I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] sono andati persi, li ho bruciati, sono marciti (Maggiani 1995: 283)
Sia andare sia venire + gerundio formano perifrasi verbali (➔ perifrastiche, strutture), indicando azioni ripetute o continuative (➔ iterazione, espressione della): è la cosiddetta ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...] e composto) in dipendenza da preposizioni:
(4) senza vederlo; dopo averlo incontrato; per esserselo preso
(d) il ➔ gerundio semplice o composto:
(5) telegrafandoglielo; vedendola; dandoglielo
(6) avendola vista; avendoglielo dato
(e) il ➔ participio ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] morfologia perfettiva; ad es., per tutto il pomeriggio è stato dietro a studiare); essere qui (o lì) che + stare + gerundio ed essere in cammino a + infinito, dal significato progressivo (ad es., quando sono entrato era lì che stava studiando / era ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] usato al superlativo anche quando ha valore verbale e non aggettivale (il concerto è stato applauditissimo), mentre il ➔ gerundio (che non ha sempre un legame diretto con il verbo della principale, assumendo così valore testuale: riassumendo, la ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] » (Tekavčić 1972: 473-474), al presente indicativo e congiuntivo, all’imperfetto indicativo e congiuntivo, all’infinito e al gerundio, al futuro e al condizionale.
Il verbo dovere, pur derivando dal verbo regolare latino di seconda coniugazione debeo ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] dell’area centro-meridionale, è in espansione (D’Achille 2001; ➔ Roma, italiano di);
(f) costruzione stare + gerundio: sto facendo i compiti. Tale costrutto rappresenta, nel Novecento, una delle innovazioni sintattiche più importanti (cfr. Cortelazzo ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] per ipercorrettismo, si rilevano: l’uso della preposizione a con i verbi di percezione (ho sentito a dire); il gerundio di una quarta coniugazione in -indo (si andò smarrindo); la presenza del pronome atono soggetto di terza persona femminile ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] di Borbone, al suo arrivo nella capitale, fu accolto dal popolo
A differenza di frasi subordinate implicite (come le frasi al gerundio, all’infinito o participiali), il nome d’azione può ammettere un soggetto diverso da quello della frase in cui è ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] , sopra lo studio «presso gli uffici comunali, allo stadio, allo studio»).
In tutta la regione sono presenti il ➔ gerundio proposizionale (ti ho trovato giocando «sono sopraggiunto mentre giocavi»); la perifrasi con dovere per il futuro (domani devo ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] secolo per influsso del francese (D’Achille, Proietti & Viviani 2005). Analogamente la perifrasi progressiva stare + gerundio (➔ perifrastiche, strutture) ha aumentato la propria frequenza d’uso nel corso del Novecento per influsso dell’inglese ...
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gerundio
gerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale del verbo, derivato in italiano, come...
gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingue romanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, dal suffisso -nd- (laudandus, timendus,...