BELLI, Luigi
Giorgio Di Genova
Figlio di Giuseppe, pittore, nacque a Torino il 28 febbr. 1848. Di madre francese, studiò a Parigi con Torrier architettura decorativa; tornato a Torino, cominciò a dedicarsi [...] ibid., 5 sett. 1897, p. 147; P., Il monumento a Raffaello Sanzio, in Emporium, VI(1897), pp. 216-223; L. Mina, Monumento a Umberto I, in Arte e storia, XXVI(1907), pp. 86 s.; Onoranze a L. B. scultore... nel suo XL anno d'insegnamento, Torino 1917; F ...
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BELLONI, Giorgio
Claudia Refice Taschetta
Figlio dì Giuseppe, nacque a Codogno il 13 dic. 1861. Dopo avere studiato a Verona, si stabilì a Milano nel 1890; all'Accademia di Brera fu allievo di G. Bertini, [...] Pesaro. Tra le sue opere più note sono: Cattivi affari (1885), Torna il sole e Vento (1887); Marascari e Sopra i monti di Erbesio (1889); Pesci e Torna il sereno (1890); Mare a Sampierdarena e Tramonto sereno (1895); Libeccio minaccioso, Tempo ...
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Figlio di Raffaele (ingegnere architetto nato a Pozzallo nel 1847, morto a Palermo il 31 dic. 1904), l'A. nacque a Palermo il 14 giugno 1882; studiò all'università di Palermo sotto la guida di E. Basile, [...] la più notevole è il progetto apparso nel 1933 tra i primi dieci premiati al concorso per la nuova stazione marittima di Messina (1927); Tempio delle Vittorie e parrocchia di S. Giorgio a Reggio Calabria (1928); palazzo di giustizia di Campobasso ( ...
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Vitruvio Pollione, Marco
Fabrizio Di Marco
La nascita dell’architettura
Marco Vitruvio Pollione fu architetto e ingegnere dell’epoca di Cesare e di Augusto. È noto soprattutto per il trattato L’architettura, [...] avrebbero affascinato gli artisti rinascimentali, da Francesco di Giorgio Martini a Leonardo da Vinci, che ne che egli definisce come «armonia e concordia di tutte le parti».
I temi della simmetria e dei rapporti proporzionali tra le parti di un ...
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Amersfoort
J.J.M. Timmers
Cittadina dei Paesi Bassi centrali, posta lungo il fiume Eem, anticamente detto Amer, donde il nome della città: 'guado sull'Amer'.
Ricordata per la prima volta nel 1028, ottenne [...] temporale dei vescovi di Utrecht. Della città medievale si conservano i resti di due cinte concentriche di mura: quella interna, e l'altra sul fiume Eem.
La chiesa dedicata a s. Giorgio, collegiata dal 1337 ma oggi riformata, fu costruita nel sec. 14 ...
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CHEB
E. ¿amánková
(lat. Civitas Egrensis, Egra; ted. Eger)
Città della Boemia nordoccidentale, un tempo centro dell'omonima regione, nel bacino superiore del fiume Ohře, nei pressi della frontiera tedesca.Centro [...] , il cui centro era costituito dalla piazza dedicata al re Giorgio Podĕbrad.Della coeva chiesa di S. Nicola restano le torri unico e per la suddivisione degli spazi si colloca tra i tipici esempi di questo genere.L'Oblastní muz. ospita raccolte ...
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ALBANESE (Albanesi), Giovanni Battista
Maria Cristina Pavan Taddei
Scultore e architetto, figlio di Francesco, nato a Vicenza nel 1573. È la figura più significativa della famiglia. L'aspetto più noto [...] statue della facciata della chiesa di S. Giorgio a Venezia (1619). Mentre è incerta l Vicenza, Vicenza 1953, pp. 63, 97, 199, 398, 399, 405; E. Arslan, Vicenza, I, Le chiese (Catalogo delle cose d'arte e di antichità d'Italia), Roma 1956, pp. 14, 27 ...
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Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] per il grande m. giustinianeo del Sinai e per una serie di m. a Salonicco (Hòsios David, S. Giorgio, S. Demetrio, S. Sofia). Del periodo iconoclasta sono i m. della moschea di Damasco (con influssi tardoromani) e di S. Irene a Costantinopoli (8° sec ...
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Architetto (Padova 1508 - Vicenza 1580). Lavorò prima a Padova, come tagliatore di pietra, nella bottega di B. Cavazza da Sossano (1521), e poi (dal 1524) a Vicenza, nella bottega in Pedemuro dell'architetto [...] dal Tempietto realizzato nel 1580), villa Pisani a Montagnana, villa Cornaro a Piombino Dese; a Venezia, il refettorio per i Benedettini di S. Giorgio (1559-67) e il convento della Carità (1561: ne rimangono parte dei fronti sul secondo cortile, il ...
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Pittore e medaglista (n. prima del 1395 - m. 1455). Fu il massimo interprete della cultura tardogotica italiana insieme a Gentile da Fabriano, di cui fu probabilmente allievo. Umanisti e poeti (Guarino [...] le sue qualità, testimoniando l'alta stima che ebbe presso i Visconti, i Gonzaga, gli Estensi e, infine, presso la corte nella Apparizione della Madonna a s. Antonio Abate e a s. Giorgio (entrambe a Londra, National Gallery). Negli anni 1960-70 sono ...
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sincronetta s. f. (m. -o, anche se percepito perlopiù come scherz.; al f. anche nella forma fr. non adattata synchronette o semi-adattata sincronette) Nel linguaggio giornalistico, atleta che pratica il nuoto sincronizzato. ◆ Da domani a Roma...
translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...