Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] palesemente gerarchica del rapporto tra clero e fedeli con accentuate manifestazioni di ossequio da parte dei secondi p. 437.
53 È la tesi, in particolare, di G. De Rosa, Vescovi, popolo e magia nel Sud, Napoli 1971, oltre che pressoché in tutti i ...
Leggi Tutto
L'Universita Cattolica per l'Italia
Maria Bocci
Un progetto nazionale
La progettazione di un ateneo cattolico nell’Italia di Porta Pia, della questione romana e del divario tra appartenenza religiosa [...] Cattolica; lo Stato appartiene a un universo gerarchico in cui ognuno svolge le funzioni che Dio caratteri dell’ateneo cattolico alimentava uno dei problemi che aveva connotato la vita concerto con il Comitato di vescovi per la Cattolica, la consulta ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] nella gerarchia accademica è di grammatico, anche se il suo ruolo è di uditore, trascrittore ed editore dei commenti di alla ricezione, l'una dei viaggiatori, l'altra dei malati.
Anche a Costantinopoli il vescovo Giovanni Crisostomo fece erigere un ...
Leggi Tutto
Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] classica e insieme sembrava dissolvere una distinzione gerarchica tra vescovo e pontefice – veniva così condotto verso Francone 1768, p. 210.
94 Ibidem, pp. 288-289.
95 C. Beccaria, Dei delitti e delle pene, a cura di F. Venturi, Torino 1978, pp. 29- ...
Leggi Tutto
MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] quei territori in cui l'assenza di vescovi e di città all'altezza dei grandi metropoliti italiani e delle città nostrane e le altre comunità religiose, ma anche in ribellioni alla gerarchia ecclesiastica e all'ordine costituito. Un fenomeno, questo, ...
Leggi Tutto
Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] rivendica qui, nei confronti della gerarchia, l’iniziativa del laico di la liberazione del 4 giugno. C’è qui uno dei rari quanto intensi e scenografici topoi del legame di diffidenza o con compiacimento dai vescovi le devozioni sembrano animate da ...
Leggi Tutto
Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] del non expedit venne appoggiato da molti vescovi e dagli ambienti intellettuali cattolici raccolti intorno di compiti e responsabilità tra la gerarchia ecclesiastica, l’organizzazione nazionale dei cattolici e la Democrazia cristiana. Il ...
Leggi Tutto
Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] rapporto filiale, di obbedienza ma anche di franchezza, con il vescovo che non gli nega la sua fiducia53. È questa la prospettiva in un confronto ecclesiale non risolto dalle scelte della gerarchia e dei pontefici. In parte mutate sono le tematiche e ...
Leggi Tutto
La storia delle Universita pontificie romane 1861-2011
Paul Gargaro
Norman Tanner
Introduzione
1
Le università pontificie2 sono istituti universitari fondati o approvati dalla Santa Sede per lo studio [...] al Santo Padre, al concilio anche i vescovi chiesero l’aiuto dei professori per preparare le discussioni teologiche.
I affermare che] alla Gregoriana e all’Angelicum il principio gerarchico è più presente [mentre] nelle altre università il principio ...
Leggi Tutto
BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] 17 dic. 546 salì al monastero il già ricordato vescovo di Canosa Sabino, per uno dei soliti colloqui con l'abate B., e gli riferì casta o di razza. Vi sono indubbiamente distinzioni, vi è una gerarchia; ma i criteri per le une e per l'altra la ...
Leggi Tutto
gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...