Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] il S. Ludovico da Tolosa di S. Martini (Museo di Capodimonte); pochi resti di affreschi in Castel Nuovo testimoniano la presenza di Giotto e di Maso. Nel duomo notevoli un mosaico di Lello de Urbe e gli affreschi della cappella Minutolo, d’impronta ...
Leggi Tutto
AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] Jacopo Stefaneschi, titolare della chiesa romana di S. Giorgio al Velabro, singolarissima figura di committente che ordinò opere a Giotto e a Simone Martini. È possibile che lo stesso codice sia stato eseguito in A., dove lo Stefaneschi fece ...
Leggi Tutto
FIGURAZIONI DEVOZIONALI
P. Skubiszewski
A partire dall'ultimo quarto del sec. 19°, la storia dell'arte distingue nell'iconografia del Tardo Medioevo, considerandole come un fenomeno a parte, quelle [...] Veneziano, abbaziale di Piove di Sacco, prov. Padova) e anche come pannello centrale (polittico della cerchia di Giotto nella Bromley Davenport Coll. a Capesthorne Hall, presso Macclesfield, Cheshire; Mersmann, 1952, pp. XIV, XXXIII; Stubblebine ...
Leggi Tutto
PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] francescano di Domodossola, mentre a Novara rimane la più colta e prossima testimonianza del soggiorno milanese di Giotto nel Noli me tangere e nell'Assunzione nel palazzo episcopale, la cui prestigiosa committenza di Guglielmo Amidano, generale ...
Leggi Tutto
ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] propriamente naturalistici fu certamente in stretto rapporto con quanto si verificava contemporaneamente in Italia. Piuttosto che in Giotto, di cui pure Vasari racconta che sarebbe stato scoperto da Cimabue mentre disegnava dal vero le pecore ...
Leggi Tutto
BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] connotazione decisamente negativa. Van Eyck figurava quale grande liberatore del Nord Europa, come, secondo il Vasari, Cimabue e Giotto lo erano stati per l'Italia. Una valutazione più positiva del 'grecismo' o 'bizantinismo' della pittura anteriore ...
Leggi Tutto
MANTOVA
A. Calzona
(lat. Mantua)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata nella pianura Padana.Le varie fasi della storia insediativa della città sono strettamente legate all'acqua e alle [...] Bonacolsi nella torre della Gabbia furono eseguiti entro il secondo decennio del sec. 14° da un seguace di Giotto di estrazione padana (Bazzotti, 1989; Indizi di castigato disegno, 1992), certamente legati alla committenza gonzaghesca sono la ...
Leggi Tutto
LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] resa realistica della narrazione, in cui si rinviene la memoria dei più alti esempi della tradizione pittorica toscana, da Giotto a Masaccio.
La delibera con cui si decise di procedere alla decorazione fu promulgata al principio del 1452 dal Comune ...
Leggi Tutto
BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] le due guerre mondiali. Particolarmente interessanti, quali esempi affatto secondari di diffusione diretta dei modi di Giotto a Padova, si rivelano gli affreschi sui lunettoni del presbiterio (Giudizio finale a sinistra, Madonna della Misericordia ...
Leggi Tutto
PIETRO, Santo
F. BiscontI
S. Manacorda
L'apostolo P., noto anche come Simone (At. 15, 14), nacque a Betsaida, presso il lago di Genesaret, ove svolgeva il mestiere di pescatore, insieme al fratello [...] simbolica e ideologica, nel polittico Stefaneschi (Roma, Mus. Vaticani, Pinacoteca), commissionato dal cardinale Jacopo Stefaneschi a Giotto (v.) per l'altare maggiore della basilica vaticana. Alla figura del Redentore in trono sul verso della ...
Leggi Tutto
giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...