. Prima della loro conversione al cristianesimo, gli Armeni adoravano parecchi dei, gli uni di origine iranica, gli altri di origine assira, e finalmente alcuni antichi eroi armeni deificati. Una tradizione [...] succedesse al padre nel sacerdozio, anche quando si trattava deivescovi e degli stessi katholikos. Il celibato non era in indigena degli Šihāb, permetteva di costituirvi il centro di una gerarchia. Abraham Ardzivean, nato in ‛Ain-ṭāb nel 1679, si ...
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L'isola maggiore del Mediterraneo orientale, situata fra 34°33′ e 35°41′ N., e fra 32°17′ e 34°35′ E., a circa 95 km. a occidente della Siria. La costa caramanica dell'Asia Minore dista 64 km.; a O. la [...] Lusignano (1192) il sistema feudale fu introdotto a Cipro, e con esso fu instaurata la subordinazione deivescovi greci alla gerarchia latina. Benché già coinvolti nello scisma di Michele Cerulario (1054) i Ciprioti furono considerati ufficialmente ...
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ADIGE Nome introdotto nell'uso da Ettore Tolomei, nel 1906, e da allora comunemente adoperato in Italia per designare la sezione superiore del bacino dell'Adige, a monte della Stretta di Salorno, fino [...] le autorità locali, opponendosi al frazionamento della numerosa gerarchia locale, e cerca di assicurarsi il dominio delle IV (1364) della donazione di Margherita Maultasch. L'opposizione deivescovi di Trento e Bressanone a nulla giova; anzi, Rodolfo ...
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Il concetto di circoscrizione è intimamente legato all'altro di territorio: dato un territorio sul quale si eserciti la giurisdizione di un'autorità centrale, la circoscrizione potrà essere identificata [...] loro chiesa gode di dignità abbaziale) hanno le medesime facoltà ordinarie e le medesime obbligazioni deivescovi residenziali. I territorî dove la gerarchia ecclesiastica ordinaria non è ancora costituita, o è caduta e esiste solo un'organizzazione ...
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UTRECHT (A. T., 44)
Adriano H. LUIJDJENS
Carlo MORANDI
Città olandese, capoluogo della provincia omonima, sul Kromme Rin, che entro la città si divide in Oude Rijn, Waartsche Rijn e Vecht. Poco fuori [...] , che perdeva sempre più la sua influenza nelle elezioni deivescovi, non aveva più lo stesso interesse a sostenere questi vescovi ad Haarlem e Deventer. Nel 1853, d'accordo col governo olandese, Pio IX, col breve Ex qua die, ristabilì la gerarchia ...
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PAPATO
Pietro Pisani
. È la dignità pontificale del vescovo di Roma in quanto vescovodeivescovi (episcopus episcoporum), ossia l'ufficio del romano pontefice come capo supremo della Chiesa; in significato [...] di studio cattolici; di organizzare missioni nei paesi infedeli (v. missione), ecc.
Sono riservate al papa come supremo gerarca e vescovodeivescovi: a) l'erezione, la divisione, l'unione e la soppressione delle diocesi; b) la nomina o almeno l ...
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(App. II, I, p. 815; III, I, p. 508; v. ecumenismo, App. IV, I, p. 623)
Movimento ecumenico e storia mondiale. − Il m. e. è il tratto più significativo della storia delle Chiese cristiane nel 20° secolo. [...] relativi all'ordinazione delle donne e alla successione apostolica deivescovi.
Argomenti del genere hanno un posto di primo piano il Gruppo sta preparando due relazioni di studio su La gerarchia delle verità e La chiesa locale e universale, nonché un ...
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TEODORICO (propriamente Teoderico), re degli Ostrogoti
Giovanni Battista Picotti
Nacque intorno al 454 da Teodemiro, uno dei tre fratelli della stirpe degli Amali, che reggevano gli Ostrogoti, stabiliti [...] tolta la libertà di disporre dei loro beni; ma la dura sentenza fu mitigata per l'intervento deivescovi di Pavia e di Milano infatti le forme dell'antico ordinamento romano, con la gerarchia delle dignitates alla corte di Ravenna e nelle provincie, ...
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VESCOVO
Pietro PISANI
Guido BONOLIS
Alberto BALDINI
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. Episcopato (dal greco ἐπισκοπεῖν; lat. superintendere) è vocabolo corrispondente all'italiano soprintendenza o ispettorato, e significa nella [...] soggetto ritenuto più degno da parte o del sovrano o deivescovi comprovinciali, soli o in unione al clero: nei , l'Origine de l'Épiscopat, Lovanio 1900; G. Semeria, Dogma, gerarchia e culto nella chiesa primitiva, Roma 1902; P. Batiffol, L'Église ...
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. Con questo nome, o con quelli di "chiesa anglicana" o "chiesa d'Inghilterra" (church of England) si designa, in senso stretto, il complesso delle due provincie ecclesiastiche di Canterbury e York. Ma [...] sé una transazione.
Col progredire del sec. XVII la gerarchia anglicana, diretta da William Laud, arcivescovo di Canterbury, costituisce la Church Assembly, composta di una camera (House) deivescovi, di una del clero, e di una del laicato (uomini ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...