lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono [...] hanno resa uno dei settori più significativi dell’indagine logica contemporanea, per le sue interessanti applicazioni all’algebra, alla geometriaalgebrica, all’analisi e all’informatica teorica. Non c’è da stupirsi quindi del ruolo paradigmatico che ...
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Matematico italiano (Pavia 1830 - Roma 1903), fratello del pittore Tranquillo. Fece i suoi studî a Pavia, interrompendoli nel 1848 per partecipare come volontario alla guerra per l'indipendenza. Fu prof. [...] studio delle proprietà delle curve invarianti rispetto alle trasformazioni birazionali (dette anche trasformazioni cremoniane), e cioè alla geometriaalgebrica. Nell'ultimo periodo della sua attività (che ha inizio con i Preliminari di una teoria ...
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Matematico (Arezzo 1879 - Roma 1961), prof. (1904) di geometria proiettiva e descrittiva nell'univ. di Parma, quindi (1905-22) di Padova, poi (dal 1922) di Roma, nelle quali occupò successivamente le cattedre [...] (1940) e dell'Académie des sciences (1957). A lui si devono sostanziali contributi nel campo della geometriaalgebrica, con lo sviluppo della geometria sopra una superficie e su varietà di dimensione superiore; egli ha inoltre dato vita alla teoria ...
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Matematico francese (n. Bages, Pirenei Orientali, 1926), prof. al Collège de France dal 1956 al 1994, membro dell'Institut (Académie des sciences, 1976). Ha apportato contributi di primo piano alla topologia [...] S. e di vari altri studiosi, tra cui J. Grauert, R. Narasimhan e K. Stein. Altre ricerche riguardano la geometriaalgebrica e vari problemi sui gruppi di omotopia delle sfere. Nel 1954, al Congresso internazionale dei matematici di Amsterdam, gli fu ...
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Matematico statunitense di origine polacca (Kobrin 1899 - Brookline, Mass., 1986); laureato a Roma (1924), allievo di G. Castelnuovo; prof. nella univ. Johns Hopkins di Baltimora (dal 1937) e, successivamente, [...] (1945-47) e alla Harvard University. Socio straniero dei Lincei (1958). È stato uno dei più insigni esponenti della geometriaalgebrica. Tra i principali risultati sono da ricordare il problema dello scioglimento delle singolarità delle varietà ...
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Matematico (Berlino 1928 - Ariège 2014), si trasferì da ragazzo in Francia; dal 1959 al 1970 professore all'Institut des hautes études scientifiques. Ha fornito notevoli contributi all'analisi funzionale [...] topologici; si è interessato di coomologia non commutativa e di topologia generale, sviluppando la "teoria dei topoi"; in geometriaalgebrica i programmi da lui delineati hanno aperto nuovi campi di ricerca. Nel 1966 gli è stata assegnata la Field's ...
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Matematico italiano (Forlì 1846 - Pisa 1933). Volontario nella guerra del 1866, allievo a Bologna di L. Cremona, poi a Pisa di E. Betti e U. Dini; prof. nelle univ. di Pavia e di Pisa, dove si stabilì [...] dei tipi birazionalmente distinti d'involuzioni cremoniane piane. Portano il nome del B. alcuni teoremi di geometriaalgebrica sui sistemi lineari. Tra le opere: Introduzione alla geometria proiettiva degli iperspazi (1907); Complementi di ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] trascendenti intere, le funzioni ellittiche e abeliane e più in generale quelle automorfe) in tutte le loro implicazioni con la geometriaalgebrica e la topologia (N.H. Abel, C.G. Jacobi, F. Klein ecc.).
L’esigenza di rendere coerente e rigoroso il ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] con il primo. Il procedimento di t. trova applicazione vastissima nei campi più disparati dell’analisi, della geometriaalgebrica, della fisica teorica, dell’ingegneria, e pertanto il concetto di t. è suscettibile di notevoli particolarizzazioni ...
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Matematico, fisico e filosofo naturale (Basilea 1707 - Pietroburgo 1783). Sono poche le aree della matematica e della fisica contemporanee a cui E. non dette un importante contributo. La sua energia [...] nel processo di transizione della centralità delle intuizioni matematiche dal linguaggio geometrico a quello algebrico. In E. l'unificazione della geometriaalgebrica con il calcolo integrale e differenziale divenne il fondamento della matematica ...
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geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...
matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità...