LIBRO
Guglielmo Cavallo
Armando Petrucci
(XXI, p. 70; App. II, II, p. 199)
Storia del manoscritto. − Il l. manoscritto e la sua storia dall'antichità al Basso Medioevo (v. manoscritto, XXII, p. 143) [...] all'interno di scriptoria vescovili e monastici su committenza di vescovi, abati, grandi signori, ma talora di semplici religiosi modello tradizionale dell'impaginazione lineare, della gerarchiadei caratteri e dei corpi tipografici, fornendo nuovi e ...
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Ventunesimo Concilio della Chiesa cattolica, indetto il 25 dicembre 1961 e inaugurato l'11 ottobre 1962 da Giovanni XXIII, che ne presiedette il primo "periodo". Dopo la sua morte (3 giugno 1963), Paolo [...] e i fini del matrimonio: in una visione della "gerarchiadei fini", si parla della fecondità vista come suggello dell'amore Il decreto Christus Dominus (28 ottobre 1965) sull'ufficio deivescovi, è una chiara traduzione nel piano pastorale di alcune ...
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Nacque a Brescia, verso la fine del sec. XI o sul principio del sec. XII. Fu chierico, e forse anche insignito di qualche ordine minore, ma non prete o canonico regolare. Nulla sappiamo di preciso circa [...] la vita mondana del clero e la cupidigia deivescovi. In particolare, contro san Bernardo dirigeva i ai quali trasmise sia il programma pauperistico sia l'opposizione alla gerarchia ecclesiastica.
Fonti: Ottone di Frisinga, De gestis Friderici I ...
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Il nome (greco ἀββάς, lat. abbas) viene dall'aramaico ᾿abbâ "padre": nome con cui in origine (sec. IV-V) furono chiamati, in Egitto e in Oriente, i monaci più anziani dai loro discepoli, e tutti i monaci [...] regola di S. Benedetto), salvo talvolta il diritto deivescovi e dei fedeli di opporsi a nomine scandalose. Inoltre, già e dignità maggiore nella chiesa. Nella gerarchia ecclesiastica, gli abati vengono dopo i vescovi e nei loro monasteri hanno piena ...
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È in generale "il governo, l'amministrazione", e più particolarmente (con o senza l'aggiunta di τῆς πόλεως o di κοινή) l'amministrazione pubblica, specialmente finanziaria. In Atene, verso la fine del [...] vescovo. Alle grandi diocesi civili comprendenti più provincie dell'Impero romano e su cui si era ricalcata la gerarchia aventi in massima gli stessi diritti deivescovi. Nell'amministrazione della diocesi, i vescovi o gli altri prelati ad essa ...
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Le più recenti vicende dell'Etiopia, dopo la riacquistata indipendenza, sono strettamente legate alla fine del dominio italiano su quella regione e pertanto esse sono state esposte, per necessità di coordinamento, [...] gerarchia ecclesiastica; nella sovraintendenza sulle chiese e sui sacerdoti del Liqa-liqāna-Kāhěnât (Capo dei capi dei tutelata dall'obbligo del suo nulla osta per la consacrazione deivescovi, e da altre garanzie.
Bibl.: Oriente Moderno, annate ...
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FOZIO, patriarca di Costantinopoli
Giovanni Soranzo
Nacque intorno all'827 da nobile casato; suo fratello Sergio sposò Irene, sorella dell'imperatrice Teodora, e probabilmente questo matrimonio, più [...] carriera negli studî, fece salire in alto F. nella gerarchiadei pubblici onori. Quando Ignazio, patriarca di Costantinopoli, fu ai vescovi delle chiese d'Oriente; in esse con grande veemenza affermò la parità dei patriarchi di Costantinopoli e dei ...
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PATRIARCA (gr. πατριάρχης "capo di una famiglia o tribù")
Giuseppe RICCIOTTI
Nicola TURCHI
Nella terminologia biblica sono designati col nome di patriarchi i tre tradizionali progenitori degli Ebrei, [...] dell'Oriente, queste, sottraendosi all'ubbidienza deivescovi fedeli all'ortodossia e all'imperatore ( églises separées d'orient, ivi 1927; Sacra Congr. Orientale, Statistica con cenni storici della gerarchia e dei fedeli di rito orientale, Roma 1932. ...
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La Chiesa di Seleucia-Ctesifonte. - La città di Seleucia-Ctesifonte è stata durante tutto il il periodo del dominio persiano della Mesopotamia e ancora al tempo del califfato degli ‛Abbāsidi il centro [...] numerosi sinodi che dettarono norme di fede e di gerarchia e amministrazione per tutta la chiesa orientale. La chiesa vescovi dell'Adiabene avessero già preso cura dei cristiani residenti nella capitale. Pāpā fu deposto da un sinodo deivescovi ...
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Maffeo Barberini (Firenze 1568 - Roma 1644). Eletto papa nel 1623, sostenitore convinto della suprema autorità della Chiesa, si mostrò anche geloso della propria autorità personale. Attuò numerose riforme [...] all'interno della gerarchia ecclesiastica e operò per il potenziamento dell quali diede titolo di "eminenza") e ai vescovi l'obbligo della residenza; riformò il clero seriamente compromesso, a opera altresì dei componenti della sua famiglia, che ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...