VILLA
Gian Piero BOGNETTI
Mario MENGHINI
. Il nome di villa che, nell'antichità romana, designava soprattutto la dimora rurale, anche signorile, o un gruppo di caseggiati rustici, ma, comunque, a differenza [...] al dicembre del 1897 e lo rioccupò per breve tempo nel 1908. Non fu rieletto deputato nel febbraio del 1909; ma il Giolitti, che era allora al potere, lo fece subito nominare senatore del regno (10 marzo 1909). Il V. fu l'organizzatore della grande ...
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Amministrazione pubblica
Massimo Severo Giannini
Amministrazioni e amministrazioni pubbliche
In scienza dell'amministrazione si descrivono come 'amministrazioni' gli apparati aventi il ruolo dell'amministrare. [...] , e così via. Da noi le municipalizzazioni si ebbero se e in quanto i prefetti le lasciarono passare, e solo nel 1903 Giolitti pensò le si dovesse disciplinare con legge dello Stato. Però anche in Italia i comuni, spesso retti da amministrazioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] , alle scelte culturali di Togliatti (il quale su alcuni punti particolari ebbe posizioni diverse da Gramsci, per es. su Giolitti) e in generale del Partito comunista e dei suoi efficaci apparati, fino a conoscere una notevole fortuna, negli ultimi ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] 1904: lo sciopero generale del settembre di quell’anno aveva infatti scosso grandemente l’opinione pubblica, inducendo Giolitti a sciogliere le camere ed indire nuove elezioni, nella speranza di riuscire ad indebolire definitivamente l’opposizione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Vito Volterra
Angelo Guerraggio
Fino agli anni Settanta del secolo scorso, le tracce di Vito Volterra nel mondo matematico italiano sono rimaste piuttosto deboli. La maturazione di una diversa sensibilità [...] che venne riconosciuta e premiata dalla nomina a senatore nel 1905 su proposta del governo presieduto da Giovanni Giolitti. La sua statura politica emerse però maggiormente con la proposta, avanzata nel 1906 e realizzata l’anno successivo ...
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PASINETTI, Antonio
Alessandra Imbellone
PASINETTI, Antonio. – Nacque a Montichiari (Brescia) il 2 agosto 1863 da Paolo e Laura Brisadola, commercianti di sete e filati di modeste condizioni economiche, [...] banchieri, industriali e figure legate al mondo della musica. Fra questi Giuseppe Zanardelli, ministro di Grazia e Giustizia del governo Giolitti, che frequentò nella sua villa a Toscolano Maderno fra il 1890 e il 1894: il suo ritratto (1891, Brescia ...
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MOCCHI, Walter
Alessandra Cimmino
– Nacque a Torino il 27 sett. 1871 da Luigi Ferdinando e da Laura Lazzaro. Conseguì il grado di tenente di artiglieria presso la scuola militare della sua città ma, [...] uso della violenza.
Nella concreta gestione del momento politico, però, l’avvento, nel febbraio 1901, del ministero Zanardelli-Giolitti, di tendenze progressiste, portò piuttosto al rafforzamento della corrente riformista del PSI, che faceva capo a F ...
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SAVOIA AOSTA, Emanuele Filiberto
Andrea Merlotti
di, duca d’Aosta. – Nacque a Genova il 13 gennaio 1869, figlio primogenito di Amedeo di Savoia Aosta, duca d’Aosta (1845-1890), e di Maria Vittoria Dal [...] per chiedere la mano della principessa, ma ottenne un netto rifiuto sia dalla regina Margherita sia da Giovanni Giolitti, allora presidente del Consiglio. Gli Orléans erano fortemente cattolici e si temeva che tali nozze, certamente gradite in ...
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ARTOM, Eugenio
Nidia Danelon Vasoli
Nacque ad Asti, il 17 febbr. 1896, da Vittorio e da Gemma Pugliese. La madre morì alla sua nascita; ed egli, insieme con la sorella Henriette e con il fratello Camillo, [...] dibattiti, rifiutarono di aderire al "listone" governativo, presentandosi senza successo come candidato nella lista autonoma capeggiata da Giolitti nel difficile collegio di Alessandria. Dopo il delitto Matteotti, l'A. si schierò con le opposizioni e ...
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FRANCICA NAVA, Giovanni
Salvatore Adorno
Nacque a Siracusa il 10 febbr. 1847, primogenito di Luigi e di Raffaella Bonanno Beneventano.
Il nonno paterno era Giovanni Francica Nava e Montalto barone di [...] e disimpegno politico. Egli si difese esaltando la propria coerenza politica nei confronti dell'indirizzo liberale incarnato da G. Giolitti. Alla verifica delle fonti emerge che egli svolse un tipico ruolo di raccordo politico tra centro e periferia ...
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giolittiano
agg. – Che si riferisce allo statista Giovanni Giolitti (v. giolittismo), alla politica da lui perseguita, ai suoi metodi di governo: l’atteggiamento g. verso i socialisti; l’età g., espressione con cui viene spesso indicato il...
giolittismo
s. m. – Il metodo di governo dello statista Giovanni Giolitti (1842-1928), più volte presidente del Consiglio (e quasi ininterrottamente dal 1903 al 1914), caratterizzato da una politica liberale e di riforme sociali; con intonazione...