Gramsci, Antonio
Guido Liguori
Intellettuale e politico, nato ad Ales nel 1891 e morto a Roma nel 1937.
Prima del carcere
In una lettera dal carcere di Turi alla cognata Tatiana Schucht, in data 23 [...] marzo 1916, in Cronache torinesi 1913-1917, a cura di S. Caprioglio, 1980, p. 210), ed egli accomuna machiavellismo e giacobinismo, fino al 1921 letto come fenomeno negativo. Scrive G. sull’«Avanti!» del 18 maggio 1919:
I signori statisti italiani e ...
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BRIGHENTI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro (Modena) il 12 maggio 1775, da Bartolomeo, avvocato, e da Luigia Lotti, di nobile famiglia. Pochi anni dopo la sua nascita, il padre fu nominato [...] Po, nella zona di Ferrara: qui si legò d'amicizia con Pietro Giordani, e divenne intimo di Flaminio Baratelli, allora giacobino di punta, più tardi spia al servizio dell'Austria. Il 10 giugno 1801 il suo compito nelle province cispadane era concluso ...
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società segrete Organizzazioni in cui la segretezza può riguardare i membri che vi appartengono, o la loro attività, o la dottrina impartita ai membri stessi, o la loro stessa esistenza. Poiché gli scopi [...] si avviò verso la monarchia e risultarono deluse sia le speranze di una trasformazione sociale dei più estremisti giacobini, sia le promesse d’indipendenza ai paesi già strappati ai loro regimi assoluti. Democratici e liberali si organizzarono ...
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ROMANA, REPUBBLICA
Alberto Maria Ghisalberti
Due sono le "repubbliche romane" dei tempi moderni; quella del 1799, sorta nella scia della rivoluzione francese, e quella del 1849, assai più importante, [...] la Russia, con l'Inghilterra e con la Turchia, s'avanzò, campione della fede e della legittimità, contro Roma giacobina, molto fidando nell'aiuto navale del Nelson. Roma, abbandonata dai pochi Francesi dello Championnet, fu presto occupata dalle sue ...
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Poeta drammatico e uomo politico francese, fratello di André, nato l'11 febbraio 1764 a Costantinopoli, morto a Parigi il 10 gennaio 1811. Diciassettenne appena, interruppe gli studî per entrare come cadetto [...] Tribunato, spiegò pure una grande attività nel campo politico e protesse le lettere e le arti. Appartenne al Club dei Giacobini e seguì la Rivoluzione fino alla vigilia del Termidoro, in dissenso col fratello André, cui fu tuttavia legato da sincero ...
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NATTA, Alessandro
Giulia Strippoli
NATTA, Alessandro. – Nacque a Oneglia (Imperia) il 7 gennaio 1918, da Antonio e da Delfina Muratorio, piccoli commercianti.
Ultimo di sei figli, durante l’infanzia [...] , di orientamento liberalsocialista, con una riserva fortissima nei confronti del comunismo: lo caratterizzavano il clima e il tono ‘giacobini’ – come disse Natta stesso in un discorso del 1985 (1936-1941: L’antifascismo degli intellettuali a Pisa ...
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FILOMARINO, Clemente
Toni Iermano
Nato a Napoli da Pasquale, quarto duca della Torre, e da Maddalena Rospigliosi il 6 apr. 1755, fu mandato a studiare presso il collegio "Nazareno" di Roma, dove ebbe [...] si ripubblica ma senza apparato critico l'Anacreontica che il F. pubblicò nel 1784). Sulla presenza del F. nella società dotta e giacobina del suo tempo si veda B. Croce, Aneddoti di varia letteratura, III,Bari 1954, pp. 175, 179, 283 n., 314, e La ...
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Nato ad Arcis-sur-Aube, il 20 ottobre 1759; morto sulla ghigliottina, a Parigi, il 6 aprile 1794 (16 germinale a. II). Fu uno degl'individui più rappresentativi della rivoluzione; l'unico che, dopo la [...] dogmatica, quanto dal suo istinto di uomo d'azione e dal suo intuito politico. Nulla in lui del fanatismo giacobino per le formule universalistiche e astratte, ma un senso preciso della realtà e una straordinaria attitudine a interpretare e dominare ...
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ROLAND de la Platière, Jean-Marie
Francesco Lemmi
Nato a Thizy il 18 febbraio 1734, morto a Bourg-Baudouin presso Rouen il 10 novembre 1793. Di famiglia modesta, impiegato prima presso un armatore di [...] egli, pur deplorandoli, non seppe impedire, la sua popolarità andò rapidamente diminuendo. I suoi attacchi al Comune e ai Giacobini e il suo atteggiamento nel processo di Luigi XVI, al quale avrebbe voluto salvare la vita, determinarono la sua rovina ...
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ARCHITETTURA DIPINTA
H.P. Autenrieth
La pittura fu uno dei mezzi adottati nel Medioevo per rendere policroma l'a., insieme a materiali da costruzione colorati, incrostazioni, mosaici, tappezzerie, vetrate [...] tappezzerie e già in uso nella miniatura e nella pittura su vetro (Tolosa, cappella di S. Antonio nel convento dei Giacobini; Stein an der Donau, Göttweiger Hof; esterno della chiesa di Sayn in Renania). Un altro tipo di decorazione utilizzato è ...
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giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...