VICENZA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Paola [...] attori tragici di ogni epoca, come il Cieco d'Adria G. Modena, T. e G. Salvini; tradizione tuttora viva e che Filippo Albino, Stefano Koblinger di Vienna, Rigo di Ca Zeno, Giacomo di Dusa, Dionisio Bertocchi, Simone de Gabis di Pavia.
Achates ...
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. Con questo nome (da canzone, il più comune appellativo del canto lirico di qualsiasi forma) si suole intendere la raccolta di poesie di uno o più poeti, ma particolarmente hanno assunto tale denominazione [...] G. Bertoni, G. M. Barbieri e gli studi romanzi nel sec. XVI, Modena 1905; V. De Bartholomaeis, Le carte di G.M. Barbieri, Bologna 1927; . Barbi, op. cit.; E.F. Langley, The Poetry of Giacomo da Lentini, Cambridge 1915, p. xxvii segg. Il Canzoniere dei ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] Recreatione armonica (Anerio, 1611), Grazie ed affetti di musica modena (Negro, 1613), Strali d'amore (Boschetti, 1618), cantata da chiesa in Italia raggiunge il massimo suo sviluppo con Giacomo Carissimi (1604-1674), dopo che vi si era già provato ...
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– Ebraismo e Stato d’Israele. Ebraismo e antisemitismo. Identità culturale e politica. Gli studi sulla Qabbālāh. Dalla Gĕnīzāh del Cairo alla Gĕnīzāh europea. L’estensione della ricerca in Europa e il [...] Saverio Campanini, Susanne Jurgan, Annett Martini e Giacomo Corazzol, prevedono, oltre alla pubblicazione delle e molti sono finiti nelle legature degli archivi di Bologna, di Modena, di Spoleto e di altre città italiane. Oltre ai sefarditi, anche ...
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(dal gr. βάσις "appoggio, sostegno"; fr. base; sp. base; ted. Basis, Unterlage; ingl. base). -
Architettura. - È una delle tre parti in cui viene distinta la colonna - capitello, fusto, base - e precisamente [...] semplice e liscio, talvolta è simile a una seconda base sagomata, talaltra è costituito, come nei portali di chiese lombarde (a Modena, Piacenza, Verona) o di chiese pugliesi (a Bari, Ruvo, Bitonto) o di provenzali (ad Arles), da figure di animali ...
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Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali al-manākh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un'èra [...] Teatro Carignano dal 1765 (Torino 1825-28, 1831); Almanacco di Corte (Modena 1793, 1817, 1821-23, 1825-47, 1851-58); Almanacco reale, 1924); Almanacco di Roma, ornamenti e disegni di Giacomo Panetti (Spoleto 1924); Almanacco letterario (Milano-Roma, ...
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GESU Ordine religioso di chierici regolari, fondato nel sec. XVI da S. Ignazio di Loiola (v.), i cui membri sono chiamati comunemente "gesuiti" dal nome di Gesù. Il titolo di "compagnia" deriva dall'ordinamento [...]
Morto il fondatore, fu eletto prima vicario, indi generale, Giacomo Lainez (1556-1565) che ne continuò l'opera, promovendo come tuziorista nelle questioni del probabilismo, Michelangelo Tamburini di Modena (1706-1730), Francesco Retz, di Praga (1730 ...
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. Monaci che professano la regola di S. Benedetto di Norcia (v.). Questo patriarca del monachismo occidentale raccolse dal patrimonio dell'ascesi cristiana il fior fiore degli elementi vitali e creò una [...] fuori le mura di Roma, di Cava de' Tirreni, di S. Pietro di Modena, di S. Pietro di Perugia, di S. Pietro di Assisi, di S. S. Martino delle Scale a Palermo, di Farfa e di S. Giacomo a Pontida, con un totale di 153 religiosi, retta da un preside ...
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IL Pittore, nato nel 1489, morto il 5 marzo 1534. Si chiamò Antonio Allegri, ma dal nome della città nativa fu ed è sempre detto "il Correggio". Suo padre si chiamava Pellegrino, la madre fu una Bernardina [...] di lui sono senza fondamento. Si sa che, giovane, passò a Modena nella scuola di Francesco Bianchi Ferrari, ma certo è che egli Giovanni del Prado di Madrid, la Sacra Famiglia con S. Giacomo di Hampton Court, ecc. Pare di scorgere in questi dipinti, ...
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Secondogenita di Giacomo, duca di York (poi Giacomo II) e di Anna Hyde, nacque il 16 febbraio 1665. La madre morì quando ella era ancora bambina; e nel 1673 Giacomo sposò Maria di Modena, per la quale [...] veramente singolari". Un anno dopo, le morì il padre; e il riconoscimento del figlio di lui come re d'Inghilterra, col nome di Giacomo III, da parte di Luigi XIV, rese inevitabile la guerra tra Inghilterra e Francia, che dominò tutto il regno di A.
L ...
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