Figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo. I due fratelli sono detti Βοανηργές, "figli del tuono" (Marco 3, 17); di entrambi, nei Vangeli sinottici, Gesù deve talvolta frenare lo zelo intemperante e l'ambizione [...] negli Atti degli apostoli (3, 3-11; 4, 13) dove è uno degli apostoli più importanti; e tra le "colonne" dellaChiesa, con Giacomo e Cefa, è ricordato inoltre da s. Paolo (Galati 2, 9). La tradizione, attestata soprattutto da s. Ireneo e dalle notizie ...
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Andrèa, apostolo, santo. - Uno dei dodici apostoli, seguaci fedeli di Gesù, dal battesimo di Giovanni alla resurrezione. Fratello di Pietro, come lui pescatore a Cafarnao e con lui chiamato da Gesù all'apostolato.
Vita [...] degli apostoli è tra i primi quattro, e con Pietro, Giacomo e Giovanni interroga Gesù, che risponde con il grande discorso dai Bizantini che a lui attribuirono la fondazione dellaChiesa di Costantinopoli, attraverso Stachys, che egli avrebbe ...
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Teologo (Ackow 1585 - Lovanio 1638), da cui prende nome il giansenismo. Studiò a Utrecht e Lovanio, dove erano ancora vivaci le controversie suscitate da M. Baio, e subì l'influsso di Giacomo Janson (Iansonius), [...] di Sacra Scrittura (1630). Nel 1635 divenne vescovo di Ypres. Aveva, con l'amico, progettato una riforma dellaChiesa, comprendente il rafforzamento dell'autorità dei vescovi contro quella degli ordini religiosi (specie la Compagnia di Gesù) e la ...
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Poeta e predicatore (Londra 1571 o 1572 - ivi 1631). È il principale dei poeti cosiddetti metafisici e, sebbene la sua coscienza appaia sempre divisa fra una tradizione medievale e il pensiero scientifico [...] per incarico di Th. Norton, polemiche contro cattolici e ricusanti. Sollecitato da Giacomo I, prese (1615) gli ordini dellachiesa anglicana e fu nominato (1621) decano della cattedrale di S. Paolo
Opere
Oltre ai versi d'amore, scrisse anche alcune ...
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Pie donne nubili o vedove che vivono in luoghi chiusi ( beghinaggi), o in case comuni o sole o in piccoli gruppi di due o tre. Non sono vere e proprie religiose in quanto pronunciano, temporaneamente, [...] da fervido spirito religioso e desiderose di riforme dellaChiesa, che sorsero, con carattere più o meno le b. furono proibite dal Concilio ecumenico lateranense del 1215. Tuttavia Giacomo di Vitry nel 1216 ottenne per le b. belghe un’approvazione ...
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Prelato scozzese (n. Perth 1537 - m. 1592); arcivescovo di St. Andrews (1576), ambasciatore di Giacomo VI di Scozia presso Elisabetta d'Inghilterra (1583); combatté i cattolici in scritti latini ed ebbe [...] parte nell'organizzazione dellachiesa scozzese; ma per la sua avversione al sistema presbiteriano fu, dopo una prima sentenza (1585) cassata, nuovamente scomunicato (1588); tradusse in latino Giobbe, le Lamentazioni e l'Apocalisse. ...
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VESCOVO
Pietro PISANI
Guido BONOLIS
Alberto BALDINI
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. Episcopato (dal greco ἐπισκοπεῖν; lat. superintendere) è vocabolo corrispondente all'italiano soprintendenza o ispettorato, e significa nella [...] di queste sedi è Gerusalemme, con a capo l'apostolo S. Giacomo; quindi Antiochia, cui S. Pietro diede per vescovo Evedo; poi ministero spirituale; possono fare affiggere alla porta dellechiese e degli edifizî destinati al culto lettere patenti ...
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Esegeta luterano e storico delle origini cristiane, nato a Strasburgo il 25 febbraio 1902. Prof. a Strasburgo (1930-38 e 1945-48), a Basilea (dal 1938) e contemporaneamente (dal 1949) all'École des Hautes-Études [...] 'apostolo nella comunità di Gerusalemme, ma in seguito Pietro avrebbe lasciato a Giacomo il governo dellaChiesa per consacrarsi alla missione. L'apostolato sarebbe funzione di testimone oculare e come tale non avrebbe potuto essere trasmesso a dei ...
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Eretico e riformatore (Ossana o Trento fra il 1492 e il 1520 - Londra 1567 circa). Nella sua opera più famosa, gli Stratagemata Satanae, è sostenuta la necessità di superare i contrasti dottrinali esistenti [...] in Svizzera con F. Betti nel 1557, a Zurigo prima e poi a Basilea fu in stretto contatto con gli esponenti dellachiesa zwingliana e con il folto gruppo di esuli religiosi italiani. Dopo un breve soggiorno a Strasburgo (1558), si recò in Inghilterra ...
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Cardinale (Sonnino 1806 - Roma 1876), amministratore e politico più che uomo di chiesa (non fu mai sacerdote), dopo aver dato prova di sé in varî uffici, nominato (1845) protesoriere della Camera apostolica [...] di Stato, l'A., già non avverso al moto riformista, divenne, dopo l'assassinio di P. Rossi, il più fermo sostenitore dell'intransigenza assolutista papale di fronte alle nuove idee e in tal senso influì sull'animo di Pio IX (fuga a Gaeta, crociata ...
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principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...
opusdeista
s. m. e f. e agg. Chi fa parte dell’Opus Dei; relativo all’Opus Dei, alle sue dottrine e alle sue concezioni e pratiche di vita. ◆ Oltre a tanti seguaci, ha avuto tanti nemici. L’Opera è stata temuta e combattuta come una «società...