PIETRO da Rimini
D. Benati
Pittore riminese documentato nella prima metà del Trecento.
La scritta "Petrus de Arimino fecit hoc [---]" compare sulla croce già nella chiesa dei Morti e ora nella cattedrale [...] nuova e sorprendente invenzione, come la Trasfigurazione e il Battesimo di s. Prosdocimo. Le novità apprese dallo studio del Giotto padovano si ricompongono in un universo formale di grande asciuttezza negli affreschi con le Storie di Cristo già nel ...
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Nella terminologia artistica, pittura a tinta unica, a chiaroscuro (a toni chiari e scuri del colore stesso). La definizione antica di monochromăta (Plinio) si riferiva probabilmente alla preparazione [...] stato usato largamente, sia in sussidio di grandi decorazioni murali, sia isolato, spesso con funzione illusiva di scultura (Giotto, cappella degli Scrovegni; vetrate francesi del 13° e 14° sec., dette grisailles; nelle facce esterne degli sportelli ...
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Celebre palazzo di Firenze, la cui costruzione fu iniziata da G. Vasari (1560) per ordine di Cosimo I; in origine, era sede di pubblici uffici. Il palazzo è famoso soprattutto perché ospita, con l'annesso [...] progettata da B. Buontalenti. Tra gli artisti i cui capolavori sono conservati agli Uffizi: Botticelli (Primavera), Giotto (La madonna di Ognissanti), Beato Angelico, F. Lippi, A. Mantegna, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, A. Dürer ...
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Genere pittorico consistente nella realizzazione di quadrature, cioè di architetture dipinte entro una rigorosa intelaiatura prospettica e illusionistica.
La ricerca di effetti illusionistici spaziali [...] medievali si limitano a dipingere semplici partiti architettonici; maggiore abilità prospettica appare nelle soluzioni utilizzate da Giotto (cappella degli Scrovegni, 1303-06, Padova). Nel 15° sec. F. Brunelleschi riscoprì il metodo della proiezione ...
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VIBOLDONE
Paolo D'ANCONA
Abbazia lombarda situata nei pressi di Melegnano. La Badia fu eretta nel 1348 da Guglielmo Villa, priore degli umiliati, al posto di una costruzione del 1177, ed è esempio di [...] e immagini della Vergine e Santi. Questo ciclo, che reca la data del 1349, è il maggior documento dell'influsso di Giotto in Lombardia. Più tardi sono gli affreschi dell'ultima campata della navata maggiore e di destra, che per l'accentuato carattere ...
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VASARI, Giorgio
P. Barocchi
Pittore, architetto e scrittore, nato ad Arezzo nel 1511 e morto a Firenze nel 1574.
Sin dalla prima edizione delle Vite, pubblicate a Firenze presso l'editore Lorenzo Torrentino [...] individuare non solo salienti valori formali - gli "abiti" (vite di Spinello Aretino e di Gherardo Starnina), gli "affetti" (vite di Giotto e di Antonio Veneziano), le "arie" (vite di Cimabue, di Stefano e di Andrea Pisano), le "attitudini" (vite di ...
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Pittore (sec. 13º-14º). Il suo nome deriva da una tavola con S. Cecilia e otto storie della santa (Firenze, Uffizi). Si ritiene autore del primo e degli ultimi tre affreschi del ciclo della vita di s. [...] nella chiesa di S. Simone e di una Madonna nella chiesa di S. Giorgio alla Costa (Firenze), quest'ultima attribuita da altri allo stesso Giotto. L'artista dipende dalla scuola romana e da quella fiorentina del sec. 13º e subisce influssi giotteschi. ...
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Ubaldo di Bastiano (o Sebastiano) da Gubbio
Attilio Bartoli Langeli
Visse nella prima metà del Trecento. È noto come autore del Teleutelogio, operetta latina filosofico-allegorica mista di prosa e di [...] Teleutelogio, dapprima posta dal Mazzatinti dopo il 1337 sulla base di un'errata lettura di un passo (I 6) relativo a Giotto, è stata ragionevolmente fissata dallo Zingarelli al 1326-1327. Se si accetta questa datazione (valida in realtà solo per il ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] come, a Roma, Pietro Cavallini; a Firenze, Cimabue; a Siena, Duccio di Buoninsegna.
Tra Duecento e Trecento la figura di Giotto risolve ogni formula tradizionale, preparando a Firenze la frattura con il Medioevo, mentre a Siena si afferma nel 14° sec ...
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FRANCESCO d'Assisi, Santo
C. Frugoni
Nato ad Assisi nel 1182 ca. dal ricco mercante Pietro Bernardone, fu il fondatore dell'Ordine religioso dei Frati Minori, da lui detti Francescani.Abile mercante [...] contatto divino, si fanno rossi, il colore del sangue: le stimmate non più prodotte da F. in forma di neri chiodi, da Giotto in poi risultano inferte dall'esterno e dunque appaiono come vere e proprie ferite, quasi che le piaghe di Cristo avessero il ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...