L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] discorsivo che lo regge (Fontanier 1971: 284).
Così, ➔ Giacomo Leopardi, memore di Torquato Tasso e Giuseppe Parini, di ➔ belli di un bel biondo sereno (I colloqui, “Le due strade” II, vv. 27-28)
(24) incoronato dalle frondi regie
v’era Torquato ...
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PITONI, Giuseppe Ottavio
Siegfried Gmeinwieser
PITONI, Giuseppe Ottavio. – Nacque il 18 marzo 1657 a Rieti, primogenito del reatino Vincenzo Pitoni, di famiglia agiata, e di Lucrezia Tedeschi, originaria [...] . Girolamo della Carità (fino al 1679) e a S. Giacomo e Ildefonso della nazione spagnola. Diresse pure musiche in S. Apollinare Osservazioni sulla Guida armonica di G.O. P., in Polifonie, II (2002), pp. 205-227; S. Gmeinwieser, Aspekte sakraler ...
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BARZIZZA, Guiniforte (Guinifortus Barzizius, Bargigius, de Barziziis)
Guido Martellotti
Figlio terzogenito di Gasperino, nacque a Pavia al principio del 1406; aveva 32 anni compiuti il 19 marzo 1438, [...] affidato alle cure del cugino Giovanni, il figlio maggiore di Giacomo; forse nel 1416, certo prima del 1419, fu introdotto dal (1890), pp. 557 s.; Cod. dipl. dell'univ. di Pavia, II, Pavia 1913, pp. 200 (ove è edita l'orazione tenuta nel ricevere le ...
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BAROTTI, Giovanni Andrea
Italo Zicàri
Nacque a Ficarolo, presso Ferrara, il 30 dic. 1701 da Giuseppe e da Brigida Brunetti. Ancora giovane, venne inviato a Ferrara dallo zio Giuseppe Barotti, canonico, [...] a Venezia le Memorie intorno alla vita del p. Giacomo Sanvitali, noto probabilista gesuita, che gli sollevarono contro s.d., pp. 14 s.; G. M. Mazzucheui, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1758, pp. 407-409; F. Gusta, De vita et scriptis I ...
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BETTOLI, Parmenio
Sisto Sallusti
Nacque a Parma il 13 genn. 1835 da Carlo, impiegato, e da Clementina Dall'Argine. Fece studi disordinati, ma venne ben presto attratto dal teatro e dal giornalismo. [...] ad un processo vero), il racconto Giacomo Locampo, i romanzi storici La favorita dei B. dialettale…, ibid.,XXXV(1951), 3, pp. 143-148; P. B., Teatro,I,Milano 1884, p. 6; II, ibid. 1869, p. 6; III, ibid. 1875, p. 8;. IV, ibid. 1870, pp. 5-16, ...
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La canzone, o canzone antica, detta in antico anche canzone distesa (per distinguerla dalla canzone a ballo o ➔ ballata), è la forma metrica più prestigiosa e complessa della tradizione lirica italiana [...] ), si persero relativamente presto le tracce, anche se ancora in Purg. II, 106-114 il musico Casella intona la dantesca Amor che ne la di piedi e volte è Madonna dir vo voglio di Giacomo da Lentini). Nel De vulgari eloquentia Dante prevede inoltre ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] che si morde (Baldassarre Castiglione, Il libro del Cortegiano II, 46)
(12) Si ricordava con quanta infamia fusse ):
(26) ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta
(Giacomo Leopardi, “Il sabato del villaggio”)
(c) uso della persona plurale in ...
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BALDASSERONI, Giovanni Giacomo
Nicola Carranza
Nacque a Pescia il 14 maggio 1710, da una famiglia delle più cospicue della città. Compiuti i primi studi a Pescia e nel seminario di Lucca, nel 1729 iniziò [...] , che molto probabilmente non si era veramente reso conto della grande importanza di esso (v. Memorie istoriche di più uomini illustri pisani, II, Pisa 1791, p. 225).
Il B. si laureò in entrambe le leggi il 5 giugno 1735, ma, ancora scolaro, gli era ...
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L’epanalessi (dal gr. epanálēpsis «ripetizione», in lat. geminatio, iteratio o reduplicatio) è una figura retorica che consiste nel ripetere, raddoppiandoli, una parola o un segmento discorsivo all’interno, [...]
se non per lui, per lui ch’all’uomo è tutto (Giacomo Leopardi, “Il pensiero dominante”, in Canti, vv. 80-81)
eppure Paolo Pasolini, “Il pianto della
scavatrice”, in Le ceneri di Gramsci, II, vv. 65-67)
fa’ buonamente un po’
il congegno abbia gioco ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] entro mi rugge», vv. 13-14. Lo stesso vale per ➔ Giacomo Leopardi, che lo nasconde attraverso ardite inferenze (“L’infinito”, in Canti: L’amica di nonna Speranza”, in I Colloqui, I, v. 2 e II, v. 5). In altri casi è figura adatta a un’ideale immagine ...
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giacobita2
giacobita2 s. m. e f. [dall’ingl. Jacobite, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»] (pl. m. -i). – Nome con cui furono indicati, dopo la rivoluzione inglese del 1688-89, i fautori del re esiliato Giacomo II e dei suoi discendenti,...
croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...