Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] temporale dei primi testi in volgare è possibile affiancare perlomeno due altre possibili classificazioni: una basata sul contesto geolinguistico e culturale entro il quale i testi sono apparsi; un’altra basata sulle differenti tipologie dei testi ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] in Val di Viù: Il parlare d'Usseglio, in Archivio Glottologico Italiano, 17-18 [1914-22]), dandole così un taglio più geolinguistico, fondato anche sul contatto e ''la lotta'' tra varianti all'interno delle cinque borgate usseglienghe.
In tal modo la ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] scempia che geminata (fato / fatto, eco / ecco, cade / cadde, ecc.).
Ampio è tuttavia il ventaglio di diversificazione geolinguistica che coinvolge questi suoni. In diacronia, le occlusive sorde latine intervocaliche si sono sonorizzate in una vasta ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] non solo singoli tratti fonetici, lessicali, ecc., ma anche fatti di altra natura, come i rapporti di tipo geolinguistico (➔ geografia linguistica) e, più precisamente, il fatto che, sotto forma di area dialettale, sussista un antico ‘spazio storico ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] (1996: 113-126).
La profondità della penetrazione culturale e linguistica degli Arabi (sulla cui precisa identificazione geolinguistica è difficile andare oltre la generica formulazione di «arabo maghrebino occidentale»; Varvaro 1981: 85) è ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] . La Stammbaumtheorie schleicheriana subì critiche molteplici, specie da parte di studiosi impegnati sul versante della ricerca geolinguistica e dialettologica, i quali scorgevano carenza di storicità in un procedimento che di per sé è puramente ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] l’esistenza – diversamente da tutto il resto d’Italia – di un continuum linguistico che, luogo per luogo, nella varietà geolinguistica della regione, non conosce passaggi da un sistema linguistico a un altro, ma soltanto una sfumata gradualità di ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] rilevare le numerose forme derivate da una stessa base (da Giovanni: Gianni, Nanni, Zanni, ecc.) o la varietà geolinguistica di cognomi che hanno lo stesso significato, come nel caso di Fabbri, Ferrari, Magnani e affini. Particolarmente diffuse sono ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] nella scrittura e nella morfologia e con il minimo di uniformità nel lessico (si pensi all’inchiesta geolinguistica di Rüegg (1956), che mostrò appunto una elevatissima differenziazione lessicale) e nella pronuncia, dove le differenze regionali ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] nell'epoca neogrammatica, i cui risultati sono codificati nelle mirabili opere di Carlo Brugmann. Così scrive il Pisani, nella sua Geolinguistica, p. 161, - cioè in un libro che è pur esso... di scuola tutt'altro che neogrammatica. E con quelle probe ...
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geolinguistica
geolinguìstica s. f. [comp. di geo- e linguistica]. – Corrente della linguistica, denominata anche geografia linguistica, linguistica areale o spaziale, che ha per oggetto di studio la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici...
spaziale
agg. [der. di spazio]. – 1. Dello spazio, che è o si determina nello spazio, che riguarda lo spazio: distribuzione s., di oggetti, la loro distribuzione nello spazio; geometria s., geometria dello spazio, contrapp. a geometria piana;...