VINÇOTTE, Thomas
Sophie A. Deschamps
Scultore, nato ad Anversa il 18 gennaio 1850, morto a Bruxelles il 25 marzo 1925. Fu allievo di W. Geefs prima, di E. Simonis poi all'accademia di Bruxelles, dell'Ècole [...] Parigi e di P.-J. Cavelier. Recatosi in Italia lavorò a lungo a Firenze. Nel 1874 mandò a Bruxelles il suo Giotto che ebbe grande successo e nel quale già si afferma la sua personalità. Rientrato nel Belgio, fu nominato scultore ufficiale della corte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nonostante la brevissima carriera, conclusasi ad appena 26 anni, Masaccio è, insieme [...] della pittura moderna. Nel 1550 Giorgio Vasari scrive infatti nelle sue Vite: “l’eccellentissimo Masaccio levò in tutto la maniera di Giotto [...] e messe in luce quella maniera moderna, quale fu in que’ tempi e fino a oggi da tutti i nostri artefici ...
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Pittore fiorentino (m. 1396), figlio di Taddeo. Fra le sue opere più note, eseguite con aiuti, ricordiamo gli affreschi della Leggenda della Croce nel coro di S. Croce in Firenze; dopo il 1374, parte di [...] cappella Castellani nella stessa chiesa e quelli della Leggenda della Sacra Cintola nella cappella omonima nel duomo di Prato (1392-96). Ormai stilisticamente lontano dall'arte di Giotto, dette alle sue composizioni un senso di delicata leggenda. ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] a Cristoforo Orimina nella Bibbia di Napoli (Vienna, Öst. Nat. Bibl., 1191), databile negli anni quaranta. Anche questo miniatore si formò su Giotto e Maso di Banco, per poi approdare nel Seneca, che è di poco successivo al 1371, a un suo stile, che ...
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Pittore (notizie tra il 1356 e il 1392), attivo a Firenze dal 1356. Tra le sue opere più notevoli la Presentazione al Tempio dell'Accademia fiorentina (1364), predella del polittico Rinuccini in S. Croce [...] in Firenze, una Madonna col Bambino nella pinacoteca di Siena (1377), oltre alcuni grandi e complessi polittici. Subisce l'influsso di Andrea Orcagna e di Nardo di Cione, nonché, attraverso Niccolò di Pietro Gerini, dello stesso Giotto. ...
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VICCHIO (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio Mori
Paese e comune del Mugello (provincia di Firenze). Il paese è posto a mezzo km. dalla riva sinistra della Sieve a 203 m. s. m. ed ha 1650 ab. (1931). Il comune, [...] 11.802, dei quali 2436 ripartiti, oltreché nel capoluogo, in altri centri minori (fra i quali Vespignano, ritenuto patria di Giotto), e 9366 in case sparse. Vicchio era un borghetto di cui nel 1324 s'impossessarono i Fiorentini, circondandolo di mura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I fratelli Pietro e Ambrogio Lorenzetti sono i protagonisti, assieme a Simone Martini, [...] d’espressione tipiche delle tavole di Duccio, mentre i santi laterali lasciano intravedere l’influenza del chiaroscuro di Giotto, la concitazione delle sculture di Giovanni Pisano e il colorire vivo e smagliante delle oreficerie senesi.
Le successive ...
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JACOPO del Casentino
A. Tartuferi
Pittore attivo nella prima metà del sec. 14°, originario dell'alta valle dell'Arno.L'attività di J. dovette svolgersi in prevalenza in area fiorentina. Secondo Vasari [...] studiosi dell'inizio del secolo a riferirla al Maestro della S. Cecilia (v.), il grande anonimo fiorentino coetaneo di Giotto, prima che Offner (Offner, Steinweg, 1987) ne riconoscesse in J. l'autore. Lo spiccato accento miniaturistico delle scene ...
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Gozzoli, Benozzo (Benozzo di lese)
Isa Barsali Belli
, Pittore, nato a Firenze intorno al 1420, morto a Pistoia nel 1497. Nelle Storie di S. Francesco nel coro della chiesa omonima di Montefalco, firmate [...] personaggi dell'ordine francescano e dei primi compagni di s. Francesco, anche tre tondi con i busti di Giotto, D., Petrarca. Questi artisti e poeti, che il Morghen ritiene dipinti perché " maggiormente contribuirono all'esaltazione del Santo ...
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Storico dell'arte italiano (Firenze 1934 - Roma 1988). Laureatosi a Firenze con R. Longhi (1956), ha insegnato presso le università di Messina, Siena e, dal 1983, Napoli. Rivoltosi sin dagli inizi alla [...] contesto, soprattutto in riferimento alla storia dell'arte medievale e del primo Rinascimento. Fondamentali i suoi studi su Giotto (Giotto e la sua bottega, 1967) e sulla cultura trecentesca e quattrocentesca senese, che hanno dato luogo a importanti ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...