Scrittore africano del sec. IV-V d. C.; nativo di Madaura, secondo Cassiodoro, di Cartagine, secondo la soscrizione del codice di Bamberga. Certamente la metropoli africana dovette attirarlo a sé e ivi egli visse e scrisse prima indubbiamente che la città fosse presa dai Vandali (439), o forse anche prima che i Vandali sbarcassero in Africa (429).
Qualunque fosse il titolo della sua opera - De nuptiis ...
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. Antichità classica. - Elogium è parola di dubbia origine (eligere, eloquium, ἐλεγεῖον, εὐλογία), e di vario significato. Latinamente non dice soltanto lode, ma prima ancora motto o breve iscrizione, e nel periodo imperiale anche clausola testamentaria, lista poliziesca di colpe d'un individuo, e anche sentenza penale. In Plauto vale iscrizione: in Catone il Vecchio, iscrizione onorifica per eroe ...
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Originario della Tracia, allievo di Aristarco in Alessandria, fiorito sin oltre la seconda metà del sec. II a. C., fu maestro a Rodi di Tirannione il Vecchio, che sì lunga azione personale esercitò in [...] pure raccolti i frammenti. Cfr. anche A. Hillscher, in Jahrbücher für Philologie, Suppl. XVIII (1891), p. 360 seg.; G. Funaioli, Gammaticae Romanae fragmenta, Lipsia 1907, p. xii; K. Barwick, Reminius Palaemon, Lipsia 1922, pp. 90 segg., 215 segg ...
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Fiorì attorno al 150 a. C., quale celebratissimo allievo di Aristarco e uno dei più versatili filologi greci. Alla varietà dei suoi interessi avran contribuito gli studî filosofici compiuti sotto lo stoico Diogene di Seleucia, il discepolo di Crisippo; difficilmente sotto Panezio, che fu anche lui allievo di Diogene (Münzel, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., I, col. 2855 seg.). Ma l'impronta della sua ...
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Di poco maggiore d'età ad Aristarco di Samotracia, emerge con lui e per più rispetti, di fronte a lui, tra i dotti della prima metà del sec. II a. C., fiorendo egli sotto Eumene II (197-159 a. C.), il creatore della biblioteca di Pergamo, come l'altro sotto Tolomeo Filometore (181-147 a. C.). E a Pergamo, C. capeggiò l'indirizzo culturale che è legato al nome della città e che dall'alessandrino si ...
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Significa propriamente la serenata tenuta presso la stanza nuziale (ϑάλαμος) la sera della festa di nozze o la mattina dopo. (V. matrimonio: Usi nuziali). In senso più largo è canto imeneo, che nelle sue antichissime origini popolari, di che sono indizî in Omero, sarà consistito sostanzialmente nel grido ὑμήν, ὑμήναιον, ὑμήν ὢ ὑμήναι' ὢ e simili: come ritornello o no, esso ricompare poi negli epitalamî. ...
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. È la parte finale di una proposizione o di un periodo; e poi la parte finale dei contratti, degli atti notarili e legali, degli editti, che conteneva per lo più o un rafforzamento o una modificazione del precedente disposto; da ciò il facile trapasso a indicare una stipulazione particolare nei contratti, per spiegarne, estenderne o modificarne il significato o il valore giuridico; ovvero una condizione ...
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Con e senza λόγος o ἀγών, si adopera grecamente a denotare un discorso in onore di estinti; equivale dunque alla laudatio funebris dei Romani. Negli spiriti però s'identificano epitafio e laudatio solo in quanto ivi si esprime il culto dei morti; per il resto, l'epitafio è un portato dell'anima civica della πόλις, la laudatio dell'orgoglio della gens, del patriziato romano. L'uno è detto da un oratore ...
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SERVIO
GinoFunaioli
. Filologo latino, che visse fra il sec. IV e il sec. V, e fiorì probabilmente già fin dal cominciare del sec. V. Da sé egli si chiama una volta Servius Honoratus, se l'operetta [...] migliore per entrambi, G. Thilo, Lipsia 1881 segg. Il resto in H. Keil, Grammatici latini, IV, Lipsia 1864.
Bibl.: P. Wessner, Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II A. ii, col. 1834 segg.; G. Funaioli, Esegesi virgiliana antica, Milano 1930, passim. ...
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Grammatico, certamente greco e del sec. IV, forse cristiano; tradusse dalla sua lingua per l'apprendimento del latino un testo grammaticale sostanzialmente basato su Cominiano, che fiorì intorno al 300, e quindi molto vicino ai luoghi cominianei di Carisio e all'anonimo Bobbiense, parzialmente anche a Diomede: ai quali, presi insieme, poco aggiunge di nuovo; considerati invece ad uno ad uno offre materia ...
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