I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] seguente contano nel verso come una sillaba sola: ad es., nel seguente endecasillabo carducciano si rilevano tre casi di sinalefe:
I cipressi che a Bolgheri alti e schietti (GiosuèCarducci, “Davanti a San Guido”, in Rime nuove, v. 1)
La dialefe, al ...
Leggi Tutto
L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] ‘denotazionale’ dei soggetti coordinati:
(14) vedo che non v’è ragione né gentilezza a fare il cattivo con una signora (GiosuèCarducci, cit. in Serianni 1989: 462)
Si noti che in diacronia si è molto ridotta la possibilità di accordo verbale al ...
Leggi Tutto
PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] partecipato. L’opera fu edita da Pascarella a sue spese e stampata presso la tipografia Forzani del Senato. GiosueCarducci ne scrisse parole entusiastiche nell’articolo Arte e poesia (in Nuova antologia, 1° luglio 1886), decretandone l’originalità ...
Leggi Tutto
DONADONI, Eugenio
Lucia Strappini
Nacque ad Adrara San Martino (Bergamo) il 16 nov. 1870 da Rosa Previtali e Defendente, ingegnere.
A causa delle scarse risorse economiche di cui la famiglia soffri [...] (1904), Le tre donne della Divina Commedia (1905), poi raccolti in Discorsi letterari (Palermo 1905); e ancora Commemorazione di GiosuèCarducci (1907; pubblicata in Scritti e discorsi letterari).
Il primo saggio di ampio respiro e di solido impianto ...
Leggi Tutto
CENERI, Giuseppe
Mario Caravale
Nacque a Bologna il 17 genn. 1827da Gaetano e da Claudia Benetti. Le condizioni economiche della famiglia erano piuttosto modeste e peggiorarono quando, nel novembre [...] economica ael governo regio. Nel febbraio 1868 egli partecipò, insieme con i suoi colleghi dell'università bolognese GiosueCarducci e Pietro Piazza, ad un banchetto indetto per celebrare l'anniversario della mazziniana Repubblica romana. Il ministro ...
Leggi Tutto
I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] : un modello linguistico che si sarebbe protratto fino alle soglie del Novecento nel linguaggio poetico di ➔ GiosuèCarducci, ➔ Giovanni Pascoli, ➔ Gabriele D’Annunzio, per poi allentarsi molto o dissolversi nei poeti delle generazioni successive ...
Leggi Tutto
Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] da presso il poeta, Francesco Reina, esce fuori tutt’a un tratto così (GiosuèCarducci, Storia del «Giorno», in Edizione nazionale delle opere di GiosuèCarducci, vol. XVII, Studi su Giuseppe Parini: Il Parini maggiore, Bologna, Zanichelli, 1937, p ...
Leggi Tutto
A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] accolte all’interno delle vecchie regole (basti pensare a ➔ Giacomo Leopardi, ad ➔ Alessandro Manzoni poeta, a ➔ GiosuèCarducci).
Diversa è la storia della lingua della prosa letteraria, più ricettiva delle novità lessicali e sintattiche favorite ...
Leggi Tutto
Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] a elaborare nuovi contenitori metrici (canzonette), spesso esemplati sui modelli classici, di cui le Odi barbare di GiosuèCarducci, nell’Ottocento, avrebbero dato l’ultima grande interpretazione. Temi nuovi o inconsueti in poesia (come l’«acqua ...
Leggi Tutto
Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] vari artifici, di adattare alla prosodia dell’italiano le regole della metrica classica (così le Odi barbare di ➔ GiosuèCarducci).
La metrica italiana, come in genere la metrica delle lingue che non riconoscono l’opposizione di quantità vocalica ...
Leggi Tutto
carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...