GIULIANO da Rimini
D. Benati
Pittore documentato dal 1307 al 1324. La firma di G. e la data 1307 si leggono lungo il margine superiore di un dossale proveniente dalla chiesa di S. Francesco a Urbania: [...] F. Zeri, Una ''Deposizione'' di scuola riminese, Paragone 9, 1958, 99, pp. 47-48; D. Gioseffi, Lo svolgimento del linguaggio giottesco da Assisi a Padova: il soggiorno riminese e la componente ravennate, Arte veneta 15, 1961, pp. 11-24; M. Bonicatti ...
Leggi Tutto
Cittadina di 2126 ab. nella provincia di Trento, posta a 91 m. s. m. sulla destra del Sarca, nel fertile piano alluvionale, tutto a gelsi, viti e olivi, che si stende a N. del Benaco, da cui la città dista [...] Bistolfi. I dintorni della città abbondano di chiese affrescate, dal sec. XIII al XVI, da artisti paesani con interessanti risonanze giottesche prima, più strettamente veronesi poi: S. Apollinare a Prabi, l'eremo di S. Paolo, la vecchia curaziale e S ...
Leggi Tutto
ROBERTO di Oderisio
Paola Vitolo
ROBERTO di Oderisio. – Pittore attivo nella seconda metà del XIV secolo in Campania e forse nel Basso Lazio.
Si formò alla lezione di Giotto di Bondone, la cui presenza [...] Bologna, a cura di F. Abbate - F. Sricchia Santoro, Catanzaro 1995, pp. 45-49; L. Bellosi, Giottino e la pittura di filiazione giottesca intorno alla metà del Trecento, in Prospettiva, 2001, n. 101, pp. 19-40; N. Bock, Una Madonna dell’Umiltà di R. d ...
Leggi Tutto
CERPI, Ezio
Paolo Vicentini
Figlio di Ferdinando e Lucia Dani, nacque a Siena il 4 apr. 1868; studiò alla Accademia di Belle Arti, prima della città natale, poi a Firenze, dove fu allievo di Luigi Del [...] , sotto le sovramattonature del muro esterno del transetto sinistro, l'antica porta dei Laudesi in pietra forte con raffigurazioni giottesche (Il Marzocco, XV [1910], 28, p. 5).
Negli stessi anni il C. conduce una intensa attività di progettista e ...
Leggi Tutto
ANDREA di Ugolino (A. Pisano, A. da Pontedera)
Enrico Castelnuovo
Nacque a Pontedera (Bonaini 1846), figlio di un Ser Ugolino di Nino notaio pisano, il cui nome ricorre in documenti riguardanti la primaziale [...] per la porta e certo è che, a parte i suggerimenti iconografici, tutta l'impostazione delle scene è di concezione giottesca. Ma il problema va impostato non tanto sull'esistenza di un preciso disegno quanto sull'influenza che l'opera di Giotto ...
Leggi Tutto
Arti figurative
Fortunato Bellonzi
È verosimile che la partecipazione di D. al mondo culturale del suo tempo si estendesse alla vita artistica, considerato il rapporto di stretta dipendenza degli artisti [...] fronte, / e più non disse, e rimase turbato (Pg III 44-45; v. Rosenthal e Carli). Oppure, nelle medesime storie giottesche di Gioacchino, all'analogia di maggiore evidenza non soltanto iconologica ma formale tra il sogno di Gioacchino stesso e quello ...
Leggi Tutto
CAPANNA, Puccio
F. Todini
Pittore attivo ad Assisi e a Firenze nella prima metà del sec. 14°, seguace di Giotto, riconosciuto dalla critica moderna come uno dei maggiori artisti del Trecento.Vasari [...] n. 4; L. Coletti, Contributo al problema Maso-Giottino, Emporium 96, 1942, pp. 461-478; id., I Primitivi, II, I senesi e giotteschi, Novara 1946, pp. XLII-XLIII, XLVII; id., Il Maestro Colorista di Assisi, CrArte 8, 1949-1950, pp. 443-454; R. Longhi ...
Leggi Tutto
DALMASIO di Iacopo degli Scannabecchi
D. Benati
(o pseudo-Dalmasio)
Nome convenzionalmente attribuito dalla critica all'autore di un gruppo di dipinti su tavola e ad affresco, che erano stati precedentemente [...] Benati, Dalmasio di Jacopo degli Scannabecchi, ivi, II, pp. 567-568; A. De Marchi, Il 'Maestro del 1310' e la fronda anti-giottesca: intorno ad un 'Crocifisso' murale, Prospettiva 1986, 46, pp. 50-56: 56 n. 21; R. Gibbs, Tomaso da Modena. Painting in ...
Leggi Tutto
GIUSTO de' Menabuoi
F. Flores d'Arcais
Pittore di origine fiorentina, noto a partire dal 1363 e morto prima del 1391.Le opere di G. firmate e datate sono: la Madonna Schiff, del 1363 (Pisa, Mus. Naz. [...] sua collocazione in una scuola o in una corrente. Per primo Longhi (1928-1929; 1940) indicava nei c.d. dissidenti giotteschi, un gruppo di artisti fiorentini attivi a Milano dopo la peste del 1348, le origini figurative di G., tesi questa ripresa ...
Leggi Tutto
MIRETTO, Niccolò
Enrico Bellazzecca
, Niccolò Nacque intorno al 1375 a Padova (Lazzarini, p. 119) da Antonio «de contrata Prati vallis» (ibid., p. 226). Scarse sono le notizie biografiche che lo riguardano [...] di Gennaio e quelle dei mesi che vanno da Maggio a Dicembre; la volontà di recuperare stilisticamente le matrici giottesche trovò però una difficile applicazione nei restauri del salone, poiché i richiami alla cultura pittorica padovana del tempo ...
Leggi Tutto
giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...