Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] , la censura sulla stampa e la giurisdizione deivescovi sulle scuole e sulle università, mentre si naturalismo della rappresentazione; le figure vi sono presentate in proporzione gerarchica con l’imperatore che sovrasta tutti con la sua statura ...
Leggi Tutto
Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] liberamente in quanto egli è al vertice di tutta la gerarchia ecclesiastica. Ha diritto a speciali titoli onorifici, insegne speciali dei pontifici consigli (➔ curia), i segretari delle congregazioni, il segretario generale del Sinodo deivescovi ...
Leggi Tutto
Costantino nel diritto canonico classico
Elementi costantiniani nella canonistica fra XI e XIV secolo
Riccardo Saccenti
Con i pontificati di Leone IX e Gregorio VII prende avvio un processo di riforma [...] . c.ii»56.
La consuetudo ha dunque un valore limitato da una gerarchia di fonti normative che tende a essere assai rigida. In tal modo i superior che ha la facoltà, con l’assenso dei principi e deivescovi, di deporre l’imperatore60. Il diverso grado ...
Leggi Tutto
La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] mani di una sola figura, il vescovo, al quale erano sottoposti il collegio dei presbiteri, l’ordine dei diaconi e tutti i restanti fedeli. Il passaggio a questa nuova organizzazione gerarchica costituì il presupposto fondamentale per poter superare ...
Leggi Tutto
Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] gerarchicamente e non gnostica, caratterizzata dal pluralismo dei livelli sociali e culturali. Prima di loro il vescovo poteva imporsi solo su una parte dei cristiani, quella socialmente e culturalmente più debole: le liste episcopali deivescovi ...
Leggi Tutto
L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] , tu pieghi piamente la nuca davanti ai gerarchi incaricati delle cose divine, ed è da loro che tu attendi i mezzi per essere salvato […] per conseguenza, per tutto questo, tu dipendi dal giudizio [deivescovi] e non puoi pretendere di ridurli alla ...
Leggi Tutto
Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] confrontandosi con le astuzie, gli inganni e i raggiri deivescovi ariani, si era mantenuto saldo nell’ortodossia: poteva essere 397 in Oriente, nel confermare ai vari membri della gerarchia sacerdotale giudaica (dai patriarchi di rango illustris ai ...
Leggi Tutto
Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] dei nove (a tanti sembra assommare l’elenco eusebiano sopra riportato) componenti la griglia tematica. In tal modo Eusebio impone una gerarchia tempo scandito dalla normalità dell’avvicendamento deivescovi, come avveniva nei precedenti sette libri ...
Leggi Tutto
L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] un complemento della audientia episcopalis, il riconoscimento deivescovi come mediatori nelle di;spute57. In si preoccupava dell’ordine e del mantenimento del rispetto per la gerarchia legittima. La sua riforma fu l’ultima della tarda antichità ...
Leggi Tutto
La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] quello di chi ritiene di essersi ulteriormente innalzato nella gerarchia sociale e politica con la conversione24. Non vi sono di controllare le elezioni deivescovi di Roma, e di mantenere il controllo dei patrimoni donati alle chiese titolari ...
Leggi Tutto
gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...