POGGINI, Zanobi
Alessandro Nesi
POGGINI, Zanobi. – Nacque a Firenze il 6 aprile 1508, in una casa di via Mozza, nel popolo di San Lorenzo, dove abitò tutta la vita (Archivio di Stato di Firenze, Miscellanea [...] Cristo giudicante tra la Vergine e santi dell’oratorio di S. Sebastiano, che spetta completamente a Ridolfo del Ghirlandaio, mentre una Natività attribuitagli nel monastero di S. Niccolò è risultata opera del fiorentino Domenico Beceri (Nesi, 2007b ...
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BIAGIO d'Antonio da Firenze
Ennio Golfieri
Nacque a Firenze probabilmente negli anni intorno al 1445.
Fino al 1935 circa le opere che poi gli sono state riconosciute erano attribuite parte ad Andrea [...] e la Collez. Franchetti,i bid., pp. 323, 326; P. Schubring,Cassoni, I, Leipzig 1923, p. 425 (nota 944); G. De Francovich, B. Ghirlandaio, in Dedalo, VI(1926), pp. 715, 720-8, 738 s.; C. Grigioni, È esistito il pittore faentino G. B. Utili?, in L'Arte ...
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LORENZI, Stoldo (Astoldo)
Maurizia Cicconi
Nacque a Settignano, presso Firenze, tra il 1533 e il 1534 da Gino di Antonio.
Nulla si sa di una sua prima formazione presso Girolamo Macchietti attestata [...] da Borghini (secondo Utz, p. 54, fu con Macchietti nella bottega di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio). Rivoltosi alla scultura, è probabile che egli abbia frequentato, oltre a quella paterna, la bottega di Niccolò Pericoli, detto il Tribolo, con il ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] per gli affreschi in Santa Maria Novella, con gli attrezzi e i giovani all’opera, di fronte al quale il Ghirlandaio sarebbe rimasto sbigottito4.
In età avanzata però, Michelangelo tenne a sottolineare – entro la costruzione del mito di se stesso come ...
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ALBERTINI, Francesco
Josè Ruysschaert
Sacerdote fiorentino, antiquario e studioso di cose d'arte, della cui attività si ha notizia tra il 1493 e il 1510, e che si suppone nato a Firenze nella seconda [...] metà del sec. XV e morto a Roma tra il 1517 e il 1521. A Firenze, il Ghirlandaio lo avrebbe introdotto allo studio della pittura; un certo Antonio a quello della musica, Naldo Naldi a quello della poesia.
Nel 1493 è cappellano, nel 1499 canonico di S ...
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BETTI, Nicolò
Silvia Meloni
Figlio di Giovanni del Brigliaio, non se ne conoscono le date di nascita e di morte; risulta immatricolato all'Accademia del disegno l'8 ag. 1576, insieme con Domenico Buti, [...] nelle carte dell'Accademia, è documentato fino al 1617. Fu allievo di Michele Tosini, detto Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, e si aggregò successivamente al Vasari.
Il B., come Domenico Buti, dovette essere tra i più giovani collaboratori allo ...
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Miniatore fiorentino (n. 1448 - m. 1533 circa), fratello e collaboratore di Gherardo (v.). Attivo a Firenze, miniò numerosi messali, antifonarî, epistolarî e corali per il duomo di Firenze. Di sua mano [...] (ora nella Bibl. Vaticana) e quello per la chiesa dei Santi Pietro e Orso di Aosta. Accanto all'influenza del Ghirlandaio, nelle sue opere appaiono, soprattutto nei paesaggi e in alcuni ritratti, caratteri della pittura fiamminga e tedesca. Fu anche ...
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Nome con cui è noto il pittore Pietro di Giovanni Buonaccorsi (Firenze 1501 - Roma 1547). Allievo di Raffaello nell'impresa delle Logge Vaticane, fu in seguito pittore di corte di A. Doria a Genova e di [...] della prima metà del Cinquecento.
Vita e opere
Allievo a Firenze dapprima di mastro Andrea «dei ceri», poi di Ridolfo Ghirlandaio, nel 1517 circa giunse a Roma, dove si esercitò, come si usava, a disegnare anticaglie e a copiare da Michelangelo ...
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BENCI, Ginevra
Ada Alessandrini
Figlia di Amerigo, nacque nell'agosto 1457 e andò sposa giovanissima nel 1474, quando il padre era già morto, a Luigi di Bernardo Niccolini, di quindici anni più anziano [...] del Ridolfi (p. 455) contraria all'identificazione dei ritratti della B. eseguiti, secondo il Vasari, da Leonardo e dal Ghirlandaio.
Luigi Niccolini, nel 1478 priore e nel 1480 gonfaloniere, aveva ricevuto in eredità dal padre nel 1470, insieme con i ...
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Pittore (n. Terranuova, Val d'Arno, 1430 circa - m. dopo il 1498); è ricordato nel 1452 come aiuto di fra Filippo Lippi nei lavori della cappella del coro nella cattedrale di Prato. Nel 1468 si recò a [...] agli affreschi del coro della cattedrale. Non ci rimangono altre sue opere certe. Si attribuiscono a lui alcune figure di papi al sommo delle pareti della Cappella Sistina, accanto a quelle riconosciute al Botticelli, al Ghirlandaio ed altri maestri. ...
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cenacolo
cenàcolo s. m. [dal lat. cenacŭlum, der. di cenare «cenare»; gli usi fig. sono dal fr. cénacle]. – 1. Nell’antica Roma, sala nella quale si cenava (di solito posta ai piani superiori). 2. Per antonomasia: a. La stanza dove Gesù fece...