petrocchi
Pittore e probabilmente miniatore attivo a Pisa nella prima metà del Trecento.
La scarna documentazione biografica del pittore è stata arricchita di recente da nuove testimonianze, [...] ; id., Notizie e questioni intorno a Francesco Traini, Pisa 1898, pp. 21-23; R. Longhi, Me pinxit: un San Michele Arcangelo di GentiledaFabriano, Pinacoteca 1, 1928-1929 pp. 70-79; P. Bacci, Il Trionfo di S. Tommaso di Francesco di Traino e le sue ...
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pittura
Simona Rinaldi
Rappresentare il mondo dentro e fuori di noi con forme e colori
La pittura è certamente la più nota e praticata tra le arti, ed è anche la più stimolante per gli artisti che nel [...] aureole dei santi e nelle stoffe ricamate, come si può vedere nell’Adorazione dei magi di GentiledaFabriano e nella corte di Ludovico Gonzaga dipinta da Mantegna nella Camera degli sposi a Mantova.
Gli esperimenti condotti con il legante a olio ...
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gotica, arte
Flaminia Giorgi Rossi
L'ultimo grande stile europeo dell'arte medievale
Il luogo di nascita e di diffusione del gotico è la Francia settentrionale. Il termine gotico venne usato originariamente [...] Pisanello, diventa una delle capitali del gusto cortese. Tra Marche, Venezia e Firenze si distingue l'opera di GentiledaFabriano, il più importante pittore tardogotico italiano.
Suger, l'abate spregiudicato
Suger, abate di Saint Denis dal 1122 al ...
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BUONAMICO BUFFALMACCO
L. Bellosi
Pittore di origine fiorentina, attivo nella prima metà del Trecento. Con il nome Buffalmacco vive nella letteratura novellistica trecentesca come figura di pittore burlone. [...] pp. 144-147, 166, 168; F. Baldinucci, Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua, a cura di F. Ranalli, I, Firenze 1845⁵, pp. R. Longhi, Me pinxit: un San Michele Arcangelo di GentiledaFabriano, Pinacoteca 1, 1928-1929, pp. 70-79; M. ...
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TADDEO di BARTOLO
G. Neri
Pittore senese (m. nel 1422) attivo in Italia centrosettentrionale dalla seconda metà del 14° al primo ventennio del 15° secolo. Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 309) ipotizzò [...] le più recenti tendenze del Gotico internazionale; la Madonna di Cambridge denota infatti una conoscenza dell'arte di GentiledaFabriano, con cui dovette entrare in contatto a Perugia. Inoltre, gli affreschi nel Palazzo Pubblico con le Storie della ...
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CAPANNA, Puccio
F. Todini
Pittore attivo ad Assisi e a Firenze nella prima metà del sec. 14°, seguace di Giotto, riconosciuto dalla critica moderna come uno dei maggiori artisti del Trecento.Vasari [...] strada dell'unificazione coloristica e spaziale delle figurazioni, che non trovò continuatori fino agli Orvietani e a GentiledaFabriano.Più antichi, di tono ancora ortodossamente giottesco, appaiono gli affreschi del monastero di S. Giuseppe - per ...
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BONFIGLI (Buonfigli), Benedetto. (Benedetto di Bonfiglio, Benedetto di Buonfiglio)
Mario Pepe
Mancano notizie sulla prima giovinezza di questo pittore perugino nato probabilmente intorno al 1420. Il [...] ai lavori della chiesa di S. Egidio; si spiegherebbe così la conoscenza della Adorazione di S. Trinita di GentiledaFabriano (ora agli Uffizi) da cui mostra di dipendere nella tavola con l'Adorazione per S. Domenico, dipinta subito dopo il ritorno a ...
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BONO (Buono) da Ferrara
Ranieri Varese
Un pittore di questo nome era operoso nel duomo di Siena nel 1441-42 (Cittadella, p. 364; Lusini); nel 1449 probabilmente lo stesso artista era a Padova e alle [...] ), altri ancora o lo considerano di un pittore allievo di GentiledaFabriano (Degenhart, in Diz. Biogr. d. Ital., III, del Quattrocento, Bologna 1956, pp. 279, 288-290;L. Magagnato, Da Altichiero a Pisanello (catal.), Venezia 1958, p. 102; G. Fiocco ...
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