I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] di Borbone, al suo arrivo nella capitale, fu accolto dal popolo
A differenza di frasi subordinate implicite (come le frasi al gerundio, all’infinito o participiali), il nome d’azione può ammettere un soggetto diverso da quello della frase in cui è ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] , sopra lo studio «presso gli uffici comunali, allo stadio, allo studio»).
In tutta la regione sono presenti il ➔ gerundio proposizionale (ti ho trovato giocando «sono sopraggiunto mentre giocavi»); la perifrasi con dovere per il futuro (domani devo ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] secolo per influsso del francese (D’Achille, Proietti & Viviani 2005). Analogamente la perifrasi progressiva stare + gerundio (➔ perifrastiche, strutture) ha aumentato la propria frequenza d’uso nel corso del Novecento per influsso dell’inglese ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] in funzione verbale (la circolare avente per oggetto, spesso con anteposizione del participio: lo scrivente ufficio) e il gerundio e il participio passato sono spesso usati in luogo di subordinate esplicite (viste le risultanze, sentito il parere ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] gola (Nadiani, cit., p. 108)
Il verbo delle dipendenti comparative ipotetiche può essere anche di modo non finito, al ➔ gerundio (30), oppure all’infinito presente preceduto dalla preposizione a (o per) (➔ infinitive, frasi), ed in questo caso emerge ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] effettiva sospensione interpretativa, si può parlare di movimento cataforico anche nel caso delle subordinate costruite con il participio, con il gerundio e con l’infinito, anche se esse non hanno propriamente un soggetto. E lo stesso si può dire dei ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] ’essere / gli esseri, il potere / i poteri, il dovere / i doveri, il piacere / i piaceri). L’uso nominale del gerundio riguarda un ridottissimo numero di nomi (per es., crescendo).
La conversione da avverbi a nomi riguarda pochi casi non sistematici ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] o indiretto.
Nel costrutto implicito si usa invece l’infinito (che presuppone un infinito nella principale).
Raro il gerundio, usato quando la comparativa ha una connotazione ipotetica:
(23) se, mentre cercate di raggiungere la verticale, sentite che ...
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Umbria Regione dell’Italia centrale (8464 km2 con 870.165 ab. nel 2020, ripartiti in 92 Comuni; densità 103 ab./km2). Priva di sbocco al mare, confina a N con Toscana e Marche, ancora con le Marche a E, [...] umbri sono, nella fonetica, la distinzione delle vocali finali latine -u e -o (kapìllu dal lat. capillus, ma -ènno dal gerundio lat. -endo), e il passaggio di -i romanza in posizione finale a -e (kàne «cani»); nella morfologia, la conservazione ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] preso entro una classe ristretta di verbi (come stare nell’es. 12) + un verbo principale, coniugato al participio, gerundio o infinito. Nella perifrasi il verbo fraseologico ha un significato diverso da quello usuale e focalizza l’interpretazione su ...
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gerundio
gerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale del verbo, derivato in italiano, come...
gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingue romanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, dal suffisso -nd- (laudandus, timendus,...