Storico francese (Lilla 1874 - Parigi 1959), professore (dal 1935) alla facoltà di lettere di Parigi. Nel 1924 L. sosteneva la sua celebre tesi di dottorato su Les paysans du Nord pendant la Révolution [...] antiaristocratica. La mancanza di un'adeguata direzione politica della rivoluzione contadina, che legasse saldamente il giacobinismo delle città alle aspirazioni sociali delle campagne, era studiata da L. particolarmente nelle Questions agraires ...
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Gramsci, Antonio
Guido Liguori
Intellettuale e politico, nato ad Ales nel 1891 e morto a Roma nel 1937.
Prima del carcere
In una lettera dal carcere di Turi alla cognata Tatiana Schucht, in data 23 [...] marzo 1916, in Cronache torinesi 1913-1917, a cura di S. Caprioglio, 1980, p. 210), ed egli accomuna machiavellismo e giacobinismo, fino al 1921 letto come fenomeno negativo. Scrive G. sull’«Avanti!» del 18 maggio 1919:
I signori statisti italiani e ...
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Pubblicista e rivoluzionario francese (Arles 1747 - ivi 1817). Militare fino al 1782, accolse con entusiasmo le idee rivoluzionarie del 1789 e scrisse un Catéchmisme du Tiers État. Sindaco di Arles, commissario [...] a Marsiglia poi ad Avignone, deputato alla Legislativa (1791), giacobino, durante la Convenzione fu membro del tribunale rivoluzionario. Imprigionato all'indomani del processo contro i Girondini, da lui presieduto, per aver pubblicato un opuscolo ...
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FOUCHÈ, Joseph, duca d'Otranto
Roberto Palmarocchi
Nacque a Le Pellerin (Loira Inferiore) il 21 maggio 1759. In seminario aveva preso gli ordini minori, ma non ebbe mai i maggiori. Nel settembre 1792 [...] rotta e si ravvicinò ai moderati. Con un'attività talvolta palese (come quando si fece eleggere presidente del club dei giacobini), ma più spesso segreta, raccogliendo tutti i malcontenti, egli fu l'anima del complotto che produsse Termidoro. Ma dopo ...
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GODECHOT, Jacques
Guido VERUCCI
Storico francese, nato a Lunéville il 13 gennaio 1907, si è laureato in lettere a Parigi nel 1926: ha ottenuto l'agrégation in storia nel 1928 e il doctorat nel 1937. [...] (2 voll., Parigi 1937); attraverso questa ricerca, il G. ha colto il nesso fra il babeuvismo francese e il giacobinismo europeo del triennio rivoluzionario 1796-1799: e per quel che riguarda l'Italia ha illustrato i rapporti tra le autorità di ...
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ARÒ, Secondo
Umberto Coldagelli
Nato ad Asti il 20 dic. 1769 dal medico Marcantonio, studiò giurisprudenza a Torino, dove probabilmente fu iniziato alle idee democratiche e repubblicane. Giovanissimo, [...] con successo a esercitare l'avvocatura nella sua città mentre, con l'avanzare degli eserciti rivoluzionari, le idee giacobine si diffondevano più largamente tra la piccola e media borghesia delle città piemontesi e si estendeva il malcontento tra ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] su posizioni meno intransigenti e spesso ossequienti alla "buona politica" dei governi restaurati. Si spiega, così, come il feroce giacobinismo della Canzone ai patriotti cisalpini del '97, potesse arrivare, nel Laocoonte del '17 (ed. in Opere, I, pp ...
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Delfico, Melchiorre
Vittorio Roda
Filosofo e uomo politico (Leognano, Teramo, 1744 - Teramo 1835), esponente di spicco dell’Illuminismo meridionale, D. ebbe una parte significativa nella vita non soltanto [...] delle strutture economiche e giuridiche del Regno. Si trattava di un riformismo che il periodo rivoluzionario non muta in giacobinismo: in quei tempi non facili, la posizione di D. fu lontana dal radicalismo e dall’eccesso di altri intellettuali ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] (ott. 1793), si acquistò il grado di generale e quindi il comando dell'artiglieria dell'esercito d'Italia. Sospettato di giacobinismo per l'amicizia con A. Robespierre, subì un breve arresto; destinato a un comando in Vandea, rifiutò e fu radiato ...
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CORONA, Nicola
Mario Themelly
Il più giovane dei cinque figli di Francesco, nacque, molto probabilmente intorno al 1750, a Sora (provincia di Frosinone), nel Regno di Napoli. Scarseggiano dati biografici [...] stessi anni '96 e '97 il C., insieme con il fratello Camillo, fu al centro dell'attività del gruppo dei "giacobini" romani. Per suo tramite i cospiratori corrispondevano con Parigi. Il 7 febbr. 1797 indirizzò al generale Berthier il memoriale con il ...
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giacobinismo
s. m. [dal fr. jacobinisme]. – 1. Appartenenza all’associazione dei giacobini; il partito, l’ideologia dei giacobini e il modo radicale con cui essi si espressero negli atti della rivoluzione francese, e, con riferimento all’Italia,...
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...